Due punti a partita contro un punto e mezzo. Sono le medie di Ballardini e Juric a confronto, che oggi si sfideranno per la prima volta in carriera in Serie A mettendo di fronte Genoa ed Hellas Verona, due tra le formazioni più in forma del campionato. Il Grifone è reduce dal pareggio di Torino, gli scaligeri dalla vittoria in rimonta sul Parma. Questo pomeriggio, al Ferraris, in palio andranno tre punti di fondamentale importanza per accrescere i rispettivi bottini in classifica e, specialmente per gli uomini di Ballardini, allontanarsi ulteriormente dalle zone basse della classifica, ricercando una parte sinistra che manca da tanto, troppo tempo in casa Genoa. Arbitrerà la sfida l’esordiente fischietto ostiense Marchetti, con Valeri in cabina VAR.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Strootman, Badelj, Zajc, Czyborra; Pjaca, Destro. A disposizione: Behrami, Ghiglione, Goldaniga, Marchetti, Melegoni, Onguene, Pandev, Pellegrini, Portanova, Rovella, Scamacca, Shomurodov. Allenatore: Davide Ballardini.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Günter, Lovato; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna. A disposizione: Berardi, Pandur, Veloso, Salcedo, Favilli, Udogie, Cetin, Benassi, Vieira, Sturaro, Amione, Bessa. Allenatore: Ivan Juric.


NOTIZIARIO

Quattordici gradi faranno da contorno a questo Genoa-Hellas Verona, col cielo che è andato schiarendosi dopo i rannuvolamenti della mattinata. Non sono previste piogge durante il corso della partita. Campo in buone condizioni dopo il recente rizollamento. Prima dell’inizio della partita un minuto di silenzio per ricordare Mauro Bellugi, ex Inter, Bologna, Napoli e Pistoiese scomparso all’età di 71 anni.


LA PARTITA

Il primo pallone sarà giocato dalla formazione gialloblu. Primo minuto all’insegna dei falli da parte dei difensori della formazione rossoblu, col gioco fermo per una entrata dura di Masiello sulla caviglia di Zaccagni, per il quale si richiede l’intervento dello staff medico dell’Hellas. L’arbitro Marchetti non estrae il cartellino.

Meglio il Verona nei primi cinque minuti, Genoa impreciso nella zona centrale e molto falloso. Gara molto intensa, soprattutto sulle corsie e nel reparto di centrocampo, dove Zaccagni e Barak tengono d’occhio Badelj. Marcatura a uomo di Radovanovic su Lasagna per evitare di lasciarlo in campo aperto.

Passati i primi 10′ di gara, Genoa che prova a giocare con maggiore stabilità nella metà campo scaligera. Finora trattenuti molto bassi i due laterali rossoblu Zappacosta e Czyborra, attenti nel contenimento di Lazovic e Faraoni. Al 13′ primo calcio d’angolo della partita a favore dell’Hellas Verona.

Al 17′ passa in vantaggio il Verona con Ilic, servito da Barak, lanciato in porta da un colpo di testa di Czyborra e bravo a saltare Criscito portandosi in area di rigore e trovando il compagno. Genoa che vede capitalizzare uno dei molti errori fatti in questa prima parte di gara.

I gialloblu sprecano una enorme occasione per raddoppiare due minuti più tardi quando il Genoa si mostra molto lungo e Radovanovic viene saltato in velocità da Lasagna, che a tu per tu con Perin scarica a lato anziché nello specchio. Genoa che non riesce a trovare sbocchi differenti dal lancio a scavalcare la difesa scaligera, complice il pressing dei gialloblu anche sugli esterni grazie al lavoro dei soliti Zaccagni e Barak.

Al 23′ la prima sortita del Genoa sull’asse Zappacosta-Czyborra, con quest’ultimo che arriva a calciare col mancino senza inquadrare lo specchio. Ci riprova Pjaca al 26′ con un sinistro strozzato e largo dal limite dell’area. Primo corner rossoblu al 31′ di gioco: la battuta di Strootman è troppo bassa e la difesa scaligera allontana. Bisserà il Grifone dalla bandierina al 36esimo, ma questa volta lo schema non impensierisce la difesa avversaria.

Al 39′ punizione dal limite per il Genoa, un metro fuori dalla lunetta. La battuta è di Zajc, che sfiora l’incrocio dei pali e vede il pallone uscire di pochissimi centimetri. Il Genoa prova a chiudere in avanti la prima frazione, prolungata di due minuti col recupero concesso dall’arbitro Marchetti. Rossoblu che premono e sprecano con Zajc la rete del pareggio, che dopo una serie di rimpalli vinti calcia un rigore in movimento che esce di centimetri rispetto all’incrocio dei pali a Silvestri battuto. Sarà l’ultima occasione del primo tempo.

La ripresa partirà con Cetin dentro e Lovato fuori. Ballardini invece toglie Czyborra e Zajc e inserisce Pellegrini e Shomurodov, con quest’ultimo che gioca al fianco di Destro, con Pjaca alle spalle dei due attaccanti. E proprio Shomurodov la pareggia immediatamente al 48′ sfruttando un errore difensivo dell’altro neo-entrato Cetin, che sbaglia il retropassaggio per Silvestri e manda in porta l’attaccante uzbeko, freddissimo nel battere il portiere avversario. La gara torna subito in equilibrio, anche se al 52′ Lasagna spreca il secondo e clamoroso tiro da pochissimi passi a Perin battuto. La sua conclusione mancina termina sul palo, seguita un minuto più tardi da una conclusione dai 25 metri di Barak che terminerà sul fondo.

