Il calcio ormai è come il Lotto. Una volta si giocava solamente al sabato e per le strade del centro storico di Napoli alle ore 12 si gridavano i numeri usciti su quella ruota. Adesso si gioca al martedì, al giovedì al sabato e nessuno grida più i numeri, come il calcio sempre in campo e le persone aspettano solo gli HL a tarda notte per vedere tutti i gol. Tutto ciò è una grande preoccupazione per le famiglie, perché qualche famigliare si è buttato nel gioco d’azzardo buttando via la vita. Lo Stato incrementa ancor di più il vizio facendo entrare nelle case attraverso il web le slot machine.

Si è finito di giocare domenica, di nuovo in campo martedì. Poche le notizie fuori dai campi di calcio, anzi solo due. Una  come sempre lascerà il Tempo che trova ed è l’inchiesta della FIGC sulle plusvalenze di tutte le società di Serie A. L’altra su un calciatore, Marconi, che giocava nel Chievo e per un offesa ad un calciatore di colore nel dicembre 2020 è stato squalificato per 10 giornate dal Collegio di Garanzia del CONI. La legge del calcio non ha nulla da invidiare con i suoi ritardi a quella dei Tribunali italiani. Fuori dai confini italiani, il Liverpool fa 5 gol al Manchester United e subito i Red Devils contattano Conte. Koeman, aggredito dai tifosi del Barcellona dopo la sconfitta nel Clasico, licenziato il giorno dopo.

Martedì Spezia-Genoa: un pareggio che ha lasciato scontenti tutti, lasciando solo a  bagnomaria gli allenatori, costretti a far diventare non oro ma almeno argento le rose a disposizione. Per Thiago la fase d’attacco visti gli sprechi sotto porta in ogni gara da parte degli attaccanti, per Ballardini il centrocampo, bandolo della matassa che fa funzionare tutto il gioco nelle due fasi. Una buona parte delle squadre del campionato aspettano novembre per riscattarsi, Spezia e Genoa non possono fallire l’appuntamento all’undicesima giornata, specialmente per il Grifone contro il Venezia.

Venezia-Salernitana 1 a 2. La Salernitana ha fatto il colpo quando il Venezia è rimasto in dieci. Fuoco e fiamme in laguna contro le decisioni arbitrali. Milan-Torino 1 a 0. Una fatica del Diavolo abbattere il toro di Juric. Il Milan gioca male e vince, il Torino attacca ma non sfonda e fa fatica a fare gol. Empoli-Inter 0 a 2. Non è stata una cavalcata nerazzurra contro la squadra di Andreazzoli. Inizia male il biscione, salvato dal solito Chiffi e dal VAR per un rigore non concesso a Bajrami. Vince con i gol degli esterni dopo che l’Empoli era rimasto in 10. Cagliari-Roma 1 a 2 . Sardi in vantaggio ribaltati dall’uomo in più di Mourinho,  il capitano Pellegrini. Pavoletti fa gol ma ne  spreca almeno altri due. È un riscatto di Mou che torna al quarto posto in classifica. Mazzarri in fondo alla classifica ha le stesse difficoltà di chi lo ha  preceduto in panchina. Lazio-Fiorentina 1 a 0. Pedro salva Sarri anche graziato da Italiano che ha lasciato Vlahovic solo in mezzo alla difesa biancoceleste. Fuori casa la Viola non parla il calcio di Italiano. Sarri festeggia la 200 panchina con poco sarrismo in campo. Juventus-Sassuolo 1 a 2. La cura di Allegri sprofonda, cambia modulo e giocatori in ogni gara. Affonda la Juventus gode il neo allenatore  Dionisi del Sassuolo  che risale vicino  alla zona coppe. Udinese-Verona 1 a 1. Il primo tempo è friulano, il secondo veronese. L’Udinese rimane a 11 punti in classifica, Tudor porta gli scaligeri a 12 punti confezionati in 7 gare dopo essere  subentrato a Di Francesco che aveva perso le prime tre. Sampdoria-Atalanta  1 a 3. La Dea riparte dopo la beffa  del pareggio con l’Udinese domenica scorsa. La Samp continua a combattere con il gol mancante, anche al Ferraris se ne ha realizzato Caputo, D’Aversa in particolare in casa prende tanti gol, tredici fino a mercoledì sera. Gasperini in tribuna si rilancia anche se in emergenza. Ritrovato il carrarmato Zapata e le giocate di Ilicic, ribaltato  il risultato in 6 minuti.

Napoli-Bologna 3 a 0. Non c’è stata partita dal primo minuto di gioco con un Bologna arrivato sotto il Vesuvio molle. Tripletta che riporta il Ciuccio in testa alla classifica con un pregio in più il gioco mancante al Diavolo rossonero. Doppietta di rigore di Insigne, massime punizioni concesse dal VAR.