NOTIZIARIO

Ventisei gradi accolgono le due squadre in campo per il riscaldamento. Presente anche il presidente Preziosi sul terreno di gioco all’arrivo del Genoa. Nicola presente per tutta la durata del pre-partita sul terreno di gioco. Da segnalare un tasso di umidità intorno al 65%. Tra le note di colore di questa ennesima sfida senza tifosi e senza tifo è la presenza di alcuni tifosi sui tetti intorno allo stadio. Difficile vedere la partita da lì, ma non hanno mancato di fare sentire il loro sostegno a distanza. Cosa che era accaduta anche all’arrivo della squadra in Corso De Stefanis. Campo bagnato e rinfrescato ad una decina di minuti dal fischio iniziale.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-3-2-1): Perin; Masiello, Romero, Zapata, Criscito; Lerager, Schöne, Sturaro; Pandev, Falque; Sanabria. A disposizione:  Ichazo, Marchetti, Barreca, Goldaniga, Biraschi, Jagiello, Ghiglione, Destro, Favilli, Ankersen, Soumaoro, Pinamonti. Allenatore: Davide Nicola.

LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Donati, Lucioni, Paz, Dell’Orco; Mancosu, Petriccione, Barak; Saponara, Farias; Babacar. A disposizione: Vigorito, Sava, Vera, Lapadula, Falco, Shakhov, Monterisi, Meccariello, Rispoli, Maselli, Majer, Tachtsidis. Allenatore: Fabio Liverani.

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LA PARTITA

Ad arbitrare la sfida del Ferraris sarà Daniele Doveri della sezione di Roma. I due capitani Mimmo Criscito e Mancosu. Lecce in tenuta bianca, Genoa in maglietta a quarti rossoblu. Tutto pronto per l’inizio della gara al Ferraris, che comincia puntuale. Il Genoa  attaccherà subito da sinistra verso destra.

E si parte. Subito un minuto e mezzo di attacchi da parte della formazione ospite, che cerca di attaccare soprattutto sugli esterni sfruttando a destra la spinta di Donati. Il Genoa risponde al 2′ di gioco con un tentativo di Pandev che viene intercettato da Gabriel. Sanabria aveva tentato di avventarsi sul pallone colpendo involontariamente il portiere avversario.

Al 3′ di gioco Lecce protesta per un blocco di Zapata ai danni di Babacar, lanciato verso la porta di Perin. Il difensore colombiano appoggia un braccio sulla spalla dell’attaccante salentino, che cade con troppa leggerezza a giudizio dell’arbitro Doveri. Al quinto di gioco nuovamente fermato il gioco per un fallo di Farias ai danni di Lerager.

Al 7′ di gioco il Genoa passa in vantaggio al termine di un’azione insistita grazie al destro di Sanabria, che risolve un’azione insistita rossoblu e capitalizza al massimo un errore di Dell’Orco in disimpegno. Gara subito sbloccata dai rossoblu. Il Lecce cerca di rispondere al 10′ con un colpo di testa di Barak, terminato alto sulla traversa.

Foto TanoPress

Al 13′ prima sostituzione per il Genoa: Sturaro infortunato lascia il campo a Barreca. Al 14esimo ammonito Lerager per una dura entrata a centrocampo su Mancosu. Con l’ingresso di Barreca, il Genoa è un 4-2-3-1 col neo entrato che avrà compiti di spinta sulla sinistra.

Il Lecce sta attaccando con maggiore convinzione rispetto al Grifone dopo la rete del vantaggio rossoblu. Al 18′ ci prova Barak rientrando sul sinistro: conclusione che termina in una Gradinata Nord vuota. Al 23′ il Lecce protesta per un secondo episodio, questa volta un contatto di Barreca su Saponara: Doveri non ravvisa nulla e anche il VAR conferma.

Al 25′ Doveri concede un cooling break alle due squadre. Alla mezz’ora gioco fermo per un infortunio a Babacar, che si stende a centrocampo e Lerager spedirà il pallone in fallo laterale. Dentro Lapadula al posto dell’attaccante salentino. Secondo infortunato di giornata al Ferraris.

Al 34′ cartellino giallo per Petriccione, che diffidato salterà la gara contro il Brescia. Al 35′ primo tiro dalla bandierina della partita su chiusura di testa da parte di Zapata. Sulla battuta la difesa rossoblu si farà trovare pronta e allontanerà il pericolo.

Al 38′ Farias avrebbe sui piedi un buon pallone per concludere a rete, arrivato dalla destra e dai piedi del solito Donati, ma chiude troppo la traiettoria e il pallone sfila sul fondo. Al 43′ il Lecce protesta una terza volta per chiedere un calcio di rigore ai danni di Lapadula, colpito in uscita bassa da Perin dopo che l’attaccante pugliese aveva già calciato. Mentre è in corso un silent check, Doveri ammonisce Saponara prima di dirigersi a bordocampo. Espulso dalla panchina un dirigente della formazione salentina. Il Lecce intanto si porta dal dischetto col solito Mancosu: pallone alto sulla traversa e finito in curva.