Al 55′ Ballardini sfrutta il primo slot di cambi (quello nell’intervallo non viene considerato, ndr): dentro Rovella e fuori Pjaca per tornare al 3-5-2 abbandonato nei primi dieci minuti per un modulo più offensivo, mirato alla ricerca di un rapido pareggio. L’opera è riuscita e il tecnico rossoblu rimette equilibrio a centrocampo. Al 56′ ammonito Strootman.

All’ora di gioco l’Hellas Verona torna in vantaggio con Faraoni, che sfrutta un cross di Cetin allontanato da Perin con un pugno e scaraventa un potente destro sotto la traversa. Inutile il tentativo di opposizione di Criscito e dello stesso Perin. 

Il portiere rossoblu sarà impegnato nel chiudere lo specchio anche due minuti più tardi ad evitare il 3-1 gialloblu su tiro di Zaccagni da fuori area. Al 65′ Ballardini ricorre agli ultimi due cambi: Pandev e Scamacca dentro al posto di Destro e Strootman. L’autore della rete del raddoppio del Verona costretto al cambio al 66′: al suo posto Vieira.

A venti minuti dalla fine Genoa più offensivo per cercare di rimettere la gara in equilibrio. Al 73′ Scamacca ci prova da distanza siderale e impegna Silvestri alla sua destra. A gioco fermo, Marchetti estrae il cartellino giallo per Cetin, che un minuto prima aver steso fallosamente a centrocampo Shomurodov (era stato accordato vantaggio). È il Genoa ad aver alzato il baricentro, con tre attaccanti, cercando di imprimere il suo ritmo all’ultimo quarto d’ora di partita. Gioco subito fermo al 75′ per un infortunio a Pellegrini, che tornava dopo due mesi di stop e non potrà essere sostituito considerato che il Genoa ha già eseguito cinque sostituzioni. Rossoblu che giocheranno in dieci uomini e passeranno a quattro in difesa.

All’81esimo Juric si gioca gli ultimi due cambi: fuori Ilic e Zaccagni per i due ex rossoblu Veloso e Bessa. Siamo negli ultimi scampoli della partita e le due squadre appaiono molto stanche. Il Genoa cerca quanto più rapidamente possibile i tre centravanti per alzare il baricentro. Al minuto 84′ Cetin stende Scamacca dall’interno dell’area di rigore in un contatto assai sospetto che Marchetti non punisce e il VAR Valeri non ritiene da revisione. Sicuramente Cetin non colpisce mai il pallone. Restano grandi dubbi.

Al minuto 87′ torna a rendersi pericoloso l’Hellas Verona con Bessa che sfiora il palo alla destra di Perin. Saranno cinque i minuti di recupero. Al 92′ il Genoa conquista il primo tiro dalla bandierina del secondo, a cui ne seguirà un secondo su conclusione deviata di Criscito. Al 93′, prima dell’angolo, dentro Sturaro per Tameze coi crampi. Proprio sugli sviluppi dell’ultimo corner Badelj pareggia con un potente destro che batte Silvestri. Un gol cercato tra mille difficoltà, con l’uomo in meno, che premia un Genoa che aveva comunque cercato sino alla fine questa rete del 2-2.

Al triplice fischio, Genoa ed Hellas Verona si dividono la posta in palio. Gara piena di errori difensivi da entrambe le parti, errori decisivi nel portare a tre gol su quattro del 2-2 finale. Il Genoa, nonostante una gara meno attenta e compatta di quelle precedenti, allunga di un ulteriore punto sul terzultimo posto, portandosi a +11 sul Cagliari e a 26 punti in classifica. Nel prossimo turno la trasferta di Milano contro l’Inter, impegnata domani nel derby. Saranno da valutare le condizioni di Pellegrini, apparso molto dolorante, e andranno riviste le situazioni nelle quali i rossoblu hanno prestato troppo il fianco all’Hellas, sprecone con Lasagna e cinico su tutte le amnesie difensive del Grifone. Genoa che, dal canto suo, ha dimostrato di essere squadra attaccata coi denti al risultato in ogni situazione ed è stato ripagato dal settimo risultato utile di fila.


IL TABELLINO

GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Strootman (65′ Scamacca), Badelj, Zajc, Czyborra (46′ Pellegrini); Pjaca (55′ Rovella), Destro (65′ Pandev). A disposizione: Behrami, Ghiglione, Goldaniga, Marchetti, Melegoni, Onguene, Pandev, Pellegrini, Portanova, Rovella, Scamacca, Shomurodov. Allenatore: Davide Ballardini.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Günter, Lovato (46′ Cetin); Faraoni (66′ Vieira), Tameze (93′ Sturaro), Ilic (82′ Veloso), Lazovic; Barak, Zaccagni (82′ Bessa); Lasagna. A disposizione: Berardi, Pandur, Veloso, Salcedo, Favilli, Udogie, Cetin, Benassi, Vieira, Sturaro, Amione, Bessa. Allenatore: Ivan Juric.

MARCATORI: 17′ Ilic, 48′ Shomurodov, 60′ Faraoni, 94′ Badelj

AMMONIZIONI: 56′ Strootman, 73′ Cetin

ESPULSIONI: