La metà delle squadre di Serie A, fra cui anche Genoa e Sampdoria, non prevedono meccanismi di rimborso per gli abbonati, che in tutta la Serie A sono circa 350mila, per cause di forza maggiore. Come sottolinea il Corriere dello Sport per voce di un esperto in materia, gli introiti derivanti dalle biglietterie sono “fondamentali per la creazione di disponibilità liquide” e l’assenza di spettatori allo stadio nelle ultime 12 partite di campionato peserà quasi 100 milioni di euro in totale sui bilanci delle società. Serve pertanto una linea comune, soprattutto in vista della prossima stagione. Il rischio è di perderli.

Il cosiddetto “Piano C” della Lega Serie A, l’algoritmo di cui si scrive ormai da giorni, fa discutere sportivi e matematici. Terrà conto dei punti conquistati al momento dello stop, cui si dovranno sommare la media punti in casa moltiplicata per le partite ancora da giocare in casa e la media punti in trasferta moltiplicata per le partite ancora da giocare in trasferta.  Secondo alcuni quotidiani, alla media deve aggiungersi anche una proiezione dei punti sulla base della redditività (media gol segnati più differenza reti attuale, ponderate al 10%). E per il presidente del Torino “l’algoritmo è l’anticalcio”. Le squadre stanno già pagando la ripresa del campionato: sono addirittura 9 gli infortuni muscolari patiti dai giocatori nelle prime tre settimane di lavoro sul campo.  Da Ibrahimovic a Baselli, da Pau Lopez a Perotti: senza preparazione e con un calendario così fitto sale il rischio dello stop. C’è però chi, come Demiral e Zaniolo, Kouamé e Radovanovic, Pavoletti e Faragò, potrebbe recuperare in tempo e scendere in campo nelle ultime giornate di campionato tra luglio e agosto.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – Il Grifone è tra le 8 società che superano la media degli abbonati in Serie A, ma anche fra le 10 che non hanno ancora previsto alcun rimborso per chi ha sottoscritto una tessera stagionale nella stagione 2019/2020.

GAZZETTA DELLO SPORT – Come ribadito nei giorni scorsi dal presidente Preziosi, il francese Soumaoro ha convinto. Il sui riscatto è sempre più probabile, ma servono 10 milioni di euro da versare nelle casse del Lille.

REPUBBLICA GENOVA – Il Genoa punta i fari su Jeronimo Cacciabue, centrocampista del Newell’s Old Boys capace di giocare in una linea a 2 o 3 uomini. La squadra di Nicola alla ripresa del campionato sarà chiamata a disputare 9 partite in 30 giorni, un vero e proprio campionato a parte senza tempo per prendere fiato e recuperare energie.

IL SECOLO XIX – Il quotidiano genovese intervista Davide Nicola, pronto ad affrontare la ripresa della A e a “sfidare l’ignoto”. “Dobbiamo adattarci nel più breve tempo possibile – sono le parole del mister – C’è stata una lunga interruzione ma non sarà una nuova stagione. È un compromesso, una sfida da affrontare senza timori per centrare il nostro obiettivo”. Sulle partite a porte chiuse: “Giocare senza tifosi non sarà piacevole, lo abbiamo già provato a Milano. Li sentiamo vicini a noi e non è bello giocare senza la loro carica, ma siamo professionisti e dobbiamo fare il nostro lavoro con passione”. Prima della riconferma ci sono 12 partite, fra cui anche il derby in un orario inedito (21.45): “Sarà il nostro Mondiale” sostiene Nicola.


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