L’estremo difensore del Genoa, Mattia Perin, al termine della sconfitta contro l’Hellas Verona dell’ex tecnico rossoblu Ivan Juric, è intervenuto ai microfoni di Buon Calcio a Tutti per commentare la gara. Lo ha fatto senza tirarsi indietro, sottolineando come non basti più dare il 100%.

Da Verona torniamo con questa considerazione: Perin c’è e ci sarà per il Grifone

“Da Verona portiamo altre considerazioni. Durante gli allenamenti diamo tutti il 100%, ma non basta: dobbiamo dare il 110%. Dobbiamo avere equilibrio: c’è stata tanta euforia dopo la vittoria contro il Sassuolo, giusto perché non arrivava da tanto tempo, ora però non ci dobbiamo abbattere troppo per questa sconfitta. Il Verona ha meritato, gli va dato atto di questo. Martedì riprenderemo gli allenamenti, vediamo le cose che abbiamo sbagliato e  cominceremo a migliorare sui nostri errori e i nostri difetti.”

Cos’è successo nel secondo tempo? Il Genoa non è più riuscito ad imbastire un calcio d’angolo, è uscito Schöne e si è spenta la luce 

“Le questioni tecnico-tattiche le lascio al mister, quello che posso dire io è che dobbiamo dare una scossa soprattutto noi dentro lo spogliatoio, dobbiamo cominciare ad essere più attaccati al risultato, è importante anche portare un punto alla classifica oltre alla vittoria per muoverla il più possibile. Dobbiamo cominciare ad essere un blocco unico che segue la stessa strada, tutti assieme. Se lo saremo il prima possibile, ci tireremo fuori e in fretta da questa situazione.”

Sei sicuro? Ne usciremo? Tutti ora hanno paura di Roma, Fiorentina e, soprattutto, che il presidente non compri nessuno

“Abbiamo tre partite impegnative, ma se non si cominciamo a fare punti è giusto stare in quella parte di classifica. Dobbiamo rimboccarci le maniche. Il mercato non è di nostro compito, ma della società: credo che quello che stanno facendo lo stanno facendo nel modo giusto. Noi che siamo dentro lo spogliatoio non dobbiamo pensare al mercato: siamo questi giocatori e come tali dobbiamo tirarci fuori noi. Ci sono ottimi giocatori, parlo sia di chi gioca sia di chi non gioca. Dobbiamo tirare fuori più del 100%, che in questo momento non basta.”

Facevi segni sulle corsie laterali perché venivano giù che sembrano delle frecce: cosa chiedevi ai tuoi compagni? 

“Nel secondo tempo ci hanno messo in difficoltà con i tagli dietro le spalle, da quel punto di vista potevamo fare meglio perché l’avevamo preparata e il mister ci aveva detto sarebbero potute accadere quelle situazioni, ma non siamo riusciti a fermare questa loro iniziativa. Martedì ci ritroveremo al campo, cominceremo a lavorare sugli errori tecnico-tattici che abbiamo fatto. Anche a livello mentale e morale dobbiamo dare di più.”

La squadra prende circa due gol a partita: che idea ti sei fatto? 

“I giocatori in difesa ci sono, sono ottimi giocatori, ma dobbiamo e possiamo fare meglio. Ci sono delle situazioni in cui soffriamo troppo: abbiamo già parlato con il mister e cominceremo a lavorare per fare meglio dal punto di vista difensivo. Non penso che si debba dare colpa agli attaccanti: ci sono, dobbiamo noi metterli in condizioni di poter segnare e noi dobbiamo pensare a difendere dietro.”

Hai parlato dell’emozione di tornare al Genoa: ora c’è anche quella di essere tornato a parare per il Genoa

“Appena si è presentata l’occasione non ci ho pensato due volte. Vedendo la classifica sapevo sarebbe stato difficile: mi sono sempre piaciute le sfide, questa è molto impegnativa e non mi sentivo di non accettare la possibilità di tornare qui. Se è la più difficile della mia carriera? Più di altre sicuramente“.


Genoa, Nicola: “Siamo ingenui, bisogna crescere” – AUDIO