I rossoblu reduci da tre risultati convincenti devono dare continuità a questi risultati. La classifica piange e c’è l’assoluto bisogno di un ulteriore cambio di marcia per farle accennare almeno un sorriso.

La scorsa domenica chiedemmo Daghe de Veie (alzare le vele). Per domani, Vecchio Balordo, a Bologna Daghe l’Euttu (dare l’otto), impegnandosi al massimo e dando fondo a tutte le risorse.

Il Genoa delle ultime uscite ha dimostrato di essere una squadra molto quadrata, che sa quello che fa. Gli undici, ormai divenuti 14, che scenderanno in campo al “Dall’Ara” con ogni probabilità non saranno gli stessi di domenica scorsa senza Schöne e Ghiglione in infermeria.

Proprio come nel Tempio del Ferraris, i rossoblu a quarti devono approcciare alla partita con possesso palla e pressing. Con il primo si eliminano i pericoli delle ripartenze emiliane,  con il pressing si recupera subito palla quando la si perde. Due piccoli (grandi) accorgimenti che servono a portare a casa punti che sarebbero vitali.

Come è successo con Fiorentina e Atalanta in trasferta, per Nicola e il suo staff domani sarà altra gara da vincere strategicamente e tatticamente sulle deficienze avversarie. Il Genoa non è in un vicolo cieco. Lo tsunami del girone di andata non ha allungato i suoi effetti e non solo per i risultati, ma anche per il gioco messo in mostra. Sono speranze di un cammino  che non si potrà complicare ulteriormente  in un momento in cui si entra nella fase delicata della stagione.

Nicola è atteso da altre prove, ma è stato bravo in 7 gare a risolvere non solo la questione tattica, ma pure quella mentale nell’approccio delle gare e nelle difficoltà. Il Genoa ha recuperato equilibrio e i tifosi apprezzano decisionismo e buon senso.

La domanda ricorrente e se, prima o poi, ci sarà l’adozione di un diverso sistema di gioco avendo in organico 7 difensori di cui 5 stanno bene. Zapata l’unico in ritardo, Romero ha qualche fastidio. L’unico che potrebbe cambiare le soluzioni è Romero avendo più propensione ad accompagnare la fase di possesso.

Le assenze di Schöne e Ghiglione sono importanti e chissà se la scelta di Nicola del 4-4-2 potrà essere una variabile. È rimasto impresso quando con il Crotone fece 2 a 2 al Ferraris con le corsie laterali occupate a destra da Rosi e Rodhen (mediano box to box) e a sinistra da Sampirisi alle spalle di Martella. Potrebbe essere interessante?

Occhio particolare all’ex Palacio, l’organizzatore della fase d’attacco. Potrebbe essere utile evitare che riceva facilmente il pallone e andare subito in pressione su di lui negandogli la possibilità di girarsi (gioca spesso con le spalle alla porta anche quando è lontano da questa) e aprire il gioco verso i compagni.

Per la probabile formazione del Genoa meglio aspettare la conferenza stampa per capire qualcosa in più sulle scelte del tecnico in tutte le zone del campo.

Il Bologna, nel frattempo, arriva all’appuntamento con il Genoa forte delle tre vittorie consecutive con Spal, Brescia e Roma. Risolta l’incognita legata alla salute del tecnico, i felsinei  con il settimo posto in classifica fanno sognare l’Europa ai tifosi, con  la dirigenza invece che punta ad avere un po’ di stabilità. Lo zoccolo duro degli esperti mestieranti della rosa felsinea cerca di guidare i tanti calciatori nuovi e giovani arrivati sotto le due torri.

Nel mercato invernale hanno continuato a puntare sui giovani, in particolare sul gambiano Barrow arrivato dall’Atalanta andato in gol già tre volte, e sul centrocampista argentino del Velez, il classe ’98 Dominguez. Oltre ad un quarto portiere dal Potenza, Brezza, da crescere e due difensori Under 20, Bonini dall’Entella e Martinbianco del Mestre. Da seguire un altro giovane – perché Mihajlovic prima o dopo lo butterà dentro: Kristo Shehu, attaccante del 2000, greco che ha già  giocato nella Souper Ligka greca col Panathinaikos.

La bravura di Mihajlovic, quando è subentrato lo scorso campionato, è stata quella di aver arricchito le soluzioni tattiche del Bologna. I felsinei sono una squadra che si può definire asimmetrica: difendono con una disposizione numerica, attaccano con un’altra.

In fase di non possesso si difendono con il 4-5-1, in quella di possesso col 4-4-1-1. Dopo l’uscita di Pulgar, è diventato fondamentale l’utilizzo del tedesco Schouten davanti alla difesa nel rombo arretrato per non cambiare quello fatto di buono nel girone di ritorno della scorsa stagione.

Il modulo del Bologna è il 4-2-3-1. Davanti alla difesa, oltre il tedesco, c’è Poli. Nei tre dietro la prima punta (Barrow o Palacio) giostrano Orsolini, Soriano e uno dei due tra il Trenza o il gambiano che non viene utilizzato da prima punta. Palacio è colui che tocca più palloni in fase di costruzione ed è anche il primo che dà via al pressing mentre gli esterni dei tre dietro la prima punta seguono i terzini o gli esterni avversari creando anche la difesa a 5 calciatori. Soriano tra le linee è il principale rifinitore per vie centrali, ma è in dubbio contro il Genoa.

Il 4-2-3-1 emiliano presenta al suo interno una buona mole di qualità e quantità, ma nonostante i calciatori di qualità tra le linee difetta nell’avvio dell’azione, non sempre pulita, e non riesce a muovere bene la pressione avversaria ricorre spesso al lancio lungo  per trovare i giocatori offensivi. Nelle ultime gare vinte sono stati molto intensi nella prima aggressione facendo soffrire gli avversari nelle risalite.

Gli assenti felsinei saranno Dijks, Kreici, Sansone e Santander. Dubbi forti su Soriano. Recuperi di Orsolini e Barrow. Dovrebbe essere rinviato anche il rientro di Medel.

La formazione del Bologna: Skorupski; Tomiysau, Danilo, Bani, Denswil; Poli, Schouten; Orsolini, Svamberg (Dominguez), Barrow; Palacio.

Bologna-Genoa sarà diretta dall’arbitro Massa della sezione AIA di Imperia, alla quarta direzione di gara con il Grifone in Serie A, l’ultima in ordine di tempo due settimane fa in Atalanta-Genoa. I due guardalinee saranno De Meo (Foggia) e Gori (Arezzo), quarto uomo Ros della sezione di Torino. Al VAR andrà Nasca di Bari, nelle vesti di AVAR ci sarà invece Cecconi (Empoli).

Diffidati Bologna: Denswil, Mbaye, Santander. Diffidati Genoa: Schone, Pandev , Sturaro. Ghiglione