Le due genovesi al centro della prima riscossa del VAR dopo diverse giornate di estrema confusione e grandi polemiche. Anche se l’appannamento generale non è del tutto svanito, come testimonia un episodio pienamente da protocollo come il fallo di Cuadrado su Bisoli in Juventus-Brescia. Il colombiano non è stato neppure ammonito. Ma vediamo gli episodi uno per uno.


BOLOGNA-GENOA

La sfida del Dall’Ara, che il Genoa aveva già sbloccato in undici contro undici, ha visto il Grifone raddoppiare da situazione di superiorità numerica dopo l’espulsione per Schouten. Il fischietto imperiese Massa esce dalla sfida di Bologna con una conduzione sicura, dove l’unica sbavatura è proprio non aver espulso direttamente Schouten senza ricorrere al VAR. La posizione dell’arbitro è a circa 4/5 metri dal contatto, con visuale sgombera: il centrocampista del Bologna entra a gamba tesa e si produce in un gesto tanto imprudente (la gamba è testa, neppure flessa nel tentativo di evitare il contatto), quanto negligente (non tiene conto dell’incolumità di Behrami, che giocherà l’intero secondo tempo con la caviglia gonfia ricevendo al triplice fischio le scuse del centrocampista avversario).

Imprudenza e negligenza sono due tra le discriminanti che, per regolamento, devono concorrere alla scelta tra giallo o rosso. Il rosso sarebbe stato da estrarre in tempo reale, ma l’intervento del VAR Nasca aggraverà la decisione del fischietto imperiese. Oltretutto il piede è alto, non tendente al campo per cercare il pallone. Basso sarà invece il piede di Ankersen, che nell’intervenire alla ricerca del pallone su Svanberg commette fallo ed è giusto ammonirlo senza aggravare la sanzione disciplinare.


SAMPDORIA-FIORENTINA

Lunga vita al VAR Aureliano, che salva per ben due volte Irrati di Pistoia, designato con un po’ di sorpresa per la sfida esterna della Fiorentina sul campo della Sampdoria. Una sfida salvezza che si accende subito, al 18′ di gioco, quando Gaston Ramirez colpisce di braccio (particolarmente largo e innaturale il movimento) e Irrati ricorre alla on field review per decretare il penalty realizzato da Vlahovic. Si proseguirà col doppio giallo a Murru, che allarga il braccio e colpisce Pezzella poco oltre il vertice destro dell’area di rigore. Un contatto falloso, ma Irrati lascerà proseguire. Il VAR interverrà perché chiaro ed evidente è l’errore, oltretutto maturato dentro l’area di rigore. Sarà il secondo tiro dagli undici metri per la Fiorentina e l’espulsione per il difensore blucerchiato. Espulsione a cui seguirà quella di Badelj, che colpisce Bertolacci sul piede destro. Il gioco prosegue per la regola del vantaggio, poi arriverà il secondo cartellino giallo ai danni del centrocampista croato. Tutte decisioni corrette, ma due su tre revisionate dalla tecnologia.


JUVENTUS-BRESCIA

L’ultimo episodio VAR – ma la tecnologia non verrà interpellata dall’arbitro Chiffi – è il fallo di Cuadrado su Bisoli al 32′ di gioco della sfida dello Juventus Stadium. Leggere di una gamba ritratta fa sorridere: l’intervento ci pare lo stesso di Schouten al Dall’Ara e, come tale, andava punito con l’espulsione. La partita non vedeva ancora avanti i bianconeri: il gol di Dybala sarebbe arrivato al 39′ del primo tempo. Chiffi non ammonirà neanche il giocatore della Juventus, mentre al 37′ doppierà l’ammonizione ad Ayè (sulla punizione arriverà il gol della Juventus). Decisione sbagliata: non ci sarà volontarietà, ma ci sono sicuramente imprudenza e negligenza. Il VAR Giacomelli non interverrà.


CT Solution Genova, tecnologia e creatività al servizio di software, siti web e creazione app