Uno degli ultimi approfondimenti del CIES Football Observatory ha evidenziato come il calcio italiano, nonostante la vittoria dell’ultimo Europeo e una linea più verde varata dallo stesso ct Mancini, non abbia ancora la forza e la volontà – o la forza di volontà – di lanciare nel calcio dei “grandi” giocatori che ancora non abbiano compiuto vent’anni. Quasi questa fosse la soglia da superare prima di poter essere lanciati nel calcio che conta.

Va subito detta una cosa: non si spiega l’assenza da questa classifica del classe 2001 Nicolò Rovella. E non si spiega tenendo conto della data fino alla quale i dati sono stati conteggiati, ossia il 16 agosto 2021. A quella data, il centrocampista rossoblu aveva ancora diciannove anni (ne compirà venti il prossimo dicembre, ndr) e aveva già giocato in Serie A ben 22 partite sommando 1457′ di gioco. Nella classifica stilata dal CIES, peraltro, ci sono 25 giovani calciatori ad averne sommati meno e altrettanti ad aver giocato meno partite.

Questa assenza si spiega leggendo che il CIES considera che la graduatoria è stata stilata tenendo conto dei “minuti ponderati in base alla forza sportiva dei club o alle competizioni giocate“. Tra le righe, vi è il messaggio che la Serie A è un campionato considerato meno probante e competitivo soprattutto per quei calciatori che vengono lanciati nelle prime squadre. Una posizione confermata in sede di mercato e di appeal del campionato, ma anche di trend delle ultime stagioni nell’acquisizione di valanghe di calciatori stranieri. È per vero che è una posizione tutta da confermare sul campo visto che, se le competizioni europee per club sembrano vederci ancora indietro per ritmi e innovazioni tattiche, le competizioni nazionali hanno raccontato altro (e il Ranking ne è la cartina al tornasole).

La Serie A, comunque, non compare nella Top 100 del CIES. Nessun club del massimo campionato italiano figura, e neppure qualche giovane italiano lanciato da club stranieri. Guida la classifica un “inarrestabile” Pedri (Barcellona) con 3827′ giocati tra campionato e Champions League. Seguono Mason Greenwood (Manchester United), Nuno Mendes (Sporting Lisbona) e Ryan Gravenberch (Ajax).

La classifica tiene conto anche dei campionato non europei ed emerge che Matheus Martinelli, al quinto posto, “è il miglior adolescente in classifica fuori dall’Europa davanti all’uruguaiano Fabricio Díaz del Liverpool Montevideo (8°) classe 2003 e al compagno di squadra della Fluminense Lucas Calegari (12°)“. L’unico classe 2004 a comparire nella graduatoria del CIES è il paraguaiano Julio Enciso di proprietà del Club Libertad. In totale, la classifica considera: 1 giocatore classe 2004; 17 calciatori classe 2003; 79 classe 2002; 3 classe 2001. In Europa, il quadro considera 59 calciatori così suddivisi, tra massimi campionati e serie cadetta.

  • 6 Germania
  • 6 Francia
  • 5 Spagna
  • 5 Austria
  • 4 Portogallo
  • 4 Olanda
  • 4 Repubblica Ceca
  • 3 Inghilterra
  • 2 Grecia
  • 2 Polonia
  • 2 Svizzera
  • 2 Danimarca
  • 2 Belgio
  • 2 Russia
  • 2 Croazia
  • 2 Romania
  • 2 Serbia
  • 1 Ucraina
  • 1 Scozia
  • 1 Bielorussia
  • 1 Turchia
  • 0 Italia

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