Meno uno a Fiorentina-Genoa, partita decisiva anche per le sorti di Rolando Maran sulla panchina rossoblu. L’allenatore genoano, al termine dell’allenamento mattutino e prima della partenza direzione Coverciano, è intervenuto ai microfoni di Genoa Channel per presentare la partita contro la Viola di Cesare Prandelli, risultato negativo al Coronavirus negli ultimi tre test molecolari effettuati e pertanto ammesso a sedersi in panchina contro il Grifone. Grifone che ritroverà 561 giorni dopo l’ultima volta. Anche quella volta, lo stadio era il Franchi di Firenze.

“Io lavoro e combatto perché penso sia l’unico modo per rispettare chi come me ama il Genoa – sostiene il tecnico – Domani dovremo essere bravi a mettere in campo tutto questo: carica agonistica e temperamento, che sono la carta d’identità di chi ha indossato questa maglia. Dovremo avere queste caratteristiche domani”.

Ancora Maran: “Il morale della squadra non può essere buono ed è giusto che sia così, perché vogliamo cose diverse da noi stessi, cose diverse per i tifosi e per la società. Questo lo abbiamo ben chiaro in testa: il primo obiettivo è riuscire a sovvertire e ribaltare questo sentimento che abbiamo dentro ed essere orgogliosi di quello che riusciremo a dare da qua in avanti a tutti quanti. Dobbiamo essere il Genoa, con quelle caratteristiche che hanno sempre caratterizzato questi colori. Sappiamo che per venirne a capo e capovolgere questa situazione dobbiamo essere il Genoa. Il Genoa dalla testa ai piedi”.