Cinque minuti di recupero in questa prima frazione. Il Lecce non demorde e si porta una seconda volta dalla bandierina, riconsegnando con Barak il pallone a Perin. Il primo tiro dalla bandierina se lo conquista anche il Grifone al 49′: Schöne andrà alla battuta cercando uno scambio con Falque. Sugli sviluppi dello schema il pallone arriverà al capitano Criscito, che cercherà un sinistro al volo che termina largo. C’è tempo ancora per un ultimo calcio d’angolo a favore della squadra ospite prima del duplice fischio dell’arbitro Doveri.

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Nell’intervallo si scalda lungamente Pinamonti, che entra subito in partita al posto di Sanabria, autore della rete del vantaggio. Nel tornare in panchina, l’attaccante paraguaiano  si tocca dietro al coscia destra a centrocampo si scambierà il cinque proprio col compagno pronto a subentrargli. Si tratta del terzo infortunio in 45′ di partita.

Il neo entrato rossoblu mette subito in apprensione Gabriel, servito da un retropassaggio corto di Lucioni. Pallone spedito in rimessa laterale. Il Lecce risponde al 48′ col primo tiro dalla bandierina della ripresa: sugli sviluppi Zapata riceverà una pallonata in pieno viso e spedirà il pallone ancora sul fondo. E sulla battuta dal corner Lecce molto pericoloso con una deviazione aerea di Barak sulla quale Lapadula è in ritardo di qualche centimetro.

Il Genoa cerca di ribaltare il fronte e al 51′ Pandev viene atterrato da Lucioni: ammonito da Doveri, come Petriccione salterà la gara col Brescia. Al 52′ Nicola inserisce Jagiello, un altro centrocampista, al posto di Iago Falque.

Al 55′ primo tiro dalla bandierina anche per il Genoa, che sta cercando di assestarsi tatticamente dopo l’ingresso di Jagiello. Colpirà Zapata di testa cercando una sponda su cui nessun rossoblu riuscirà ad avventarsi. Al 58′ palo di Criscito, ininfluente ai fini della cronaca perché nato da un appoggio di Pinamonti, pescato in fuorigioco.

All’ora di gioco pareggia il Lecce su un cross davvero molle di Mancosu, che attraversa tuta l’area e batte Perin, probabilmente in attesa di una deviazione dei compagni e di un colpo di testa di Romero solo accennato e che lascerà invece scorrere il pallone. Errore grossolano della retroguardia rossoblu, che regala il pareggio ai salentini, in pressione da diversi minuti.

Al 63′ ammonito Romero, che reitera una trattenuta ai danni di Barak all’altezza del centrocampo. Al 64esimo ci prova Schöne dall’interno dell’area di rigore su sponda di Pandev. Pallone che finisce largo senza impensierire Gabriel. Al 65′ Pandev si conquista punizione sui trenta metri e lo stesso Schöne cerca direttamente la porta. Conclusione troppo larga.

Al 69′ gioco fermo per un infortunio ai danni di Pinamonti, che si fa male cadendo dopo un contrasto aereo con Paz, il quale lo colpisce al fianco. Mentre Pinamonti si trova a terra, Doveri assicura il secondo break della partita. Il cronometro avanza e siamo già al 75′ col risultato bloccato sull’uno a uno. Al 78′ il Genoa può disporre di una punizione dalla sinistra che Schöne spedisce direttamente tra i guanti di Gabriel.

All’80esimo il Grifone torna avanti con Jagiello, che calcia col destro dai venticinque metri, colpisce palo, ma vede la sua conclusione ribattere sulla schiena di Gabriel e finire in fondo al sacco. Capannello di giocatori e membri dello staff ad esultare, gara che riprende dopo qualche minuto.

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Nicola pronto a inserire anche Biraschi e Favilli per difendere questo prezioso vantaggio. Liverani nel frattempo ha inserito Falco al posto di Petriccione. All’87esimo il Lecce ci prova dalla bandierina, ma un diagonale di Jagiello chiude il pericolo. La gara entra nelle battute finali e la formazione ospite cerca in ogni modo di pareggiarla.

Al 90′, in parallelo alla segnalazione dei quattro minuti di recupero, Nicola inserisce i sopracitati Biraschi e Favilli al posto di Barreca e Pandev. 

Dopo quattro giri di orologio di grande sofferenza, il Genoa può festeggiare tre punti soffertissimi che gli permettono di allungare a +4 sul Lecce terzultimo ed essere in vantaggio anche negli scontri diretti. Mercoledì ci sarà un’altra sfida decisiva come il derby contro la Sampdoria, che grazie al successo del Grifone è aritmeticamente salva. Matematicamente retrocessa la Spal.

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