Che campionato sarà quello che inizierà fra 5 giorni? Sarà un campionato dove comanderà il fatturato, ormai lo sanno anche i bambini che amano il pallone. Per essere più precisi, il potere del denaro è diventato una dittatura entrata anche nel rifugio infantile che è la passione per il pallone. Il calcio non è più una favola, un rito.

Le piccole squadre di provincia a volte battono le grandi. Nella prossima stagione europea la massima goduria sarà battere il Paris Saint German e la UEFA che ha permesso di fare questo colpo arabo senza controllare i conti dopo averlo menato con il fairplay finanziario.

Ormai le formazioni sono diventate bollettini di borsa con numeri di ingaggi impazziti come i fatturati delle squadre europee e italiane. Dai primi 5 o 10 fatturati si capisce già all’inizio chi vincerà il campionato e chi si giocherà la zona europea. Le eccezioni appaiono sulla carta quasi impossibili.

Campionato italiano ed Europei spalmati da lunedì a domenica e il prossimo anno ci sarà da fare un terno al lotto per pagarne la visione. Ci sarà il Mondiale delirante in Quatar a dicembre, in omaggio non solo al petrolio ma ai fondi di investimento. Tutte le squadre italiane in campo nel prossimo lungo weekend sono in crisi di calciomercato, nessuna avrà la squadra titolare. Ma i titoli del Ferragosto sono stati roboanti.

Nessuno si chiede al di là dei titoloni se Sarri riuscirà a far giocare la Lazio con il sarrismo, se Mourinho al di là delle parole rimetterà in careggiata la Lupa, se Inzaghi non farà rimpiangere Conte  seppur con tanti alibi senza Lukaku e compagnia, se Pioli con Ibra in servizio solo dentro lo spogliatoio e senza Donnarumma riuscirà a fare il replay del campionato al Covid. Chi sta sul piedistallo più alto è la Juventus perché gli Agnelli dopo aver rimpolpato il bilancio con 700 milioni di euro in tre anni hanno richiamato Allegri.

Per le altre squadre un sogno che i soldi non possono comprare. La prossima griglia di partenza  del campionato nel fine settimana si potrebbe evitare, bisognerà rifarla dopo due settimane quando finirà il calciomercato .

Il Genoa in questo momento ha bisogno di tutti anche dei giornalisti. La diplomazia dopo gli ultimi tre anni non può continuare ad essere la via più lunga fra due punti che non hanno portato – e rischiano di non portare – risultati se non si aiuta Ballardini a completare la rosa e fare i cronisti.

I giornalisti nel calcio devono essere come dei vetrinisti e non immaginare ogni pezzo come un negozio per l’utilità di avere una notizia.