Abbiamo contattato i colleghi della stampa locale per analizzare la stagione appena conclusa del Genoa e cominciare a gettare uno sguardo verso quella che sarà la prossima annata. Si prosegue con Pinuccio Brenzini, voce storica di Radio Nostalgia e volto di Telenord. “Un giudizio sulla stagione credo vada formulato sul valore assoluto: se si guardano gli anni precedenti c’è stato un miglioramento, perché una settimana prima della conclusione la situazione era già delineata, ma questo non è certamente un grande risultato, come noteranno tutti. Se si guardano gli ultimi 4-5 anni, invece, a Genova è diventato veramente difficile fare risultati importanti. Si stanno facendo risultati molto limati, di bassissimo livello, perché si è continuato a sbagliare. Cambiando si continua a sbagliare, oltretutto notevolmente”.

“Nel nostro campionato – prosegue Brenzini – Dovremmo cercare di dare continuità, ma la parola stabilità nel Genoa oggi è abbastanza complicata. Certo, quest’anno c’erano qualità e giocatori importanti, ma a mio avviso il Genoa più che i calciatori ha sbagliato i tecnici nelle ultime stagioni. Anche in questo caso si può dire che purtroppo Maran, con tutti gli alibi che gli si possono riconoscere a partire dai casi di Covid, certamente non ha portato i frutti che si pensava potesse portare. Si è dovuto rimediare, per fortuna, con e grazie all’avvento di Ballardini, che ha portato serenità punti e la salvezza finale. Certo, si dovrebbe cercare di costruire con un certo tipo di programma almeno biennale se non triennale, qualcosa che garantisca una base migliore e possa dare dare garanzie in vista del futuro”.

A proposito di futuro: da Ballardini al calciomercato, cosa bisogna attendersi? “Ballardini sarà l’allenatore del Genoa per la prossima stagione ed auguriamoci che possa arrivare quanto detto. Nella parte due di questa ripartenza, Ballardini deve poter cercare prototipi giusti per quel che è il suo calcio. Sappiamo che non può essere il tecnico a scegliere ufficialmente il giocatore, ma almeno valutare quei 2-3 giocatori per ruolo che possano soddisfare la sue richieste. Poi la società proverà ad accontentarlo a seconda del budget, ma è importante che il mister possa esser messo nelle condizioni di fare il suo calcio. A quel punto le valutazioni saranno tutte in mano a Ballardini, ma diciamo che non ha mai deluso. Ed è arrivato ben 4 volte”. 


Genoa, il resoconto sul campionato: Gessi Adamoli (Repubblica)