Si chiude al Bentegodi il girone d’andata di Genoa ed Hellas Verona. Particolarmente travagliato per il Grifone, reduce però dalla vittoria col Sassuolo, e ben al di sopra delle aspettative per gli scaligeri di Ivan Juric, per la prima volta avversario del Grifone. Sarà il 25° scontro diretto tra le due formazioni, il quarto fra i due tecnici Davide Nicola e il già citato Juric. Arbitrerà la sfida Mariani, fischietto di Aprilia. Valeri al VAR.


NOTIZIARIO

Il presidente Preziosi ha fatto visita alla squadra prima della partita. Temperatura che progressivamente scende intorno ai 4 gradi, così come le possibilità che si inizi in orario: calcio d’inizio posticipato di 15’ perché le righe non sono state disegnate correttamente sul terreno di gioco. Il designatore Rizzoli ha effettuato un sopralluogo in campo a fianco dell’arbitro Mariani e ha ritenuto storte e non idonee le righe del campo, più precisamente quelle delle aree di rigore. A notare le anomalie è stato il VAR. Saranno all’incirca 350 i tifosi genoani a Verona. Sono 15mila le presenze al Bentegodi.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Günter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Verre. A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Badu, Henderson, Stepinski, Di Carmie, Pazzini, Bocchetti, Danzi, Dawidowicz, Wesley, AdjapongAllenatore: Ivan Juric.

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Romero, Criscito; Ankersen, Cassata, Schöne, Sturaro, Barreca; Pandev; Sanabria. A disposizione: Marchetti, Radu, Goldaniga, El Yamiq, Goldaniga, Jagiello, Ghiglione, Radovanovic, Destro, Agudelo, Favilli, Pajac, BehramiAllenatore: Davide Nicola


LA PARTITA

In tribuna (non in distinta e in panchina, ndr) vanno ZapataLerager, Pinamonti e Gumus. I diffidati rossoblu sono Criscito e Ghiglione, mentre Veloso e Zaccagni lo sono tra le file gialloblu. Partita che comincia alle ore 18,15. Genoa in tenuta bianca con la croce di San Giorgio in evidenza. Hellas Verona in tenuta blu a sfumature gialle. Sarà Verre ad agire come falso centravanti della squadra di Juric. Il giro palla del Verona è insistente in questi primi minuti di gara, Genoa che si abbassa per contenere e disimpegnare. Al 3′ il Genoa innesca il suo primo contropiede e Pandev, saltato Rrahmani, viene atterrato. Per Mariani ci sono gli estremi per il cartellino giallo. Al quinto di gioco prima chance per il Genoa con Sanabria, che stoppa di petto a centro area ma si allunga troppo il pallone. L’intuizione di Cassata era ottima, Silvestri prontissimo in uscita a farla sua.

Partita estremamente tattica, con moltissime marcature ad uomo lungo tutto il campo, specialmente a centrocampo dove Sturaro tiene d’occhio Veloso e Amrabat fa attenzione a Schöne. Il primo tentativo di conclusione gialloblu, murato da Biraschi, arriva al decimo e parte dai piedi di Kumbulla. Al 12′ errore difensivo di Rrahmani, che si dimentica di Pandev alle sue spalle e chiude solamente in calcio d’angolo: sarà il primo della gara al Bentegodi. La battuta arriverà dalla sinistra, ma la difesa veronese libera con qualche affanno. Al quarto d’ora risultato sempre bloccato sullo zero a zero, ma Lazovic ha la grande occasione in ripartenza per accentrarsi sul destro e battere a rete. Perin chiude e Biraschi spazza più lontano possibile. Ankersen aveva perso l’ex rossoblu non avendo preventivamente accorciato sull’avversario.

Al 22′ è lo stesso Ankersen a incunearsi nella metà campo gialloblu scambiando con Pandev che lo libera per il tiro col mancino. Conclusione strozzata che Silvestri fa sua in presa bassa. Al 24′ giallo per Criscito (salterà la sfida con la Roma) che atterra sui 25 metri Zaccagni: la posizione permette a Veloso di calciare in porta. Conclusione mancina che non scende abbastanza: rimessa dal fondo per Perin. Al 27′ miracolo di Perin sulla semi-rovesciata di Pessina: un rigore in movimento che l’estremo difensore rossoblu neutralizza a pochi centimetri dalla riga di porta. Ammonito Schöne al termine dell’azione per un fallo commesso all’inizio dell’offensiva scaligera.

