Siamo qui a commentare un 2-0 contro l’Inter: come descriveresti questa partita rispetto a quanto visto nella gara di Verona?

“Ho rivisto la stessa squadra di Verona. Una squadra che gioca da squadra, che dà il meglio di sé e tutto quello che ha, che non è moltissimo: ha una grande fase difensiva, ma purtroppo c’è poco altro. Perché? Perché questa squadra non è stata gestita ancora a sufficienza da Maran. Quanto successo non suona da scusante, ma da attenuante: certo bisogna capire che meccanismi ci saranno e quando la squadra potrà essere completa, potendo pescare fra tutti i titolari. Oggi era comunque una squadra non al completo. Rispetto a Verona, l’unica differenza di oggi era l’avversario. Il Genoa ha giocato benissimo da squadra al Bentegodi, dove avrebbe potuto cercare di ottenere qualcosa in più visto che il Verona non sembra essere (con tutte le assenze) la stessa squadra dell’anno scorso. Questa sera contro l’Inter non potevi fare molto di più: la predominanza nerazzurra era schiacciante e ci sarebbe voluto l’estro, la capacità di ottenere quello che sarebbe potuto sembra un premio eccessivamente meritato, come un gol, che avrebbe potuto mandare in nervosismo l’Inter. Queste sono le partite che magari cambiano il calcio, anche se la direzione che aveva preso la gara era abbastanza chiara con l’Inter che aveva la predominanza e il Genoa solo a difendersi”. 

Ho avuto la sensazione che la gara sia cambiata, o che il Genoa si sia abbassato un po’ di più, quando sono usciti Badelj o Behrami. Sbaglio?

“Maran sono convinto ci abbia messo del suo, in questo senso non positivamente: sostituire Behrami con Zajc mi lascia un po’ perplesso. E soprattutto togliere il vero regista e mettere un altro tipo di regista, come Radovanovic. Il Genoa ha necessità estrema di avere il suo regista e due mastini: in questo caso andavano benissimo Behrami e Rovella, che ha dimostrato di stare benissimo in campo e di non essere più una meteora diciottenne. Però rifletterei sull’inserimento di Zajc in quel ruolo: è un classico trequartista e fare la mezzala non gli rende giustizia”. 

Ora arriva il derby: che gara ti aspetti?

“Non so se devo rispondere di getto o dicendo quello che penso: il Genoa non lo perderà il derby. È chiaro che in questo momento la Sampdoria è una squadra, il Genoa ancora no. La differenza è questa. Bisogna fare molto in fretta e cercare di diventare una squadra che non giochi solo con un grandissimo apparato difensivo: credo sia importante iniziare a creare degli schemi per giocare anche dalla cintola in su, perché ad oggi siamo ancora troppo incompleti”. 


Genoa, Maran: “Ora rimbocchiamoci le maniche. Sapremo caricarci per il derby”