Davide Nicola, terzo tecnico rossoblu della stagione, e Roberto De Zerbi, mister del Sassuolo, sono già stati avversari per due volte in carriera. Due precedenti coincisi con altrettanti pareggi. Il terzo confronto li metterà contro in un Genoa-Sassuolo particolarmente delicato e importante. Il Grifone, infatti, non può lasciare altri punti per strada, considerato l’ultimo posto in classifica e lo stop del Brescia all’ora di pranzo.

La sfida del Ferraris, la numero 1800 del Genoa in Serie A, vivrà 45′ di sciopero del tifo per protestare contro cinque Daspo emessi all’indirizzo di altrettanti tifosi del Genoa dopo il lancio di fuochi d’artificio nell’ultimo derby disputato il 14 dicembre 2019. La sfida sarà diretta da Irrati, fischietto della sezione di Pistoia. Al VAR Di Paolo.


NOTIZIARIO

Una temperatura autunnale, intorno ai 13 gradi, accoglie le squadre in campo. In Gradinata Nord due striscioni: “Il silenzio è per voi che siete di noi“, con riferimento ai cinque tifosi raggiunti dal Daspo, e “sa morir chi crede, ciao Cico“, dedicato a Gianmario “Cico” Zerbini, tre volte campione mondiale di kickboxing e tifoso rossoblu, scomparso lo scorso 29 dicembre. Davide Nicola seguirà tutto il riscaldamento in mezzo al campo, a fianco dei propri giocatori. Perin accolto da molti applausi, ma anche da qualche fischio. Pinamonti e Gumus in tribuna, come si evince dalla distinta consegnata in tribuna. Marco Rossi e il direttore sportivo Marroccu in panchina.

Foto TanoPress

LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Romero, Criscito; Ankersen, Jagiello, Radovanovic, Sturaro, Pajac; Pandev, Sanabria. A disposizione: Radu, Marchetti, Zapata, Goldaniga, Ghiglione, Behrami, Schöne, Cassata, Agudelo, Barreca, Pinamonti, Favilli, Destro, GumusAllenatore: Davide Nicola.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Ferrari, Romagna, Kyriakopoulos; Locatelli, Obiang; Duncan, Traoré, Boga; Caputo. A disposizione: Turati, Pegolo, Peluso, Müldür, Tripaldelli, Piccinini, Magnanelli, Djuricic, Mazzitelli, Bourabia, Berardi, Raspadori. Allenatore: Roberto De Zerbi.


LA PARTITA

Fischi abbastanza marcati all’annuncio delle formazione per tre rossoblu: Radovanovic, Pajac e Sanabria. All’ingresso in campo, nessun coro da parte della Gradinata Nord, ma solo applausi. Genoa che attaccherà subito sotto la Gradinata Nord in tenuta rossoblu.

Rossoblu subito schierati con un 3-5-2 che, spesso, vede Ankersen e Pajac abbassarsi sulla linea di difesa e diventa un 5-3-2. Pandev a supporto di Sanabria. Sassuolo col 4-2-3-1 con Duncan alle spalle di Caputo, Boga e Traorè larghi. Il Genoa al 2′ di gioco si presenta dalla parti di Consigli con una buona trama Sanabria-Pandev, ma l’ultimo passaggio del macedone è impreciso e Romagna intercetta.

Al 3′ primo angolo del Sassuolo su chiusura di Pajac, che aveva precedentemente perduto la marcatura di Boga, rimediando in chiusura assieme a Criscito. Al 5′ di gioco intervento miracoloso di Perin su colpo di testa di Traorè, completamente perso da Ankersen.

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All’ottavo di gioco secondo tiro dalla bandierina per la formazione neroverde, ancora dalla destra. La traiettoria esce prima ancora di raggiungere l’area e torna nella disponibilità di Perin. Il Sassuolo dopo qualche minuto di studio ha comunicato a fraseggiare in velocità e ha preso il pallino del gioco. Genoa che attende, vedendosi spesso fischiare contro dall’arbitro Irrati.

Al quarto d’ora punizione a favore del Grifone poco dopo i venti metri. Sul pallone Pajac e Sturaro, ma il sinistro del giocatore croato termina alto sopra la traversa. Al 17′ il fronte si ribalta e il Sassuolo conquista il terzo corner, risolto da una rovesciata di Ferrari che termina alta sulla traversa.

Al 18′ ammonito Duncan per aver ostruito la battuta di un calcio di punizione da parte di Radovanovic. Al 19′ giallo anche per Criscito, punito per un’entrata da tergo sullo stesso Duncan. La girandola dei cartellini non termina qui: il terzo nel giro di cinque minuti tocca a Locatelli per un atterramento ai danni di Pandev.

