Domenica di derby per le giovanili del Grifone che affrontano in una doppia sfida, Under 18 e Under 14, i pari età della Sampdoria. Arbitra la sfida Stefano Calzolari della sezione di Albenga assistito dai guardalinee Accardo e Pampaloni, entrambi della sezione della Spezia.


LE FORMAZIONI

GENOA (3-4-1-2): Ascioti; Cagia, Calvani, Parodi; Moscatelli, Manfredonia, Toniato, Lattucchella; Mosole; Bifini, Bornosuzov. A disposizione: Sattanino, Corelli, Scala, Petrella, Mele, Costa, Cellamare, Steponavicius, Rimondo. Allenatore: Gennaro Ruotolo

SAMPDORIA (4-3-3): Tantalocchi; Pandiscia, Musso, Gaffi, Matera; Conti, Centazzo, Cika; Tozaj, Chilafi, Spatari. A disposizione: Ragher, Civano, Esposito, Ottonello, Vianson, Gregorace, Zuppiroli, Daddario, Pasqualino. Allenatore: Antonio Rizzolo


LA PARTITA

Sotto gli occhi di moltissimi tifosi e di gran parte degli staff de settore giovanile rossoblu, guidato dal responsabile Michele Sbravati, dopo una decina di minuti di studio, la gara si accende come un diesel ed esce alla distanza la voglia di entrambe le formazioni di vincere questo derby. È il Genoa in prima battuta ad andare vicino al vantaggio al minuto 11’ su cross di Lattucchella e colpo di testa diretto verso il secondo palo di Bifini: pallone largo di poco. Risponde immediatamente la Sampdoria con Spatari, neutralizzato in due tempi da Ascioti per quello che sarà l’unico intervento del portiere rossoblu nella prima frazione. Al 14’ ci riprova Bifini con stop e tiro a seguire di mancino: pallone deviato in corner da Tantalocchi.

La fase centrale del primo tempo, quella che porta alla mezz’ora, è ricca di falli e la gara si spezzetta: al 20’ ammonito Bornosuzov troppo irruento su Gaffi, al 23’ il capitano rossoblu Parodi. Al 25’ primo giallo anche per il blucerchiato Centazzo.

Al 35’ torna a farsi pericoloso il Grifone su ribaltamento di fronte con Toniato che impegna il portiere blucerchiato con un potente tiro cross pronto a depositarsi in rete, e invece deviato in corner con un miracolo. È l’azione che fa da preludio al gol del vantaggio, tutto farina del sacco di Mosole: il numero 10 rossoblu, elemento prelevato in estate dal Genoa e capace di legare il gioco tra centrocampo e attacco, ruba un pallone a centrocampo e si invola verso la porta scaricando un sinistro imparabile all’angolino. Segue subito il duplice fischio.

Nella ripresa il Genoa si presenta con Scala al posto di Lattucchella, ma l’assetto tattico non cambia. 

Passano dieci minuti, assestamento naturale come nel primo tempo, e al 56’ clamoroso tris di occasioni per il Genoa: prima Bifini si smarca e calcia in porta, poi sulla deviazione di Tantalocchi si avventa Bornosuzov nuovamente neutralizzato dal portiere blucerchiato. Il pallone rimane lì e Parodi, più avanzato rispetto al primo tempo avendo rilevato la posizione di Lattucchella, calcia a botta sicura, ma troppo alto sulla traversa.

Il Genoa rimarrà in controllo della gara sino all’80esimo inoltrato quando Centazzo impegna Ascioti a salvare il risultato dopo un pallone perso nella metà campo blucerchiata. Stessa sorte toccherà a Steponavicius, il rossoblu entrato nella ripresa per Bornosuzov, che impegna Tantalocchi per evitare il 2-0.

All’assedio finale della formazione blucerchiata risponde la difesa rossoblu tra le urla di mister Ruotolo e del collega Rizzolo, oltre ad un’ottima e potente punizione di Matera deviata in angolo da Ascioti.

Al triplice fischio Genoa che festeggia i tre punti e sale a quota 11, ancora imbattuto e al terzo posto in classifica.