Il Genoa Primavera di mister Chiappino rivede la luce, sfrutta un blackout della Lazio rimontando e mettendo al muro i biancocelesti (in trasferta) nel giro di mezz’ora, in una partita aperta già nel primo tempo. Ad aprire le marcature era stato Franco, sugli sviluppi di calcio d’angolo, togliendo certezze ad una squadra incappata nell’ultimo mese e mezzo in qualche passo falso di troppo. A portarsi a casa il pallone e conquistarsi il titolo di uomo partita è Luca Moro, che vince la sfida personale con l’attaccante laziale quasi omonimo Raul Moro tirando fuori dal cilindro (dentro l’area di rigore) una tripletta nel giro di 10′ fra il 64′ e il 74′: un gol di testa e due tap-in su respinta di Alia. Sulle ali dell’entusiasmo ritrovato arriva anche la rete del 4-1, messa a segno proprio da Flavio Bianchi su assist al bacio di un Cleonise a tratti immarcabile. Anche al numero 9 bastano 10′ per tornare a segnare a pochi mesi dall’infortunio: una bella notizia nella bella notizia. In attesa del rientro di Kallon, i Grifoncini si riprendono con i denti punti che sembravano svaniti: “Ti fanno parlare e tacere nel giro di una settimana” ricordava Chiappino alla vigilia. Nel caso di Lazio-Genoa, nel giro di mezz’ora. Giusto il tempo per un caffé. Domenica, in casa contro il Cagliari, servirà una prestazione all’altezza per confermare di essere tornati a tutti gli effetti sulla buona strada, quella che porta alle fasi finali. Con un Rizzo (rientrato dal prestito alla Cremonese) in più a fare da scudo in difesa.

LAZIO (4 3 3): Alia; Armini, Franco, Kalaj, Falbo; Bertini, Bianchi, Shoti (70′ Shehu); Cerbara (70′ Czyz), Nimmermeer, Moro. Allenatore: Menichini

GENOA: (4 3 1 2): Drago; Piccardo, Rizzo, Serpe, Da Silva (85′ Ruggeri); Zennaro (80′ Bianchi), Rovella, Ebongue; Besaggio, Moro (8′ Cenci), Cleonise. Allenatore: Chiappino