Genoa secondo solamente all’Udinese, in Serie A, nella speciale classifica di Transfermarkt dedicata agli introiti da cessione degli ultimi dieci anni nei maggiori club del mondo. In realtà non si tratta di una statistica nuova, va detto, considerate anche quelle rilanciate nei mesi scorsi anche da Buoncalcioatutti, ad esempio quelle stilate dal CIES a fine 2019 e riguardanti sempre gli ultimi due anni. Nel 2019, ancora prima del Covid, i rossoblu rimanevano a braccetto con i bianconeri a quota +193 milioni di euro (clicca qui). 

In quella statistica, addirittura, era secondo solamente ai francesi del Lille, che avevano appena ceduto Pepe all’Arsenal per la cifra di 80 milioni di euro, poi sparito dai radar.  Gli introiti del Genoa da cessione sono aumentati di circa 12 milioni (205 milioni totali) nel decennio 2011-2020 rispetto al dato che intercettava il decennio 2010-2019 e attestano il club rossoblu al nono posto. In parallelo, l’ultimo bilancio d’esercizio ha segnato un passivo di circa 33 milioni, come da comunicazioni ufficiali. 

In questo agosto 2021, dopo oltre un anno e mezzo, a guidare la classifica per distacco sono i portoghesi del Benfica (645 milioni di euro) seguiti da Porto (375) e Ajax (368). Udinese al sesto posto con +261 milioni. Genoa nono seguito dal Lione (+199 milioni).  Il Grifone, pur avendo incassato notevoli somme dalle plusvalenze di calciomercato, non ha sempre abbinato risultati sportivi in linea – o vicini – a quelli delle altre 8/9 squadre inserite in questa tabella, che gravitano stabilmente (eccetto l’Udinese degli ultimi anni) nelle competizioni europee. Il Benfica, peraltro, ha disputato due finali di Europa League, l’Ajax è arrivato a un passo dal disputarne una di Champions League. 

Le grandi del campionato italiano, e non è un caso, non figurano in questo dato, ma è chiaro come investano annualmente cifre astronomiche per rinforzare le proprie squadre, con ingaggi pesanti e non alla portata. Più difficile vedere uscire giocatori per cifre così alte da Juventus o Milan, più facile vederne spese per acquisire giovani dalle rose di altre squadre. Basti pensare alle recenti operazioni tra Genoa e Juventus per Rovella così come alla ancor più recente acquisizione a rate di Locatelli dal Sassuolo. 

E se il Genoa mai è partito con l’obiettivo dello Scudetto (solo la Premier League, bisogna essere onesti, è in grado di assicurare quasi ad ogni squadra, grazie ad eque redistribuzioni degli introiti tv che in Italia sono un miraggio lontanissimo, di competere per obiettivi di prim’ordine: basti vedere l’avvio straripante del West Ham di Moyes in questa nuova stagione per capire che potrebbe rimanere nei piani alti per tutta l’annata), è pur vero che solo una volta dalla stagione 2010/11 il Genoa si è piazzato nelle prime otto centrando la qualificazione ai preliminari di Europa League (mai giocati per la nota vicenda della Licenza UEFA). A tenersi più bassi, centrando la fatidica parte sinistra, arrivata solo due volte (2010/11 e 2014/15) negli ultimi undici anni di Serie A. Nel complesso sono arrivati, senza considerare la stagione 2020/21 conclusa all’undicesimo posto, quattro piazzamenti al quartultimo posto (e due salvezze aritmetiche all’ultima giornata), un 16º posto, un 14º posto, un 12º posto e un altro 11° posto. 

  • 2010/2011: 10º posto
  • 2011/12: 17º posto
  • 2012/13: 17º posto 
  • 2013/14: 14º posto 
  • 2014/15: 6º posto 
  • 2015/16: 11º posto 
  • 2016/17: 16º posto
  • 2017/18: 12º posto 
  • 2018/19: 17º posto
  • 2019/20: 17º posto 
  • 2020/21: 11° posto