Brutta sconfitta del Genoa contro il Sassuolo, domenica scorsa, nella prima delle tre partite che si disputano in questa settimana e in cui si spera che il Grifone quei due-tre punti che ancora mancano alla tanto agognata salvezza. È stata comunque molto importante la vittoria del Cagliari contro il Benevento, sempre più inguaiato al terzultimo posto. Sicuramente noi genoani saremmo molto più contenti di una salvezza conquistata per nostri meriti, anziché sperare sulle disgrazie altrui. Il Genoa ha giocato una discreta partita, ma alcune decisioni arbitrali molto discutibili ed un paio di errori evidenti dei propri giocatori hanno influito sul risultato. Il Sassuolo si è confermato squadra ostica che gioca un bel calcio e con alcune individualità di spicco.

Uno sguardo d’insieme sull’avversario di oggi.

Il Grifone cerca punti al Dall’ Ara di Bologna contro la squadra allenata da Sinisa Mihajlovic. Il serbo è un tecnico dal carattere forte, gran motivatore, attento e meticoloso nella preparazione della partita. Il suo Bologna scende in campo con il 4 2 3 1 e in qualche frangente ricorda il Sassuolo. Prediligono anche loro cominciare il gioco dal basso, seppure in maniera meno esasperata, e anche loro hanno giocatori di qualità nel reparto offensivo, con gli esterni a piede invertito bravi nell’ uno contro uno.

L’analisi reparto per reparto.

Skorupski, il portiere polacco dalla grande mole, agile e reattivo, ogni tanto ha cali di concentrazione e nelle uscite alte non è sempre irreprensibile. Tomiyasu, Danilo, Soumaoro e Dijks sono i quattro della linea difensiva, una retroguardia che ha nei due esterni giocatori di gamba e spinta. Dijks è in possesso di un buon calcio con il piede mancino, invece il giapponese è più rapido e bravo nel gioco aereo, molto attento tatticamente. La coppia centrale è formata da Danilo e Soumaoro, forti fisicamente e bravi nel colpo di testa. Danilo, capitano della squadra, è giocatore esperto, veterano del campionato italiano, molto continuo nel suo rendimento. Soumaoro, arrivato nel mercato di gennaio, ex genoano di fresca data, ha un fisico statuario e ha nel senso della posizione e nello stacco aereo le sue doti migliori. Nella passata stagione proprio a Bologna segnò uno dei tre gol che portarono alla vittoria il Genoa.

Il centrocampo.

Schouten e Svanberg sono i due centrocampisti centrali. Il primo è un olandese al secondo anno a Bologna, bravo tecnicamente e nel portare il pressing, anche se a volte va fuori giri: è stato protagonista di un ottimo campionato. Svanberg, forte fisicamente, ha piedi buoni e ottime capacità d’ inserimento, possiede notevoli capacità aerobiche, è un nazionale svedese.

L’attacco.

Orsolini a destra e Nicola Sansone a sinistra sono i due esterni alti. Orsolini, tutto mancino, ha gamba e forza, buon dribbling, ma è molto discontinuo nel rendimento. Sansone, sulla fascia opposta, è rapido, sfodera dribbling velenoso e tiri dalla distanza sempre pericolosi, però ha saltato molte partite per infortunio. Soriano, alle spalle della punta centrale, è il giocatore su cui fa perno la squadra emiliana: ha piedi buoni e fantasia, svaria per tutto il campo e va sempre a proporsi al compagno in difficoltà. Ex giocatore blucerchiato, nel Bologna ha trovato la squadra ideale per mettere in mostra le sue qualità. Il gambiano Barrow è la punta di riferimento: veloce, ama attaccare la profondità, può giocare anche da esterno e ha mezzi tecnici notevoli. Cresciuto nell Atalanta, con Mihajlovic ha proseguito il suo percorso di crescita.

Altri giocatori?

Per il turnover potrebbe essere impiegato Vignato, trequartista o esterno offensivo, rapido, dal dribbling secco e velenoso, capace di giocare in verticale e di trovare soluzioni impensabili. Oppure Palacio, punta centrale, che è avanti con gli anni e che gioca e corre con l entusiasmo di un ragazzino. Difficile da marcare e maestro nei movimenti fuori e dentro l’ area di rigore, l’argentino è bravo in acrobazia e pericoloso dentro i 16 metri.

Come si comportano sulle palle inattive?

Su quelle a sfavore, in particolare sui corner e sulle punizioni laterali nei pressi dell’area di rigore, marcano ad uomo. Soltanto sulle punizioni dalla trequarti si schierano a zona. Sui corner a favore vanno sempre in due, un destro e un mancino( come il Sassuolo), per variare il modo di calciare e non dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Dalle retrovie salgono Danilo, Soumaoro, Dijks, ai quali si aggiungono Barrow e Svanberg. Dal limite dell’area gli incaricati al tiro sono Sansone, Soriano e poi Dijks con il mancino, tutti ottimi tiratori.

In conclusione?

Inutile sottolineare l’importanza della partita, gli uomini di Ballardini dovranno essere concentrati e avere impresse bene nella testa le direttive ricevute. Anche la più piccola sbavatura può risultare determinante. Bisogna eliminare il minimo errore e trovare i tre punti decisivi per la salvezza, per fare questo ci vuole una squadra coraggiosa che colpisca per prima e che non aspetti di prendere un pugno prima di reagire. Il Genoa deve regalare ai suoi tifosi la salvezza senza aspettare buone notizie dagli altri campi.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.