Largo spazio questa mattina sui quotidiani per la “linea Gravina“, quella passata in Consiglio Federale, che ha visto bocciare prima la proposta del blocco delle retrocessioni da parte della Lega Serie A, dopodiché approvare playoff e playout per decidere il campionato in caso di eventuale nuovo stop. Passato anche l’algoritmo, con una sua formula ufficiale: sarà solamente l’ultima ipotesi in caso di impossibilità nel concludere anche gli spareggi scudetto e retrocessione.

Il Corriere dello Sport, oltre a parlare della “grande abbuffata” di calcio a cui si va incontro nel mese di giugno, che sarà chiuso da Genoa-Juventus e incrocerà gare di Serie A, Liga, Bundesliga e Premier League, analizza la sconfitta della Serie A maturata ieri a Roma: per quanto annunciata, è stata una “bella figura del Cazoo“, si legge in un’editoriale dello stesso quotidiano che porta un titolo emblematico: “ora pensino a giocare“. Le prime partite sono alle porte, con la prima semifinale di Coppa Italia in programma venerdì: vi si arriva con una Serie A “travolta”, come titola invece la Gazzetta dello Sport.

Una Serie A che ha considerato “vendicativa” la condotta del presidente FIGC Gravina e che adesso pensa concretamente ad una rottura. L’ira è soprattutto dei club, con Dal Pino e De Siervo, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Lega Serie A, che cercano di smorzare i toni e compiere un’opera di mediazione senza ricorrere al mezzo dei comunicati stampa ufficiali. Sempre sulla rosea si legge di una telefonata che avrebbe anticipato il Consiglio Federale tra Gravina e Cairo nella quale “i toni sarebbero stati assai duri e la conversazione non sarebbe finita nel migliore dei modi“.

Chi ha voluto prendere posizione è stato Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter nonché membro del Consiglio Federale. “La Serie A è stata messa dietro la lavagna dalla governance della Federcalcio – ha dichiarato questa mattina al Corriere della Sera Questo sistema non funziona. Serve una legge quadro sullo sport. La Serie A è un fenomeno imprenditoriale, ha un fatturato di 2,5 miliardi: come tale va governato. Non si può fare un consiglio federale dove su 21 voti ne hai solo tre: così non puoi incidere“. “Una vittoria di Gravina? No, è un dirigente esperto e preparato che può dare molto al sistema – ha proseguito Marotta – ma oggi quel che non funziona non sono gli uomini, è la governance. Abbiamo toccato il fondo. Le società devono essere più coinvolte e attive, come accade in UEFA ed ECA. Oggi abbiamo tante componenti (calciatori, allenatori, arbitri), meritano rispetto, ma onestamente poco hanno a che fare con un’attività imprenditoriale. Massimo rispetto per la Federazione nell’ottica di un incremento dell’attività politica, un po’ meno in quello delle regole del gioco, della gestione“.

Messa una pietra tombale sulla questione di come rinnovare per necessità i format dei campionati, la FIGC avrebbe redatto anche una bozza per prolungare fino al 31 agosto tutti gli accordi contrattuali fra giocatori e società. Approvazione rinviata, ma il confronto con sindacato di giocatori e allenatori ieri c’è stato e si attendono novità nei prossimi giorni. Lo riporta la Gazzetta dello Sport riportano alcune dichiarazioni del vicepresidente AIC, Umberto Calcagno. Tiene banco ancora il capitolo diritti tv e non solo perché nessuno ha ancora saldato l’ultima tranche di pagamenti, ma anche perché in settimana dovrebbe esserci un nuovo incontro tra Governo e Sky per capire se ci sono margini per una trasmissione in chiaro almeno di “Diretta Gol“. Il tempo stringe perché il campionato comincerà tra soli undici giorni.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

GAZZETTA DELLO SPORT – L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport riprende le ultime vicende social di Mimmo Criscito “a ritmo di rap” dopo essersi intrattenuto con Alfa, cantante genovese da 120 milioni di ascolti. Si è recato a casa del capitano rossoblu e la moglie e i figli di Mimmo si sono improvvisati coristi. Al termine della serata, documentata su Instagram, vi è stato anche uno scambio di maglie: quella del Genoa è andata al rapper, quella col titolo di uno degli ultimi singoli del cantante a Criscito.

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica, a sua volta, parla dello scudetto del 1925. La famosa “stella rubata” nella finale tra Genoa e Bologna. Gol fantasma, pistolettate e gerarchi fascisti si intromettono nell’andamento regolare della sfida e il Genoa. A quasi un secolo da quella stella “andata in fumo”, che ancora brucia, esce il libro “Il Genoa e la stella” scritto da Fabrizio Calzia con le illustrazioni a colori di Marco Montaruli”.

SECOLO XIX – Il Decimonono invece si focalizza stamane su Stefano Sturaro. Il centrocampista, che ha dovuto scontare diversi infortuni e riprendersi da alcuni infortuni, ha ripreso col botto in attesa del campionato tornando ad allenarsi in palestra già tra marzo e aprile. Dopo mesi difficili “si è definitivamente insediato nel comitato dei leader della squadra” assieme ad altri compagni, coi quali ha voluto che venerdì scorso vi fosse la prima cena di squadra post-Covid in modo tale da compattare ancor di più lo spogliatoio in vista della ripresa.

TUTTOSPORT – Mister Nicola e il suo Genoa mettono nel mirino il Parma. Il lavoro al centro sportivo “Signorini” si sta intensificando e tutti i calciatori sono a disposizione, compreso Mattia Perin rientrato dopo aver fatto visita alla moglie e al secondogenito Leonardo. Adesso nel mirino, a due settimane esatte dall’appuntamento, vi è la sfida tra Genoa e Parma allo stadio “Ferraris”, calendarizzata per martedì 23 giugno (21,45).


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Serie A, ufficializzata la formula dell’algoritmo che potrà determinare la classifica