La quarta avventura di Davide Ballardini sulla panchina del Genoa comincia con una vittoria al Picco di La Spezia, risultato che mancava dalla prima giornata di campionato. “È stata una bella vittoria, la prestazione è stata buona perché la squadra si è comportata da squadra nelle due fasi di gioco – sono le parole del mister a fine partita, prima ai microfoni di SkySport e poi in zona mista – Certo è che bisogna migliorare tanto in costruzione e nelle chiusure, perché spesso arrivavamo un secondo dopo e lo Spezia è bravissimo nel palleggio. Hanno un’idea chiara, nella gestione e nei tempi devi essere più bravo. Avevamo 5 giocatori di 30 anni e 5 molto giovani: eravamo un misto fra ragazzi e meno giovani. Nei due giorni mi sembravano loro i più adatti, i più pronti per giocare. A parer mio questa squadra ha bisogno di essere aggiustata, perché sono per un calcio aggressivo ma di qualità. Voglio che si giochi da dietro, voglio che la squadra giochi e giochi in modo veloce, semplice e profondo ma che sia padrona in possesso di palla. Voglio anche una squadra compatta, che faccia pressione sulla palla e su quelli che vanno vicino alla palla. Dobbiamo migliorare in tante cose, ma vedere un’attenzione e un’umiltà come quella di stasera fa ben sperare”. 

Sulla chiamata di Preziosi, Ballardini conferma: “Se me l’aspettavo? Si, perché il Genoa mi ha cercato in altre due occasioni prima di questa. Non è che mi aspettassi la chiamata del presidente, ma era già successo, in questo momento il Genoa non andava tanto bene e quindi ci poteva stare che mi chiedesse di tornare. Questa volta ho detto sì perché…perché questa è la voglia matta. Era da un po’ di tempo che eravamo fermi, la voglia matta di tornare in campo e la voglia matta del Genoa…è una voglia matta e non vedevamo l’ora di riprendere ad allenare. Questo è il motivo”. 

Queste invece le parole di Ballardini ai microfoni di Genoa Channel: Passiamo un buon Natale? Si, ma la strada è ancora lunga. Siamo contenti per questa vittoria ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare. Una serata come questa e l’adrenalina della partita mi mancavano da molto, perché è da molto che non andiamo in campo ad allenare, ma siamo stra-felici per il risultato e per la prestazione. Si valuta la prestazione e credo che si debbano fare molti miglioramenti per fare quello che il Genoa deve fare. Mi è piaciuta la squadra, perché insieme alle nostre preoccupazioni e tensioni, le difficoltà del momento, è sempre stata presente. La cosa da migliorare è la qualità nelle chiusure, saper mantenere compattezza e ordine”. 

Le priorità prima della ripresa? “Le nostre priorità sono qualità nelle due fasi di gioco. Stasera siamo stati bravissimi nel fare fatica, la fatica ci ha premiato – abbiamo fatto anche belle cose – ma ci vuole più continuità. Per continuità intendo la miglior gestione della palla e arrivare un momento prima sulle chiusure. Spesso arrivavamo ma arrivavamo un secondo dopo, senza metterli in difficoltà come era il nostro obiettivo”.

Radovanovic al centro della difesa e altre intuizioni che si sono rivelate vincenti, come la conferma di Destro al centro dell’attacco. Questo il commento del mister rossoblu: “Ivan è un giocatore di grande attenzione, fisicità e personalità. Può giocare benissimo in una difesa a 3 come fatto oggi e ha una gestione del possesso palla che è buona. Oltre alle chiusure e all’intensità per noi è importante saper gestire la palla e lui ci dava questa opportunità”. 


Spezia 1-2 Genoa, buona la prima per Ballardini. Destro e Criscito rimontano Nzola