Sentito a pochi giorni dalla partita, il doppio ex Massimo Giacomini è tornato ai nostri microfoni per commentare la sconfitta del Genoa alla Dacia Arena contro una Udinese cinica, capace di capitalizzare al massimo l’unico tiro in porta di Rodrigo De Paul.

“La partita sembrava avesse assunto un atteggiamento impaurito, con la paura che sopravanzava la voglia di vincere. Poco a poco grazie a De Paul l’Udinese ha accelerato, e le accelerazioni nella formazione friulana le fa esclusivamente lui o Stryger Larsen sulla destra. Una scorribanda in avanti è riuscita a mandarlo a calciare e portare avanti l’Udinese. Dopodiché il Genoa ha cercato il gol del pareggio, non riuscendo a mettere in grande difficoltà l’Udinese. Qualcosa è successo coi cambi ed è migliorata la fase offensiva rossoblu: il Genoa, ripetendo il miracolo dell’anno passato, nel recupero ha prima impegnato Musso, poi trovato il gol annullato a Scamacca per un piede oltre la linea. I cambi di Maran avevano ottenuto un risultato, ma questa volta il VAR ha salvato l’Udinese: qualche volta – e non ce l’ha molto spesso – l’Udinese è baciata dalla fortuna. 

Il Genoa avrebbe potuto pareggiare e, per un cavillo, il gol non è stato convalidato. Nel gioco del calcio ci sono errori di giocatori, allenatori e arbitri, pertanto mi sembra evidente che un gol annullato in una situazione che solo la tecnologia può vedere, senza la tecnologia sarebbe stato convalidato. Questo piede, o tre quarti di piedi, o mezzo piede, lo può vedere solamente la tecnologia. 

Certo, una vittoria ti dà subito un respiro diverso. Badelj ha fatto un buon secondo tempo e ha tessuto il gioco. Sturaro ha fatto una buona partita. Bravo Scamacca, che si è mosso e ha tenuto: vista l’età e la rete fatta, è giocatore che conferma la sua bravura e voglia di fare. Qualche piccola sbavatura perché vuole liberarsi per tirare in porta, ma sono aspetti che può imparare nel tempo. Pandev ha toccato pochi palloni. Per il resto, è una squadra un po’ come l’Udinese: ha una certa rosa di giocatori, però non si sa se possono essere assemblati per farli diventare un gruppo omogeneo. I due allenatori, che sono molto capaci, devono proprio cercare di cementare il gruppo per farlo muovere in sincronia e ottenere risultati. Per esempio, è quello accaduto nell’Udinese delle ultime dodici partite dell’anno scorso. 

Non ci sono Cristiano Ronaldo o Immobile che te la buttano dentro, allora devi lavorare sulla compattezza della squadra. Il Genoa mi è parso ben messo in campo col 3-5-2, anche i cambi mi sono parsi corretti, ma è squadra che può migliorare. Quando Sturaro e altri avranno una condizione migliore, puntando su questa linea, penso che il Genoa – e così l’Udinese – vorranno cominciare a vincere qualcosa in più”.


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