Direttamente da Kiev, dove questa sera commenterà la gara tra la Roma e gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, Paolo Assogna, cronista di Sky Sport, ci ha dedicato telefonicamente qualche minuto per raccontarci l’ultimo Parma-Roma a cui ha assistito da vicino, da bordo campo. In particolare, l’attenzione si è focalizzata sulle caratteristiche principali di questo Parma tornato al successo dopo diciassette turni.

Cosa è successo nell’ultimo Parma-Roma? La squadra giallorossa aveva dedicato molte energie alla sfida contro lo Shakhtar e ha avuto un calo di tensione. Non può essere questa una giustificazione, ma i difetti della Roma in questo momento hanno reso grande la prestazione del Parma, abilissimo a sfruttare le proprie caratteristiche. Il calcio di D’Aversa lo conosciamo, è molto pragmatico. Ma dall’altra parte c’è un altro allenatore, scaltro a decifrare le capacità dell’allenatore avversario.

Ballardini sa benissimo che ci sono due esterni molto veloci a disposizione del Parma e che hanno messo in grande difficoltà la Roma di Fonseca, che con una difesa molto alta ha lasciato spazio alla fase offensiva avversaria. Conoscendo un po’ Ballardini, non credo che questo avverrà di nuovo: quello spazio avuto con la Roma non lo avranno col Genoa. Quella è la principale caratteristica del Parma assiema a linee molto strette, squadra molto bassa, capacità di andare oltre la linea avversaria con lanci lunghi a valorizzare i due esterni romeni Mihaila e Man. Questa è la principale preoccupazione, ma non credo che il Genoa si farà sorprendere in tal senso”.


Parte Destra #7: a tu per tu con Andrea Schianchi (Gazzetta dello Sport)