Domani  sera inizierà  la Coppa Italia: si inizierà con Milan-Torino e si finirà il 21 dicembre con Lazio-Parma. Sarà la solita manifestazione ancor di più penalizzata da squadre decimate per Covid, infortuni e da un calendario super compresso.

Dopo aver giocato ogni tre giorni, chi ha compilato i calendari poteva evitare di mettere in onda una manifestazione già monca, non avendo mai avuta la voglia di cambiare l’obiettivo che incomincia a interessare dai quarti in su, dopo il tour del force dalla Befana a ieri.

Sarà la Coppa Italia delle seconde linee. La grande occasione per molti calciatori che hanno guardato il campionato dalla panchina e dalla Tribuna. Sarà una Coppa Italia da lazzaretto: già alla diciassettesima giornata che ancora deve finire sono stati decine i calciatori mancanti.

Giocare ogni 72 ore rappresenta un momento difficile per allenatori e calciatori. Giocare al freddo e in orari utili solamente al business TV, che fra l’altro non paga, porta tanti infortuni.

Favorite in Coppa Italia dovrebbero essere le squadre che hanno rose pletoriche, abbondanti, che possono attingere su due squadre per ruolo, il problema che il campionato ha fatto vedere che le cosiddette “riserve” non sono riuscite a mettersi in mostra e non per ostracismo da parte degli allenatori, ma per limiti tecnici non da Serie A.

Juventus-Genoa, ottavo di Coppa Italia in programma mercoledì sera alle ore 20.45, è la foto di quello scritto in precedenza. La Juventus reduce da una vittoria risicata negli ultimi 10 minuti contro il Sassuolo in inferiorità numerica ha perso anche Dybala e McKennie. Il Genoa, nulla di ufficiale, preoccupa per le uscite al termine del primo tempo contro il Bologna di Criscito e Behrami.

Non solo le assenze sono motivo di preoccupazione per Pirlo e Ballardini, probabilmente più per il tecnico della Signora, ma anche il calendario della diciottesima giornata dovendo giocare a San Siro contro l’Inter di Conte.  Per Balla invece la visita a Gasperini e alla Dea.

Ballardini e Gasperini assimilati non solo dai risultati: quando sono andati via o sono stati mandati via hanno dato il via allo show delle panchine non solo senza risultati, ma anche senza frutti . Chi è subentrato, eccetto Juric, non ha capito la bestia che aveva in mano, non solo sul prato verde.

Nessuno può mettere in evidenza che la partita di mercoledì sera in casa di Madama sia difficile per il Genoa.  Neanche la Signora può farsi illusioni perché il Vecchio Balordo targato Ballardini IV non salirà a Torino senza nessuna voglia di essere una  Pasticceria dolce o vittima sacrificale. Passare ai quarti per il Grifone, oltre essere un traguardo che manca da tempo, sarebbe ulteriore iniezione di fiducia.

Il Genoa anche all’Allianz Stadium metterà in campo le caratteristiche viste nelle gare di campionato: ruvido, con tanti spigoli, solido e difficile da affrontare per qualsiasi squadra. Gara importante anche per molti che per adesso hanno giocato poco per mettersi in mostra in un momento particolare, specialmente con il calciomercato in onda.

Chi giocherà visto poco dovrà tenere conto anche delle parole di Preziosi rilasciate sabato scorso ai Radio Due: “Oggi il giocatore è forte di un contratto, a volte dice che vuole rispettarlo perché gli fa comodo, ma se ha altre offerte se ne va in giro. Noi dovremmo avere una rosa di 18 giocatori con almeno 6 giovani, invece ci troviamo rose con oltre trenta giocatori i quali poi devono ricevere gli stipendi sulla base del contratto. Ci sono tantissimi sprechi ed è un po’ il carrozzone del mondo dello spettacolo. Si è preso quel modello lì, fin quando dura: se le cose vanno avanti in questa maniera, non credo possa durare molto”.

Parole importanti non solo  per i calciatori, ma anche per i procuratori, agenti o chi gira intorno al calciomercato del Joker esternamente che ha proposto calciatori non da Serie A e da Genoa. Le formazioni di Juventus e Genoa mercoledì sera alle 19.45.

Squadre di “bimbi”? Non per scelta, ma per necessità. Entrambi gli allenatori faranno di necessità virtù. Importante che questo fattore non influisca sul rendimento di chi giocherà.

Importante per il Genoa, se giocherà chi ha giocato poco, faccia vedere almeno di essersi allenato bene. Peccato che non siano ancora arrivati a stamattina gli arrivi decantati. Ballardini li avrebbe sicuramente provati. Ci sarà anche Sturaro? Il matuziano ci terrebbe considerato che al ritorno dagli infortuni si è trovato sempre contro la Signora e l’ha sempre castigata.

L’ottavo di Coppa Italia tra Genoa e Juventus in programma mercoledì 13 gennaio (ore 20,45) sarà diretto da Daniele Chiffi della sezione di Padova. Il fischietto veneto sarà assistito dal primo assistente Di Vuolo (Castellammare di Stabia) e dal secondo assistente Palermo (Bari). Quarto uomo Sozza (Seregno). VAR Abisso della sezione di Palermo, come AVAR Ranghetti (Chiari). Sarà la quarta direzione di gara per Chiffi col Genoa (0 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte).