Nel giorno in cui ben quattro partite sono state rinviate per l’allarme coronavirus (a breve diventerà ufficiale anche la non disputa di Torino-Parma), il Genoa ospita la seconda in classifica, la Lazio di mister Inzaghi. Davide Nicola, giunto alla 99esima panchina Serie A, sfiderà il suo collega per la terza volta in carriera. L’ultima volta risale al 38esimo turno del campionato 2016/17, allo Scida, quando si impose per 3-1 col Crotone e ottenne la permanenza in Serie A. Ottavo scontro diretto, invece, tra Simone Inzaghi e il Genoa. Arbitrerà il fischietto campano Maresca, coadiuvato al VAR da Massa di Imperia.


NOTIZIARIO

A meno di un’ora dalla partita, la situazione allo stadio Ferraris è rappresentata da questa foto: tifosi del Grifone a sinistra, zona cuscinetto al centro e tifosi biancocelesti nella parte destra della Sud. In coincidenza con la parte inferiore della gradinata, quella superiore non vede seduti né tifosi né posizionati striscioni. Scenario che conferma come i biglietti venduti non siano stati i 5mila sbandierati dalla Capitale, ma non più di 3200/3300. Milleduecento i tifosi laziali in gradinata Sud dopo aver acquistato il biglietto, poco più di duemila nel settore ospiti. Tutti assieme non verranno fatti uscire dallo stadio prima delle ore 16. Temperatura più vicina alle medie invernali complice il vento (12°), cielo nuvoloso che promette possibili piogge. Terreno di gioco in buonissime condizioni. In Gradinata Nord fa capolino uno striscione, esposto nel parterre, che invita la tifoseria a dirigersi a Milano in treno per la prossima trasferta contro i rossoneri (da capire, però, se effettivamente si giocherà per l’emergenza coronavirus che oggi ha portato al rinvio di Inter-Sampdoria).


FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Soumaoro, Masiello; Ankersen, Behrami, Schöne, Cassata, Criscito; Favilli, Sanabria. A disposizione: Marchetti, Ichazo, Zapata, Barreca, Goldaniga, Falque, Jagiello, Eriksson, Pandev, Destro, Rovella. Allenatore: Davide Nicola.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Vavro, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Jony; Caicedo, Immobile. A disposizione: Guerrieri, Proto, Lukaku, Correa, Quissanga, Parolo, Anderson, Lazzari, Cataldi, Adekanye, Minala. Allenatore: Simone Inzaghi.


LA PARTITA

Il primo colpo di scena riguarda Acerbi, che nel riscaldamento è fra i titolari, ma che alla fine non giocherà. Al suo posto Vavro al centro della difesa biancoceleste. Nel Genoa sarà Favilli a formare la coppia d’attacco con Favilli, che occuperà presumibilmente la zona dove Vavro lo avrà in marcatura. Si comincia col Genoa che batterà il primo pallone. Inizio leggermente ritardato per un problema alla porta di Strakosha, che deve essere tamponata con un po’ di scotch.

Al 2′ di gioco subito Lazio in vantaggio con Marusic che approfitta di una serie di incertezze della difesa rossoblu e si incunea tra Masiello e Soumaoro, battendo da centro area Perin. Masiello, che non è andato a colpire di testa sulla trequarti, ha innescato l’azione offensiva biancoceleste che ha portato al vantaggio.

Il Genoa tenta subito di reagire conquistando con Behrami un ottimo fallo dal limite dell’area, tegola da cui calciare per Schöne. Il fallo è di Lucas Leiva, che non viene ammonito. Il danese andrà alla battuta inquadrando la porta, ma Strakosha è attento e la fa sua.

Il Genoa continua a ricercare un giro palla più orizzontale che verticale, la Lazio innesca spesso ripartenza veloci per cercare di mettere in difficoltà la difesa rossoblu. Al 13′ sarà Caicedo a rendersi pericoloso dopo aver rubato il tempo ad Ankersen: Perin è attento a deviare in corner.

Al 20′ primo giallo della gara: lo rimedia Lucas Leiva, che era stato graziato in precedenza su Behrami. Il Genoa può scodellare in area un altro pallone interessante. Un pallone sviluppato secondo uno schema preparato che non riuscirà, ma produrrà un altro calcio piazzato all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore biancoceleste. Ci riprova Schöne: conclusione centrale che termina fra i guanti di Strakosha, anche se il danese aveva chiamato lo schema sul primo palo.

Al 24′ altro fallo di Lucas Leiva su Biraschi che permette al Genoa di poter cercare nuovamente l’area di rigore con un traversone, questa volta dalla zona di destra. Sugli sviluppi del piazzato il Genoa, Favilli salta più in alto di tutti e colpisce il palo alla sinistra di Strakosha. 

Al 27′ Lazio pericolosa in contropiede, se non altro perché Marusic trova un’altra volta in ritardo Masiello, che lo atterra prima che l’esterno biancoceleste si addentri in area di rigore. Maresca estrae il cartellino giallo per il difensore rossoblu.

