Al Genoa non basta uno spirito combattivo per buona parte della partita e nemmeno un gol dell’ex segnato da Sturaro per uscire dal Ferraris con almeno un punto in tasca. Il Grifone di Rolando Maran resta fermo a quota 6 punti in classifica, aspettando il Milan (impegnato alle 20.45 contro il Parma) nel turno infrasettimanale: “A un certo punto è prevalsa la stanchezza, più che altro perché la Juventus è una grande squadra fatta di campioni – ammette il tecnico rossoblu ai microfoni di SkySport – Mi dispiace perché avevamo fatto una partita molto attenta, mi dispiace veramente tanto per i ragazzi che hanno cercato di dare tutto. Probabilmente anche io potevo aiutarli, mi spiace perché hanno cercato di essere sempre compatti con grande sacrificio e partecipazione. Per noi è un momento particolare, tante volte non abbiamo avuto la lucidità nelle ripartenze, che magari in altre situazioni avremmo trasformato in occasioni pericolose. Dobbiamo uscire da questo momento, perché sono convinto tra l’altro che mettendo questo tipo di partecipazione in campo questa sia la strada. La fiducia nel fare determinate cose ti arriva quando vedi il risultato e cominci ad essere gratificato. Loro lo sanno che questa è la strada, oggi hanno giocato con grande forza e mi dispiace per loro”.

Ancora Maran: “Sapevamo che da questo momento non ci saremmo tirati fuori in un secondo, ma questo è lo spirito di una squadra che alla fine arriverà a gioire. Sapevamo che oggi e mercoledì affrontiamo due impegni difficili contro le uniche due che non hanno mai perso in campionato. Lo sapevamo e siamo andati vicini a fare risultato: abbiamo dimostrato che siamo arrivati più vicini a fare un risultato positivo e dobbiamo ripartire da questa fiducia cercando di non commettere gli errori commessi oggi. Senza però accantonare quel che stiamo mettendo in campo dal punto di vista della partecipazione. Magari trovando squadre che ci concedano qualcosa di più dal punto di vista tecnico, magari con un po’ più di tranquillità, verranno fuori anche gli altri aspetti, ma sono fermamente convinto che questi ragazzi oggi abbiano trovato il modo per tirarsi fuori dalle situazioni. Sapendo che non sarà una cosa dall’oggi al domani ma che alla fine avremo ragione.  Gli attaccanti? Mi danno tutti affidabilità, se li ruoto è perché ho grande fiducia in loro. Tutti stanno lavorando bene ed è giusto che cerchi di alimentare le motivazioni di tutti. Adesso speriamo di centrare il bersaglio, perché oltre ad andarci vicino vogliamo anche portare a casa qualcosa. Due rigori di Cristiano Ronaldo ci hanno piegato? Ci andiamo vicini sempre, ma ora oltre ad andarci vicini vogliamo colpire. Perché se vado indietro alla partita di Firenze, pareggiata in maniera rocambolesca, o a quella di Udine, non pareggiata per un piede, adesso speriamo di centrare il bersaglio: oltre andare vicini, ora vogliamo portare a casa qualcosa. Oggi era una partita di sacrifico e volevamo dare continuità al tipo di prestazione di Firenze e ci abbiamo messo tutto. Magari abbiamo sbagliato, soprattutto nel primo tempo, in cui abbiamo sprecato malamente qualche occasione, ma oggi in campo hanno messo una forza e una partecipazione incredibile. Era la prima cosa che avevo chiesto loro, una cosa sulla quale non dovevano sbagliare e oggi non hanno sbagliato. Mi dispiace per i ragazzi che hanno corso tanto, dato tutto e hanno finito che erano sfiniti. Quello che dobbiamo guardare è quanto stiamo costruendo. L’ho detto ai ragazzi in settimana: se riusciamo a portare avanti la compattezza e crescere su questo, della classifica non dobbiamo preoccuparci. Sono convinto che la classifica migliorerà molto presto e saremo pronti a fare un percorso diverso. Importante che rimangano questo spirito e atteggiamento: su questo costruiremo e vinceremo la nostra battaglia. “.

Sulle assenze: “Ovvio che delle assenze non se ne parla, ma un allenatore quando può giocarsi tutte le sue carte è meglio. Andiamo oltre, piangersi addosso non mi piace molto. La prossima è contro una grande, prima in classifica. Voglio che con il Milan se arriviamo con questo tipo di approccio ci facciamo trovare pronti anche per questo”.