Luca Chiappino, allenatore del Genoa Primavera, ha commentato ai microfoni di Buon Calcio a Tutti il pareggio per 1-1 dei grifoncini contro la Spal del collega Scurto.

È ricominciato il campionato, ma bisogna partire subito col dire che tante squadre avevano chiesto il rinvio a inizio ottobre per i pochi allenamenti effettuati.

“Ho fatto i complimenti ai ragazzi perché hanno fatto tutto quello che potevano fare. A noi  mancano un po’ di giocatori: non li abbiamo proprio fisicamente. E in più c’è qualche infortunio. Fare una partita con questo caldo e di questo livello dopo 10/12 giorni di allenamento non è facile, e oggi si è visto. Nell’ultimo quarto d’ora siamo stati lì sperando di non prendere gol, non avevamo più la forza”.

“Devo dire che i ragazzi hanno fatto il massimo. Secondo me c’è stata poca attenzione nei confronti di alcune società nel fare iniziare il campionato così presto perché noi abbiamo iniziato il 2 settembre a fare allenamento, oggi ne abbiamo 19, metteteci dentro i sabati e le domeniche, perché qualche giorno di riposo dovevi darlo ai ragazzi. La prima settimana abbiamo solo passeggiato per il campo, perché dopo sei mesi qualsiasi attività era troppa. Abbiamo avuto una settimana di lavoro, mentre la Spal ha iniziato venti giorni prima di noi ed è una società che investe anche. Alla fine la differenza si è vista ed è già tanto non aver perso: abbiamo iniziato con un pari come l’anno scorso. Va bene”.

Cosa può mancare a questo Genoa Primavera? Ieri lo stesso Faggiano ha detto che verrà tenuto in considerazione il settore giovanile…

“So cosa può mancare, ma ne parlo con i nostri direttori. Per rispetto loro e non perché non voglia rispondervi. Questo campionato è diventato altamente competitivo, 16 squadre e 3 retrocessioni sono tante: sei sempre a rischio. La cosa grave non è non prendere un giocatore, ma il fatto di fare iniziare un campionato non mettendo tutti sugli stessi blocchi di partenza: è come se per 200 metri dieci squadre le fai partire dai100 metri e le altre da 200. Diventa una gara impari. Giochiamo con alcune squadre che hanno 40 giorni di lavoro più di noi, e fa tanto. Il problema non è perdere le partite, ma l’incolumità dei giocatori, che rischiano di farsi male.

Perché succede questo? Alcune squadre erano in attività perché avevano da giocare la Youth League dell’annata precedente. Parlo di Inter e Juventus. La Fiorentina era in attività perché ha giocato la finale di Coppa Italia; il Milan ha iniziato appena finita la Serie A; la Roma ha fatto attività con la prima squadra; la Lazio ha iniziato presto. Sono squadre anche di un certo peso, e se non fai partire tutti alla pari…

Non è stata una scelta partire il primo di settembre, ma una necessità di protocolli: la società non ha voluto rischiare l’incolumità dei ragazzi e credo che abbia fatto bene. È stato chiesto di iniziare almeno una settimana dopo e non l’hanno concesso con un comunicato dove c’erano le firme di 9/10 squadre, più due astenute e quattro che volevano giocare. Mi sembra eccessivo che non ci sia attenzione in egual misura per tutte le squadre“.


Genoa 1-1 SPAL Primavera: espulso Chiappino, pari di Estrella. Esordio con sofferenza