La ventiseiesima giornata di campionato, la terza in una settimana ha rilanciato Juventus, il Milan, fino a lunedì al sogno tricolore,  la Roma il Napoli alla caccia della zona Champions. In fondo alla classifica qualche squadra ha cantato il Crotone, le altre dal Bologna (28 punti) in giù fino al 15 dei calabresi hanno stonato. Senza Ronaldo e senza Ibra non hanno fatto cilecca Juventus e Milan. Quasi una sfida, uno stimolo giocare senza i due top. Juventus e Milan hanno giocato, corso lottato non solo con cuore e intensità. Più che per Pioli la domanda è per Pirlo: CR7 condiziona la manovra e il gioco? Da mercoledì scorso, anzi giovedì, poco da segnalare se non l’ennesima querelle sui diritti tv. Dazn è sempre la favorita ma non riesce ad ottenere la fatidica quota di 14 voti . Tutti contro tutti in Lega, chi vuole gli euro subito e chi vuole fare un conto unico tra diritti televisivi e fondi.

Lazio-Torino non omologata. Il Presidente Federale Gravina alla “Catalano” sulle norme calcistiche anti-Coronavirus: “Protocollo valido, ma serve armonia tra le ASL”. Lotito già in Tribunale civile se non avrà il risultato da quelli calcistici. Criscitiello, giornalista di SportItalia, Presidente della Folgore Caratese, sospeso per un anno nel campionato di Serie D per aver preso a calci e pugni la porta dell’arbitro. Juventus-Lazio 3 a 1.  Al sabato Morata, con CR7  che ha fatto riscaldamento per lungo tempo, ha allungato la vita alla Signora. Pirlo spera ancora nella rimonta. La Lazio parte forte ma dopo si affloscia per stanchezza. Spezia-Benevento 1 a 1 . Nulla è cambiato  appaiati a  26 punti in classifica. Italiano e Pippo Inzaghi   preoccupati  per mancanza di risultati. Le streghe trovano il primo gol di Gaich, Italiano sotto una pioggia torrenziale trova il gol di Verde.

Udinese-Sassuolo 2 a 0. Punti non d’oro ma di platino per i friulani arrivati con lo show di Llorente e Pereyra. Per il Sassuolo e De Zerbi  il tiki-taka , il possesso pallone non rende più. All’ora di pranzo Roma-Genoa 1 a 0: una “Roma capoccia” affonda il Vecchio Balordo. Si conferma la Lupa con le squadre della parte destra della classifica: 43 punti su 45. Ballardini non accetta il processo agli ultimi  gol su corner.  Il calcio non ha memoria e si dimentica alla svelta di quello successo prima,  come l’imbattibilità di Perin.

Fiorentina-Parma 3 a 3. Giostra del gol che aumenta la crisi Prandelli e D’Aversa che non sanno più vincere. Il Parma al Franchi ha dimostrato di avere più intraprendenza, solidità. Grande spavento per la Viola quando i ducali sono passati in vantaggio al 45’ del secondo tempo, solo un autogol di capitan Iacoponi ha ridato mezzo sorriso a Prandelli e salvato la panchina a tempo fino alla sosta. Verona-Milan 0 a 2. Non è stata la solita fatale Verona per il Diavolo. Il Milan non molla la scia dello scudetto. Per Juric solo possesso pallone mancato il ritmo di gara. Diavolo non spaventato dallo jurismo mollo. Crotone-Torino 4 a  2. Il peperoncino di Cosmi, pratico e senza fronzoli, ha fatto effetto alla sua prima calabrese. Il Covid ha colpito la squadra di Nicola che ci ha messo solo cuore. Cosmi tiene accesa la fiammella del recupero; Nicola, terz’ultimo, è preoccupato anche se deve recuperare 2 gare.

Sampdoria-Cagliari 2 a 2: pareggio all’ultimo battito di Nainggolan. Il punto serve più alla Samp per rimanere tranquilla in classifica, mentre non aiuta i sardi ad uscire dalla zona retrocessione. Semplici  sperava di fare 9 punti in tre gare dopo il gol del vantaggio di Joao Pedro, ma non aveva fatto i conti con la Samp dai due volti e con i cambi di Ranieri. Ultimo  gol sardo sotto giudizio del VAR,  interpellato  da Giacomelli, che ha considerato il fallo di mano di Pavoletti involontario. Napoli-Bologna 3 a 1. Vittoria scaccia-crisi per Gattuso. Vittoria che porta serenità nello spogliatoio dopo la “merolata” di Insigne contro i compagni mercoledì scorso a Reggio nell’Emilia. Insigne si fa perdonare con una doppietta, gol di forza di Osimhen. Il Bologna ha giocato ma concesso troppi spazi ai “piccoletti” azzurri.

Inter-Atalanta 1 a 0.  È l’anno del biscione: brutto, sporco in difesa più delle  squadre che si giocano la salvezza, ha battuto una Dea bella ma poco concreta. È bastato solo un tiro in mischia da parte di Skriniar, di piede e non di testa, per allontanare Gasperini dalla corsa scudetto. 3 punti che tengono a distanza Milan e Juventus. Gasp ha fatto la partita, Handanovic ha salvato Conte.


Rassegna Stampa del 9 Marzo, Genoa al “triplo esame” salvezza. Perin e Pandev possono recuperare