Al 37′ Genoa vicino al pareggio con un doppio tap-in fallito prima da Sanabria, poi da Ankersen a due passi dalla porta. Il Genoa sta cercando di spingere al massimo alla ricerca del gol del pareggio in questo finale di primo tempo. Al 40′ secondo tiro dalla bandierina proprio per il Grifone dalla destra. La battuta è troppo corta, ma il pallone rigettato dalla difesa biancoceleste diventa preda di Ankersen che calcia di prima intenzione trovando Soumaoro e Favilli a centro area. L’attaccante rossoblu si farà neutralizzare da Strakosha una girata di destro, ma era in posizione irregolare. Sarà l’ultima chance del primo tempo, che si chiude senza recupero.

La seconda frazione si apre col Grifone all’attacco sotto la Nord e la squadra di Inzaghi che darà il calcio d’inizio. Nessun cambio per le due formazioni. Al 47′, dopo soli due minuti, Immobile vicinissimo al gol: il capocannoniere del campionato dà solo l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete. Un minuto più tardi anche Luis Alberto si rende pericoloso cercando il destro a girare: pallone che sfila di pochi centimetri a lato.

Al 50′ prova a rispondere il Genoa con un’azione personale di Cassata dalla propria metà campo: arrivato al limite dell’area cerca di calciare col destro, ma il pallone termina alto. Al 51′ la Lazio raddoppia con Ciro Immobile, che dai sedici metri batte Perin con una conclusione a fil di palo. Tutto il Genoa lamenta una spinta di Milinkovic Savic su Masiello all’inizio dell’azione, scaturita da un rinvio di Strakosha. Per Maresca e il VAR Massa non c’è nulla. Al 52′ fuori Caicedo, dentro Correa: è il primo cambio della gara. Seguirà quello di Cataldi per Lucas Leiva, unico ammonito biancoceleste.

Mentre dalla panchina Nicola richiama Pandev e Iago Falque, il Genoa accorcia con una pregevole marcatura di Cassata che accende l’azione aprendo il gioco su Ankersen, che gli restituisce il pallone e gli permette di calciare a giro col destro. Pallone nell’angolino e Strakosha battuto. Nicola toglie subito Ankersen e Favilli e inserisce Falque e Pandev. Il Ferraris è una bolgia e cerca di trascinare la squadra al pareggio. All’ora di gioco Inzaghi esegue anche la terza e ultima sostituzione: fuori Jony, dentro Lazzari. Marusic si sposta sulla sinistra.

Al 65′ il Genoa reclama un fallo di mano all’interno dell’area di rigore della Lazio. È Cataldi a girarsi di schiena ed essere colpito all’altezza della spalla: Maresca non giudica che sia rigore. Della medesima opinione il VAR Massa. Al 68′, proprio sul ribaltamento di fronte, giallo per Soumaoro per proteste, mentre la Lazio può disporre di una punizione dall’interno della lunetta dell’area di rigore. Alla battuta va proprio Cataldi, che precedentemente aveva colpito di mano, e realizza scavalcando la barriera.

mister Nicola si gioca anche l’ultima carta dalla panchina per questo ultimo quarto dura di partita: nella mischia viene gettato Destro, fuori Sanabria. Al 74′, dopo un’intera partita di secondi racimolati sulle rimesse dal fondo, ammonito Strakosha. Sarà proprio Destro ad impegnare Strakosha al 76′ dopo un errore della Lazio, che sbaglia un facile retropassaggio e lancia il Grifone in contropiede. Il portiere biancoceleste chiude lo specchio, così come farà Perin due minuti più tardi su conclusione di Correa dal centro dell’area.

Al 79′ Perin miracoloso in uscita bassa su Correa tiene ancora in vita il Genoa, che rincorre con due reti di svantaggio. I rossoblu proveranno soprattutto affidandosi ai tiri dalla bandierina per riaprire la gara e assicurare un finale incandescente alla gara del Ferraris. Maresca all’88esimo assegnerà col VAR il calcio di rigore per il Genoa per una “parata” di Lazzari su colpo di testa di Pandev. Dal dischetto si presenta Criscito, che spiazza il portiere biancoceleste e porta la gara sul 2-3. Con cinque minuti di partita da giocare, perché tale sarà il recupero assegnato dall’arbitro Maresca, non senza lamentele da parte della panchina rossoblu.

Il Genoa assedierà l’area di rigore della Lazio, ma non basterà. Neppure Soumaoro centravanti, scelta degli ultimi cinque minuti, porterà al pareggio. Al triplice fischio vincerà la Lazio, coi giocatori rossoblu che escono però tra gli applausi dello stadio Ferraris e col grido “vi vogliamo così” alle spalle. Rossoblu che rimangono al terzultimo posto con 22 punti e saranno attesi, salvo rinvii, alla trasferta di San Siro contro il Milan.