Le due ore di incontro fra il ministro dello sport Vincenzo Spadafora e i vertici del calcio italiano sono serviti a confermare come non sia ancora possibile trovare una data sicura per la ripresa degli allenamenti e, successivamente, anche del campionato di Serie A. Le società chiedono garanzie, il Governo prende altro tempo. Se su questo punto i quotidiani sportivi sono concordi, si dividono fra quella del 4 maggio (in prima pagina sul Corriere dello Sport) e quella del 18 maggio (data “praticamente certa” secondo Tuttosport). La Gazzetta fa invece una distinzione sugli allenamenti individuali e quelli collettivi, che con tutta probabilità in Italia non saranno ammessi prima di un nuovo decreto previsto nel mese di maggio. Apprezzato il lavoro del Comitato Tecnico-Scientifico istituito dalla FIGC, restano ancora molti dubbi da chiarire fra cui quello sugli stipendi, sui contratti in scadenza, sul calciomercato, sui viaggi e sulle misure da prendere in caso di nuovo lockdown. Ma cosa succede, come nel caso di Sportiello, se un tesserato risulta o risulterà positivo al Coronavirus di un tesserato? Uno dei più spinosi riguarda poi i tamponi da effettuare: le società sarebbero pronte a pagare per un numero ben superiore a quanto necessario per i suoi tesserati, così da poterne donare una buona parte al territorio. Capitolo televisioni? Le richieste di sconto avanzate da Sky sono state ritenute inopportune dai club. La Lega B chiede sia garantita una parte dei diritti tv delle future neo-promosse nel rispetto degli accordi stilati nel 2009, il presidente del Pordenone Lovisa vuole tornare a giocare per sognare la promozione. La Lega Pro fa la conta dei danni economici, la Lega Nazionale Dilettanti si dice pronta a tornare in campo.

Oggi la UEFA valuterà i criteri per le iscrizioni alle prossime competizioni europee, mentre in una riunione tenutasi con l’ECA ha chiesto alle 55 federazioni sportive di concludere i tornei nazionali entro e non oltre il fine settimana fra il 31 luglio e il 2 agosto. In Germania organizzata una video-conferenza per stabilire il giorno in cui potrà ricominciare la Bundesliga, anche se la polizia tedesca si dice contraria, in Francia una ripresa a metà giugno è la migliore delle ipotesi, in Inghilterra diversi club auspicano un annullamento della stagione, in Spagna c’è l’accordo fra Lega e Governo ma l’Assocalciatori non vuole mandare i giocatori in ritiro. L’Olanda è chiamata invece a prendere una decisione storica: dopo lo stop al calcio imposto dal governo, il titolo andrà all’Ajax o all’AZ? Una è avanti per differenza reti, l’altra ha vinto entrambi gli scontri diretti.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

IL SECOLO XIX – Il quotidiano genovese, che dedica ampio spazio alla “melina” fra il Governo e la Serie A in vista di una ripresa degli allenamenti, ribadisce come la data più probabile vada ben oltre il 4 maggio e che quella del 18 sia probabilmente l’ultima utile per portare a compimento i campionati entro e non oltre la deadline che la UEFA è pronta a stabilire. Criscito mette all’asta le fasce da capitano e una maglietta dello Zenit, fra i promotori così come Perin delle aste benefiche a sostegno dell’Ospedale San Martino. 12mila euro sono arrivati dal tifo organizzato, così come mascherine e dispositivi di protezione individuale. Ranieri è fra i pochi (insieme ai soli Cairo e Cellino) a parlare chiaramente mettendo così a nudo l’ipocrisia che regna sovrana nel mondo del calcio: è lui il saggio fuori dal coro, guidato da grande esperienza  e saggezza.


LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI SPORTIVI