Enrico Currò, firma di Repubblica, ha commentato la prestazione del Genoa contro il Brescia al Rigamonti. Il risultato di 2-2, conquistato in rimonta con due calci di rigore, permette alla squadra di Nicola di portarsi a quota 26 punti a braccetto con la Sampdoria, in attesa della partita dei blucerchiati contro il Bologna. “Credo che nonostante la partenza la partita lasci un grande rimpianto al Genoa, un senso di occasione perduta – è il pensiero di Currò – Capiremo alla fine del campionato se sarà stato uno scampato pericolo o un’occasione da rimpiangere dolorosamente. Di sicuro il Genoa questa partita la poteva vincere”.

Sul primo calcio di rigore: “Possiamo discutere quando vogliamo di questi episodi con il VAR. L’arbitro ha ascoltato quanto detto dal VAR, alla fine loro hanno avuto l’opportunità di vedere e rivedere l’azione. Una volta non sarebbe mai stato dato come rigore perché è un contrasto aereo, alla fine se hanno deciso in base al regolamento credo ci possa anche stare. È preoccupante che il Genoa per segnare abbia bisogno dei rigori, anche perché di occasioni ne ha avute. Questa partita ha fatto vedere cos’è il calcio post Covid: molto lento, con marcature allentatissime, dove è abbastanza semplice far valere la propria tecnica. Il gol di ieri di Dybala sembrava un gol segnato in allenamento. In questo senso mi sembra che il Genoa abbia perso concentrazione e ferocia difensiva che aveva, e questo può essere molto pericoloso. Nello stesso tempo con giocatori tecnici si è visto che il Genoa può ancora spostare la partita: Sanabria è forte, Pandev non dobbiamo dirlo. Bisogna vedere come i giocatori verranno dosati da Nicola, bisogna giocare una partita ogni tre giorni. Mi ha lasciato un po’ perplessa la formazione iniziale. Contro il Parma non avevo capito bene perché non giocasse Sanabria, immagino avesse qualche problema fisico. Il Sanabria che abbiamo rivisto oggi mi sembra un giocatore in grado di fare la differenza. Destro, nonostante non sia ancora in buona condizione, ci si è avvicinato. Credo il problema sia atletico, ma vale per tutte le squadre. Vincerà la squadra in grado di dosare meglio le energie e la rosa. Il Genoa avrebbe dovuto vincere questa partita, perché la prossima non la vince. Mi ha dato l’impressione di potercela fare, deve stare concentrato e chiudere gli avversari. Ci sono tante partite che non si possono sbagliare, ma questo vale anche per tutte le squadre coinvolte. Puoi vincere anche partite che uno non si aspetterebbe di vincere: l’importante è la concentrazione. La cosa che si è vista è anche che c’è ancora un ritardo clamoroso nella scelta dell’intervento: prendete l’azione che manda Destro al tiro all’inizio: lì c’è un errore di valutazione. Vincerà chi riuscirà a resettare più velocemente le cose”. 


Adamoli (Repubblica): “Un Genoa imbarazzante. Della squadra di Nicola non c’è più niente”