Genoa che ha abbassato il baricentro e l’Hellas Verona ne sta approfittando. Siamo intanto giunti alla mezz’ora e il risultato resta in equilibrio. Al 32′ primo tiro dalla bandierina per i padroni di casa su ripiegamento di Barreca. Al 33′ traversa di Rrahmani sul secondo angolo gialloblu della partita: Perin era sulla traiettoria e aveva toccato il montante, ma il pallone ha comunque rimpallato sul legno prima di essere intercettato dal numero 1 del Grifone. Al 35′ buona occasione su calcio piazzato per il Genoa dopo l’atterramento di Sturaro da parte di Amrabat. Il pallone potrà essere scodellato in area di rigore da Schöne o Criscito, entrambi sul pallone. La battuta sarà insidiosa, ma Faraoni chiuderà in angolo.

Al 40′ Genoa in vantaggio sul primo cambio campo di Cassata su Barreca, mancato sino a quel momento: il cross basso e teso del numero 3 rossoblu trova Sanabria, che in girata d’esterno destro batte Silvestri. Genoa avanti al Bentegodi.  Sanabria ha anche ricevuto un colpo nell’occasione del gol e ritorna in campo con una vistosa fasciatura.

Foto TanoPress

All’intervallo si andrà senza recupero. Alla ripresa i due allenatori si presentano con gli stessi uomini del primo tempo, ma Nicola manda subito a scaldare Favilli. Al 47′ primo corner della ripresa per i padroni di casa, al 48′ primo giallo per Amrabat che atterra Sanabria all’altezza del centrocampo. Immediatamente, al 50esimo, Nicola prepara il primo cambio della gara e richiama Behrami dalla panchina. Il numero 85 rossoblu rileverà il già ammonito Schöne, che poco prima aveva rischiato di ricevere il secondo giallo andando a discutere in mezzo al campo con Rrahmani.

Al 53′ calcio di rigore per l’Hellas Verona per un’entrata molto ingenua di Romero su Zaccagni. Mariani assegna calcio di rigore per i gialloblu. La rincorsa è di Verre, che batte Perin sotto la traversa con una conclusione imparabile. Il numero 14 del Verona viene anche ammonito per essersi tolto la maglia. Al 58′ fuori anche Pandev per fare spazio a Favilli, scelta per alzare il baricentro e tenere qualche pallone lontano dalla propria metà campo. Al 61′ pericolosa incursione di Faraoni alle spalle di Barreca, che colpisce con scarsa precisione e vede sfilare il suo tentativo sul fondo. Al 63′ tentativo di Zaccagni, ma Perin è attento a farla sua in due tempi.

Al 64′ il Verona si porta avanti con Zaccagni, che sfrutta una respinta di Perin su tiro di Rrahmani e conclude a porta sguarnita. Genoa che si era pericolosamente abbassato e che ha subito il raddoppio, costretto ora ad inseguire. Il Grifone fatica tantissimo, dopo qualche avvisaglia già nel primo tempo, a contenere gli inserimenti di Pessina e Zaccagni (ma talvolta anche di Rrahmani e Kumbulla) alle spalle dei rispettivi marcatori, propiziati dalla spinta di Lazovic ma soprattutto di Faraoni. Ne scaturiscono diversi minuti di apnea difensiva senza riuscire a ripartire. Neppure il cambio di Favilli ha dato esiti proficui. Al 73′ ammonito Behrami per un duro intervento su Amrabat. Al 74′ dentro Agudelo al posto di Sanabria. Al 76′ giallo anche per CassataAl 78′ il terzo giallo ai danni del Genoa: lo riceve Favilli per simulazione al limite dell’area di rigore.

A dieci minuti dal termine non cambia il risultato e l’Hellas Verona, che inserisce prima Pazzini e poi Badu e Dawidowicz tutti negli ultimi 10 minuti di gara, conduce senza troppi patemi: il Genoa, dalla sostituzione di Schöne, è letteralmente sparito dal campo. Il recupero finale di quattro minuti l’ultimo speranza per il Grifone, ma si continueranno a registrare zero sussulti. Al triplice fischio, Genoa che resta terzultimo a 14 punti sopra Brescia e Spal. Hellas Verona che chiude (con una partita in meno) a 25 punti il suo girone di andata. Rossoblu andati in vantaggio all’intervallo, ma rimontanti e superati nel giro di un quarto d’ora nella ripresa. Nessun tiro in porta nei secondi 45′ di gioco, cambi che hanno sento ogni velleità di poter rientrare in partita. La prima di ritorno porterà al Ferraris la Roma, impegnata tra poco contro la Juventus. Sarà squalificato Domenico Criscito. E se non si comprano almeno tre giocatori mettendo mano al portafogli – ma seriamente – la salvezza sarà (ma già lo è) una vera e propria cima da scalare!

Genoa, Nicola: “Siamo ingenui, bisogna crescere” – AUDIO