Al 27′ calcio di rigore per il Genoa: se lo procura Sanabria, toccato duro da Obiang poco avanti rispetto alla lunetta dell’area di rigore. Dagli undici metri si presenta Criscito, che batte Consigli spiazzandolo. Il Ferraris esplode. Genoa avanti. Nicola girato per non vedere la battuta del penalty.

Al 31′ Sanabria spreca l’occasione del raddoppio cercando di incrociare col destro, deviato dalla difesa nervoerde. Un minuto dopo il Sassuolo pareggia con una lunga trama di passaggi incontrastati e in velocità all’interno dell’area. Il destro vincente, con leggera deviazione di Biraschi che beffa Perin.

Al 35′ doppia clamorosa occasione per il Genoa per ritornare avanti. Entrambe le occasioni sui piedi di Sturaro, che riceve da Jagiello a rimorchio in area di rigore e calcia. Consigli salva in due tempi, intercettando anche la ribattuta di Sturaro (ammonito al 36′). All’intervallo si andrà sull’uno a uno e senza comunicazione di recupero.


Alla ripresa, la prima cosa che si avverte è il ritorno dello stadio a cantare a gran voce. Si riparte dal punteggio di parità. Nessun cambio tra le file di Genoa e Sassuolo.

Al 46′ subito pericolosi i neroverdi con un lancio in profondità per Duncan, che viene ben ostacolato in scivolata da Criscito. Non sarà neppure angolo, bensì rimessa dal fondo. In ogni caso, in questi primi cinque giri d’orologio la partita è particolarmente frammentata dai fischi dell’arbitro Irrati.

Al 51′ ammonito Sanabria per una dura entrata su Ferrari. Al 52′ primo cambio della partita con Duncan che viene rilevato da Djuricic. Il Genoa lotta, ma continua a soffrire la rapidità dei centrocampisti neroverdi che cercano quanto prima di innescare le punte e gli esterni in profondità.

Poche le emozioni in questi primi quindici minuti di gara, dove fioccano gli errori in fase di impostazione. Più sul fronte rossoblu, ma non sono mancati disimpegni un po’ affannosi della retroguardia neroverde. Al 61′ di gioco primo tiro del Genoa verso la porta di Consigli: è Sanabria a difendere il pallone e districarsi sul mancino dall’interno dell’area, ma la sua conclusione termina alta.

Al 64′ risponde la formazione di De Zerbi con un’ottima transizione offensiva partita dall’ennesima situazione in cui Radovanovic viene saltato a ridosso del centrocampo. Djuricic serve sulla destra Caputo, il cui destro è decisamente fuori misura.

Al 66′ gioco fermo per un contatto in area tra Perin, in uscita, e Traorè. Irrati lascia proseguire, ma su richiesta del portiere rossoblu il gioco si ferma per i soccorsi. Il numero 1 del Genoa sarà comunque in grafo di proseguire. Nicola, nel frattempo, impartisce le ultime direttive a Favilli prima che faccia il suo ingresso in campo al 68′ al posto di Sanabria. Sarà proprio Favilli a provare a concludere dalla distanza al 70′ col sinistro, ma Consigli la fa sua. Al 72′ dentro anche Behrami a sostituire Jagiello.

Al 74′ una serie di rimpalli apre un’autostrada per il gol al Sassuolo, che batte a rete con Djuricic e batte Perin. Ma Irrati annullerà per un tocco con la mano sinistra di Djuricic ad accompagnare il pallone per servirsi l’assist per calciare dopo il secondo rimpallo con Criscito.

Il punteggio resta dunque invariato e mister Nicola, al 79esimo, esegue l’ultima sostituzione con Cassata al posto di Sturaro. De Zerbi, nello stesso break, inserisce Berardi al posto di Boga. Al 74′ giallo per Toljan che trattiene Favilli.

Entrati negli ultimi cinque minuti, il Genoa torna nuovamente avanti al 41′ con un recupero di Criscito che aziona il contropiede ben orchestrato da Favilli e concluso da Pandev, che riceve assist dal numero 30 rossoblu. Consigli chiude, ma spedisce il pallone su Pandev che lo deposita in rete. Irrati attende comunque il responso del VAR perché Criscito sarebbe intervenuto fallosamente. Ma il VAR convalida il gol.

Il recupero finale sarà di 6′ di gioco, col Sassuolo che cercherà il forcing finale inserendo anche la punta della Primavera, Raspadori, e il Genoa che marca l’ammonizione per Biraschi. La difesa rossoblu conterrà e al triplice fischio tutto il Ferraris può festeggiare coi tre punti la prima gara dell’anno 2020. Una vittoria che mancava da ottobre contro il Brescia e che toglie il Grifone dall’ultimo posto e lo rilancia al terzultimo posto in virtù dello scontro diretto a favore col Brescia.