Riparte il treno che ripercorre tutte le prossime partecipanti ai campionati europei del 2021: prossima fermata la freddissima ed esperta Russia di Stanislav Čerčesov, Nazionale che ha ospitato l’ultima edizione dei Mondiali di calcio.

IL PERCORSO – La Russia ha ospitato gli ultimi campionati Mondiali nel 2018, durante i quali ha arrestato la sua corsa solo ai quarti di finale contro la Croazia, dopo essersi tolta la soddisfazione di eliminare la Spagna nel turno precedente. Risultato senza dubbio migliore rispetto a quello ottenuto agli Europei del 2016, quando non riuscì a superare i gironi classificandosi ultima. La Nazionale degli Orsi ha conquistato l’accesso a quest’edizione del campionato europeo qualificandosi come seconda nel gruppo I, dopo aver guadagnato 24 punti grazie a 8 vittorie, 2 sconfitte e nessun pareggio. Per i mezzi di cui dispone, la Russia può ambire a raggiungere la seconda posizione del Gruppo B, o addirittura insidiare il Belgio per la vittoria del girone.

COME GIOCA – I moduli alternati dal tecnico Čerčesov sono il 4-2-3-1 ed il 3-4-2-1, due schieramenti che permettono alla Russia di creare densità a centrocampo e attaccare con molti uomini in fase offensiva. Davanti al portiere Shunin, si posizionano solitamente i centrali Kudryashov, Dzhikiya e Semenov, mentre in caso di difesa a 4 il 37enne Zhirkov si abbassa sulla sinistra, mentre Mario Fernandes va a destra. In un centrocampo più folto sia Zhirkov che Fernandes si alzano da esterni alti mentre in mediana si dispongono Ozdoev e Kuzyaev, compagni di squadra nello Zenit di San Pietroburgo. Dietro all’unica punta, Zabolotnyi o più frequentemente Dzyuba, si dispongono in un ruolo ibrido tra la mezz’ala e il trequartista i due fantasisti della squadra, Golovin e Zhemaletdinov. In entrambi i casi, la Nazionale degli Orsi tende a creare gioco sulle fasce o tramite il lancio lungo sulla punta fisica per far salire la squadra.

IL TECNICO – Stanislav Čerčesov è nato nel 1963 ad Alagir, nella parte meridionale della Russia europea. Nella sua carriera da portiere, ha giocato quasi sempre in squadre della capitale Mosca, con due esperienze in Germania ed Austria. Ha militato in tre nazionali diverse, ovvero Unione Sovietica, Comunità degli Stati Indipendenti e Russia: con quest’ultima ha partecipato a due campionati Mondiali ed un Europeo. Da allenatore non è mai rimasto sulla stessa panchina di un club per più di due stagioni: al termine dell’ultima esperienza con un club, ha conquistato il campionato polacco e la coppa di Polonia con il Legia di Varsavia. Dopo gli Europei del 2016, gli viene affidata la guida tecnica della Nazionale russa, con cui è arrivato fino ai quarti di finale durante i Mondiali del 2018.

DA TENERE D’OCCHIO – In una formazione che può contare su numerosi elementi con anni di carriera alle spalle – l’età media dell’organico è di 26,80, una delle più alte in Europa – non mancano tuttavia alcuni profili interessanti sotto i 25 anni. Titolari nei rispettivi club i classe 96′ Aleksandr Golovin del Monaco e Rifat Zhemaletdinov della Lokomotiv Mosca, che coprono rispettivamente il ruolo di trequartista ed esterno d’attacco. Sempre da Mosca, ma nella Dinamo, intriga il classe 2003 Arsen Zakharyan, che alla prima stagione in massima categoria russa ha chiuso con 3 gol e 5 assist, bottino niente male per un centrocampista centrale. Jolly della difesa russa il 21enne Igor Diveev del CSKA di Mosca, che nel corso del torneo potrebbe trovare un po’ di spazio.