All’indomani del pareggio per 2-2 del Genoa contro l’Atalanta, l’ACG (Associazione Club Genoani) ha diffuso una lettera indirizzata al presidente Preziosi e alla società. Lettera che riceviamo e pubblichiamo.

“Le parole di questa lettera aperta non sono dettate da livore o rabbia, quelle riusciamo a riservarle a uomini che riteniamo tali e ai quali riconosciamo una dignità di interlocutore che in alcun modo può avere il nulla che indegnamente presiede la società che NOI amiamo.

Queste sono parole di disprezzo e di nausea per una gestione societaria eticamente e moralmente scellerata, dove il tifoso viene visto quasi con fastidio e, soprattutto, dove è considerato solo un mezzo per introiti economici.

Ci basta solo citare il commercio del trattamento dei dati personali degli abbonati e all’indececente invenzione di Genoa Tribe e di Genoa Experience, dove la passione di bambini e famiglie viene sfruttata a puro scopro di lucro in una maniera che definire ignobile è poco.

Qui non si tratta neanche di sport, di calcio, o di risultati ma di passione, amore, sentimento, lealtà, ripetutamente calpestati da questa dirigenza clownesca, una dirigenza che è riuscita ad anestetizzare una tifoseria e a creare contrapposizioni in essa. Siamo di fronte a un vampiro di emozioni e sentimenti, a un portatore insano di vergogna.

Siamo di fronte allo scempio umano nei confronti di un popolo fiero e indomito che osserva attonito un morbo insinuante avvelenare il vecchio Grifone e l’intera tifoseria.

I giocatori non hanno più il permesso di partecipare alle feste dei club, dove avrebbero potuto cogliere il significato profondo della genoanità, fatta di quel rapporto viscerale con la squadra, rapporto che si tenta in ogni modo di disintegrare.

I giocatori non hanno potuto aderire fino in fondo al Progetto Scuola, organizzato da anni dall’Associazione, un lavoro iniziato sette mesi prima con la promessa di collaborazione ma che ha visto il diniego da parte dei vertici societari alla possibilità di presenziare alle premiazioni a conclusione del progetto.

Queste sono le cose che hanno creato una spaccatura ormai insanabile con questa dirigenza priva di sentimenti e di alcun tipo di comprensione per la realtà della tifoseria organizzata.

I liguri sono gente fiera abituata a lottare per ogni centimetro di terra e ogni miglio di mare, non temono la sofferenza ma non sopportano la menzogna, l’arroganza e la vanagloria, l’ostentazione di se stessi falsa e mendace.

Lei proprietario CI DISONORA, e non lo fa solo coi risultati in campo ma lo fa soprattutto in ogni sua azione, in ogni sua parola, in ogni suo comportamento, in ogni sua decisione

Siamo stanchi!  Siamo stanchi di osservare quotidianamente lo scempio morale che la sua squallida gestione porta avanti in maniera quasi provocatoria.

Siamo stanchi di doverci rapportare con lo zero assoluto che lei è ai nostri occhi.
Siamo stanchi di esternazioni fantasiose e continuamente disattese. SE NE VADA PROPRIETARIO!

Ci liberi da questo schifo, dalla sua amoralità, dalla sua boria, dalla sua inettitudine, da questo sfacelo umano che dobbiamo sopportare da anni. Ci liberi dal male che Lei rappresenta”.

ASSOCIAZIONE CLUB GENOANI

Le parole di questa lettera aperta non sono dettate da livore o rabbia, quelle riusciamo a riservarle a uomini che rit…

Publiée par Associazione Club Genoani sur Lundi 3 février 2020