Come descriveresti, rispetto alla gara di Verona, la sfida con l’Inter al Ferraris?

Intanto c’era un avversario sicuramente di una forza differente: è una Inter non brillante, ma ha davanti due attaccanti che fanno la differenza anche quando latita il gioco. Per il resto, il Genoa ha creato certamente meno rispetto a Verona, ma il canovaccio è stato lo stesso. Il Genoa, oggi, può solamente difendersi e cercare di rischiare il meno possibile. Gli alibi sono tutti dalla parte di Maran perché il Genoa ha potuto allenarsi pochissimo, avendo avuto questa grave emergenza. La squadra è un cantiere e si sta entrando in una fase particolarmente calda, con un calendario estremamente fitto. Domenica c’è il derby, partita che presenta tante insidie con due squadre che sono attualmente all’opposto. Anche se il Genoa mi pare sia una squadra con una forza morale abbastanza elevata, con un gruppo compatto, che da questa emergenza ha trovato forza e compattezza. In partite come quella di stasera non basta. A me sinceramente un po’ preoccupa il reparto d’attacco: in questo momento Pjaca è distante da una condizione fisica accettabile ed è molto fumoso. Shomurodov è abbastanza avulso e deve capire dove si trova: sul suo valore sospendiamo per ora ogni giudizio. Scamacca sarei stato curioso di vederlo stasera, ma la questione del tampone prima parzialmente positivo, poi alla fine negativo, lo ha stoppato. Maran è in dribbling fra tutte queste difficoltà: io vedo ancora il bicchiere mezzo pieno poiché mi sembra una squadra con margini di crescita importanti. Certo, bisognerà vedere anche la tenuta di questo calendario molto fitto: portare a casa un po’ di sconfitte potrebbe pesare e creare ulteriori problemi”. 

Si è avuta la sensazione, nel complesso di una gara in cui il Genoa si è difeso bene, che una volta sostituiti Badelj e Behrami qualcosa sia cambiato.

Maran stesso lo ha ammesso: ha provato a dare un po’ più di capacità offensiva alla squadra, ma in quel momento sono venute fuori un po’ di difficoltà. L’Inter ha buttato dentro Barella, che oggi è uno dei giocatori più in forma e capaci di cambiare l’inerzia della partita avendo freschezza, piedi buoni, capacità d’inserimento. Quello che non sono riusciti a dare, con caratteristiche diverse, Radovanovic e Zajc, uno dei giocatori più a lungo fermi e dal quale mi aspetto francamente qualcosa di più se non in fase difensiva, soprattutto in fase offensiva. I cambi hanno pesato e cambiato un po’ l’equilibrio: le caratteristiche di Badelj e Behrami sono molto utili a questa squadra e garantiscono certi equilibri, ma credo ci sia anche una necessità da parte di Maran di gestire le forze. Badelj sarà titolare nel derby e non può giocare sempre, così come Behrami sappiamo venire da una ventina di giorni di stop”. 


Genoa, Maran: “Ora rimbocchiamoci le maniche. Sapremo caricarci per il derby”