In giornata il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha partecipato al Consiglio Nazionale del CONI al Foro Italico ed è tornato, sia prima che a margine dell’evento, sui temi che riguardano il campionato di calcio di Serie A, raggiunto dal decreto governativo che ha imposto che la prossima giornata si disputi (nelle sei regioni interessate da ordinanze) a porte chiuse.

Si sta pensando a una proroga – ha spiegato il ministro – ma in quel caso verrebbe delimitata ulteriormente la zona della prescrizione. Monitoriamo passo dopo passo: in questo momento non ci sono però le condizioni per estendere ad altre regioni i provvedimenti restrittivi”. La motivazione di quest’ultima dichiarazione risiede nel fatto che “tutti i casi, anche quelli delle ultime ore, sarebbero riconducibili ai due focolai noti e questo vorrebbe dire che si è bloccata la diffusione“.

La bloccata diffusione del virus, che verrà eventualmente ipotizzata dopo il primo marzo, ovvero sia oltre la data di decorrenza del decreto, potrebbe annullare automaticamente le porte chiuse agli eventi sportivi e garantirebbe lo svolgimento regolare secondo calendario (Genoa-Parma, dunque, sarebbe aperta al pubblico così come, ad oggi, Sampdoria-Verona in programma lunedì 2 marzo fuori decreto).

Non entro in scelte che possono essere autonome da parte del mondo del calcio – ha spiegato Spadafora all’ingresso del CONI in merito al fitto calendario di Serie A. “Date molto strette? Non posso valutarle io. A nessuno è stato chiesto di disputare le partite obbligatoriamente a porte chiuseQuello che noi abbiamo disposto è stata la necessità di salvaguardare la salute: abbiamo così detto “no” a disputare l’ultimo turno in determinate regioni sino a fine settimana, abbiamo detto “sì” alle competizioni a porte chiuse. So che alcune società ci hanno detto che fare le partite a porte chiuse crea danni, ma noi non l’abbiamo imposto”. Non chiaramente menzionata, la gara in questione è soprattutto Juventus-Inter, che si dovrà disputare a porte chiuse.

Non è stato predisposto alcun rinvio e, secondo quanto si legge su ANSA, si stanno paventando le ipotesi che Sky – o addirittura la Rai – possano trasmettere il prossimo turno in chiaro. La spinta, su questo tema, sarebbe arrivata anche dal Codacons (Coordinamento della Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e la Tutela dei Diritti di Utenti e Consumatori). Nelle prossime ore si attendono comunicazioni ufficiali da parte della Lega Serie A, che ancora non ha emanato note stampa.