Il Genoa Primavera di Luca Chiappino cerca riscatto in casa dell’Ascoli, fanalino di coda del campionato con un solo punto, conquistato nell’ultima partita giocata sul Campo Secondario di Sant’Egidio alla Vibrata, casa dei bianconeri ormai da diversi mesi. In provincia di Teramo i rossoblu, a quota 11 in classifica, vogliono archiviare la brutta sconfitta a Genova contro il Torino. Arbitra Repace di Perugia, assistenti di linea Monaco e Dell’Arciprete. Assiepati ai bordi del campo almeno una cinquantina di spettatori.

LA FORMAZIONE DEL GENOA (3-5-2) Tononi; Gjini, Piccardo, Dumbravanu; Boli, Eyango, Turchet, Besaggio, Boci; Kallon, Estrella. A disposizione: Della Pina, Marcandalli, Zaccone, Maglione, Sadiku, Konig, Cenci, Conti, Della Pietra, Corci. Allenatore: Chiappino.

LA FORMAZIONE DELL’ASCOLI (4-3-1-2) Bolletta; Rosolino, Markovic, Alagna, Gurini; Colistra, Ceccarelli, Lisi; D’Agostino; Olivieri, Intinacelli. A disposizione: Maresa, D’Ainzara, Rossi, Ibrahimi, Suliani, Re, Luongo, Riccardi, Marucci, Silvestri, Raffaelli, Cudjoe. Allenatore: Seccardini.

LA PARTITA – La prima palla gol è per il Genoa, che al minuto 5 si conquista un calcio d’angolo con Felipe Estrella Sugli sviluppi del corner arriva il vantaggio rossoblu: batte Turchet, la palla è deviata sui piedi di Boci che ci prova dal limite, trovando pronta la spizzata dell’attaccante brasiliano. 0-1 per i Grifoncini. Al 9′ arriva anche il raddoppio: traversone di Turchet, Dumbravanu sfiora il gol e il compagno di reparto Gjini ribadisce in rete da pochi passi. 0-2 micidiale sfoderato dai ragazzi di Chiappino, che continua a sgolarsi con Kallon, chiedendogli di accorciare la distanza da Estrella. Al 17′ primo cartellino giallo della partita: è per il genoano Piccardo, oggi capitano, per un intervento fallo su D’Agostino sulla fascia sinistra. Al 23′ un assolo di D’Agostino, questa volta sulla corsia opposta, si chiude con un tiro da posizione molto defilata, deviato in corner da Tononi. Al 26′ azione insistita del Genoa, vicino al gol con Eboa Eyango ben servito da Kallon ma fermato dai guanti di Bolletta. Alla mezz’ora gli ospiti continuano a spingere, questa volta con Besaggio. Il numero 10 rossoblu si destreggia in area ma non trova la porta e fa arrabbiare un po’ Chiappino, che vorrebbe dai suoi ragazzi (e lo chiede a gran voce) ancor più cinismo e “cattiveria”.

L’Ascoli di Seccardini fatica a presentarsi dalle parti di Tononi, che da diverse giornate sostituisce l’infortunato Agostino, ma riesce ad accorciare le distanze al 34′ con Colistra, caparbio a superare di testa Boci su un traversone dalla sinistra di Intinacelli. A Teramo partita riaperta: 1-2. I padroni di casa prendono un po’ di fiducia, il Grifo prova a colpire in contropiede con Estrella, fermato sul più bello in calcio d’angolo dopo uno slalom fra maglie bianconere. Un minuto dopo grandissima occasione per il Picchio: Tononi respinge un pallone insidioso fino al limite dell’area di rigore, dove arriva Lisi tutto solo. Il portiere rossoblu si tuffa con tutto il corpo e riesce a opporsi al tiro a botta sicura, ma che rischio. Al 41′ il Genoa Primavera cala il tris con Besaggio, abile ad appoggiare da pochi passi al termine di un’azione insistita proprio pochi istanti dopo il grande spavento dall’altro lato del campo. All’intervallo il punteggio è di 1-3.

Fuori Rosolino, dentro Marucci. La ripresa si apre con una fase disordinata, fra contrasti e palle perse. L’Ascoli ci prova con insistenza, il Genoa in ripartenza. Al 50′ ammonito Dumbravanu, Chiappino chiede a Boli più attenzione nella marcatura degli avversari, in particolare il fantasista Olivieri. Sul calcio di punizione arriva il 2-3 dei bianconeri, firmato D’Agostino. Tononi battuto sul secondo palo, con due soli uomini in barriera da una posizione decisamente invitante per i padroni di casa. Al 51′ la partita è riaperta. Al 60′ poker del Grifo e doppietta per Felipe Estrella: tutto nasce da un contropiede, orchestrato da Kallon su un grave errore della difesa avversaria. Ceccarelli prova a stendere l’attaccante della Sierra-Leone, che finge il tiro in porta e appoggia per il compagno di reparto, caparbio nel battere il portiere. Il numero 9 del Genoa viene ammonito per un’esultanza ritenuta eccessiva, la squadra di Chiappino si porta sul 2-4. Kallon va subito vicino al gol del KO, ancora in contropiede: il “motorino” rossoblu colpisce involontariamente il portiere avversario e va subito a sincerarsi delle sue condizioni. Re sostituisce Intinacelli e nella sua prima discesa conquista un calcio di punizione a pochi centimetri dall’area di rigore, calciato alto sopra la traversa. Nuovo pericolo, rigore solamente sfiorato.

 Al 70′ fuori Boci e Felipe Estrella, dentro Zaccone e Conti. Nei bianconeri dentro Cudjoe, Ibrahimi e D’Ainzara. Al 79′ un errore di Turchet rischia di spianare la strada ad Ibrahimi, steso al limite dell’area. Ci prova Re, pallone alto non di molto. Al minuto 82 Eboa Eyango e Turchet fanno spazio a Sadiku e Cenci. A 5′ dalla fine l’Ascoli sfiora il gol con un tiro-cross scagliato verso la porta da D’Ainzara, sfiorato da Tononi e sbattuto sul interno. La palla resta lì, la difesa del Genoa allontana. Assegnati 4′ di recupero. Fuori Kallon e dentro Della Pietra. La partita si chiude sul punteggio di 2-4 per il Genoa Primavera, che scavalca così Torino e Fiorentina in classifica portandosi a quota 14 punti dopo 11 giornate di campionato. Vittoria sofferta e fondamentale, domenica i Grifoncini sfideranno il Sassuolo a Reggio-Emilia. La classifica è cortissima, le insidie sono davvero troppe per lasciare punti lungo la strada.