L’Italia è tornata a vincere e si è subito riscattata dopo la sconfitta con la Spagna nella semifinale di Nations League. Lo ha fatto battendo per la  seconda volta in quattro mesi il Belgio, nazionale in testa al Ranking FIFA.

Ritornare a vincere aiuterà a proseguire la via per raggiungere la qualificazione al Mondiale del Qatar e affrontare la Svizzera con spirito diverso, anche se la raggiungerà in classifica stasera battendo la Lituania. Anche la differenza reti è azzurra con +11 e gli svizzeri a +5. Se la partita di Roma del 12 novembre prossimo finirà in parità a passare saranno i ragazzi di Mancini. Avanzare nel Ranking FIFA significa essere tra le prime teste di serie al sorteggio mondiale di Primavera.

Italia-Belgio è stata partita vera solo nel secondo tempo. Il nuovo centrocampo giovane combattivo non era riuscito a prendere le misure a quello avversario. Dopo il gol di Barella ad inizio secondo tempo la musica azzurra è cambiata tornando intonata come quella cantata e suonata da colore che avevano vinto l’Europeo. Dopo il rigore di Berardi la partita sembrava chiusa, invece il tecnico belga buttando nella mischia De Bruyne, il più  titolato a sua disposizione, non si è arreso colpendo due pali (e sommandone un altro nel primo tempo).

Donnarrumma è diventato il capitano più giovane di tutte le nazionali maggiori azzurre:  giustamente, per ricordare ai beceri di Milano che lo hanno fischiato, ha salvato la vittoria. Alla fine di questa competizione europea non possono e non devono passare nel dimenticatoio le parole di Nicolato, tecnico dell’Under 21, prima della gara con la Bosnia vinta e giocata venerdì scorso. “Speriamo che la Spagna insegni qualcosa, perché per la loro abilità nel crescere talenti la differenza è tanta. Da noi giocatori molto giovani ce ne sono pochi e se debuttano in Nazionale A l’inserimento  nell’Under 21 va in crisi essendo il bacino scarso. Il calcio è le società italiane devono incominciare a riflettere”.

A queste considerazioni di Nicolato bisogna aggiungere l’impietosa analisi del Cies l’Osservatorio sul calcio mondiale: “l’Italia non considera i giovani. Tra i primi 100 al mondo neanche un ventenne”. Portiamoci a casa il terzo posto alla Nations League per la Patria e per il ranking. Mancini pensi alla partita con la Svizzera esaminando bene le ultime due gare. Quando farà la formazione pensi a chi è più in forma e non solo a quelli che hanno vinto l’Europeo.