Tanto tuonò che piovve, Rolando Maran è stato esonerato e per cercare di salvare la baracca è stato richiamato un altra volta Davide Ballardini, vero e proprio salvagente nelle situazioni disperate. Insieme a Ballardini e al suo staff sono rientrati in pista Alessio Scarpi, come preparatore dei portieri, e Roberto Murgita, come collaboratore tecnico, che erano spariti dai radar per motivi difficili da capire. La cosa certa è che si tratta di due GENOANI VERI, come lo è Marco Pellegri, ex team manager e collante dello spogliatoio, ancora tenuto ai margini per chissà quale colpa. Il nuovo mister rossoblu fa il suo esordio stasera a La Spezia contro la squadra locale, in quello che è un vero e proprio derby ligure. La squadra spezzina è allenata da Italiano, tanto desiderato da Preziosi in estate. Ma dopo un corteggiamento serrato, Italiano ha deciso, direi giustamente, di restare alla guida dei bianconeri.

Uno sguardo d’insieme sullo Spezia.

La squadra scende in campo con il 4-3-3, sistema ben conosciuto da Italiano e ben interpretato dai suoi uomini. Cercano sempre il fraseggio stretto e rasoterra, difficilmente gettano via la palla, fanno il lancio lungo solo dopo aver palleggiato a lungo da una parte, per poi trovare l’ uomo e lo spazio libero sul lato opposto, rimasto scoperto: è un calcio piacevole da vedere e sempre propositivo.

L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.

Provedel, il portiere, arrivato per fare la riserva di Zoet, causa un brutto inizio dell’estremo difensore olandese ha conquistato la titolarità ed ha avuto un rendimento più che sufficiente. Bravo tra i pali e con i piedi, non aiuta molto la difesa con le uscite alte. I quattro difensori in linea sono Ferrer, Terzi, Chabot e Simone Bastoni. Ferrer è l’esterno basso di destra: spagnolo bravo tecnicamente e con buona corsa, non è molto propenso alla marcatura. Bastoni, l’esterno basso di sinistra, prodotto del vivaio, è una delle rivelazioni dello Spezia. Fin qui ha avuto un buonissimo impatto con la massima serie: ha un discreto sinistro, è bravo negli inserimenti palla al piede. Terzi e Chabot sono i due centrali difensivi. Terzi, il capitano della squadra, è giocatore esperto e molto carismatico, cerca sovente l’ anticipo, ma non sempre è irreprensibile contro avversari che usano il fisico. Chabot, ex Sampdoria, ha una fisicità importante ed è molto bravo nel gioco aereo, fa spesso uso di interventi in scivolata, a volte in maniera scriteriata.

Il centrocampo

Estevez, Ricci e Pobega formano il reparto di centrocampo, Estevez e Pobega sono i due interni. Il primo ha corsa, proprietà tecniche più che buone ed è bravo nell’aggressione della palla, uno di quei giocatori non belli da vedere, ma molto utili nell’ economia di una squadra. Pobega, di proprietà Milan, dopo una brillante stagione in Serie B a Pordenone, si sta confermando come giocatore di livello, ottimo negli inserimenti con o senza palla e nei tiri da fuori area. Ricci è il vero catalizzatore della manovra, gioca quasi sempre di prima intenzione o tocca la palla il meno possibile per non dar tempo agli avversari di poterlo aggredire, conosce a menadito i tempi di gioco.

L’attacco

Gyasi, Nzola e Farias sono i tre attaccanti. I due esterni offensivi, come è oramai consuetudine in quasi tutte le squadre, giocano a piede invertito. Gyasi agisce sulla fascia di destra, è veloce ed è in possesso di un buon dribbling, ha ottime capacità aerobiche, ma non sta sempre dentro il match. Farias, sulla fascia opposta, è giocatore dai piedi buoni e di fantasia, rapido e bravo nell’uno contro uno, è difficile da marcare, anche se non ha grande fisicità. Nzola è la punta centrale: l’ ex Trapani è forte fisicamente, abile nella difesa della palla, e sa duettare con i compagni, ha un ottimo sinistro, è il bomber della squadra e sta disputando il miglior campionato della sua carriera.

Come si comportano sulle palle inattive

Quando devono difendere, lo fanno quasi sempre a zona, in rare occasioni optano per la marcatura ad uomo. Non essendo una squadra con una fisicità elevata vanno in sofferenza in queste situazioni. In fase offensiva i corner e le punizioni laterali sono calciate da Farias Ricci e Bastoni. Chabot, molto pericoloso, Terzi, Nzola, Pobega e Gyasi affollano l’area per colpire. Sulle punizioni dal limite si incaricano del tiro Ricci, Farias col piede destro o Bastoni con il sinistro.

In conclusione?

Lo Spezia gioca bene a calcio, tutti gli elementi della rosa hanno imparato a memoria lo spartito. Lo hanno dimostrato domenica scorsa a San Siro contro l’Inter, giornata in cui Italiano ha concesso un po’ di riposo a qualche titolare. Per Ballardini sarà subito un duro banco di prova, ma la fiducia nel tecnico romagnolo è tanta e siamo certi che farà di tutto per far trascorrere a tutti i tifosi rossoblu un Natale più sereno. I miei più cari auguri di Buon Natale e di un 2021 pieno di cose belle per TUTTI. Che questa terribile pandemia sparisca definitivamente dalla nostra vita.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.