Quando la pentola bolle e nessuno alza il coperchio, la pasta in casa Genoa è difficile da buttare.

Le notizie si rincorrono, ma l’unica cosa ad oggi certa è che i calciatori che erano in rosa prima della gara in casa dell’Inter sono tutti convocati per domenica mattina, giorno 29 dicembre, al “Pio Signorini”. Convocati anche coloro che venivano dati per “esodati” perché non portati nei ritiri pre-partita. Thiago Motta non aveva messo nessuno fuori rosa, semplicemente non venivano chiamati per i ritiri in albergo per motivi tecnici.

IL CAPITOLO ALLENATORE – Nicola è stato contattato il giorno 24 dicembre ed è al 90% il futuro allenatore del Genoa. Finché non firmerà, però, non confermerà nulla rischiando di essere bruciato con le stesse modalità dello scorso anno.

Nella giornata di oggi, 26 dicembre, si è continuato in casa Genoa a cercare di capire chi sarebbe stato il prossimo allenatore, il tutto con prese di posizione anche vivaci da parte di chi segue Thiago Motta. In casa Genoa la risposta su chi sarà il nuovo allenatore è quasi univoca: una questione presidenziale. Preziosi è in montagna, ma sempre con il telefono attivo.

Il cambio di allenatore condiziona anche il calciomercato, sebbene le esigenze siano ben chiare su dove andare a riparare. Thiago Motta è quello che ha fatto capire le idee più chiaramente, essendo l’unico monitorato da vicino e con il contratto in essere. Thiago vorrebbe non solo rinforzare la rosa con qualità e tecnica, ma auspicherebbe anche che qualche dirigente sportivo si facesse da parte.

Andreazzoli in stand-by è sotto contratto. Da Ballardini tutti si aspettano che spieghi le motivazioni per le quali è stato perplesso a riprendere il timone del Vecchio Balordo, o se tra Natale e Santo Stefano ci ha pensato ed è stato convinto.


NAPOLI, SCHÖNE E YOUNES – Mentre al Genoa si cerca di decidere chi sarà il prossimo allenatore, in casa Napoli il direttore Giuntoli – prima di partire per le vacanze americane – si è informato sui passi di gambero di Schöne dalla semifinale Champions alle prestazioni genoane. Potrebbe verificarsi lo scambio di prestiti tra Schöne e Younes, lancieri del passato? Il primo potrebbe accettare, il secondo vacillare vista la classifica. Questo potrebbe essere altro step da superare nel prossimo calciomercato di riparazione rossoblu.

Schöne, del resto, è ancora ambito in Olanda e lo dimostrano le ultime, recenti vicende social. Ci sono infatti stati alcuni media e tifosi a rilanciare l’hashtag #LasseComeHome per farlo tornare in Olanda. E l’hashtag ha riscosso parecchio fermento sui social network.

DALLA RUSSIA CON…KRANEVITTER – L’uscita di Schöne, se avverrà, potrebbe riallacciare una trattativa estiva di cui si era parlato già durante il ritiro di Neustift, ben prima dell’arrivo dell’ex Ajax. Potrebbe infatti riaccendersi la trattativa con lo Zenit San Pietroburgo per Matias Kranevitter, centrocampista e mediano argentino.

Il centrocampista ha passaporto italiano, pertanto è comunitario e non andrebbe a inficiare il numero di slot dedicati agli extracomunitari. Un dettaglio non da poco, che va sommarsi all’attuale situazione che sta vivendo allo Zenit: sole quattro presenze tra campionato e coppa nell’ultima stagione. Un totale di 208′ giocati e il campionato che promette di riprendere soltanto a fine febbraio 2020. Assistito dall’agente Hernan Berman, Kranevitter ha un recente passato in Spagna con le maglie di Siviglia e Atletico Madrid. E fu lì – e ancor prima in Argentina quando giocava nel River Plate – che lo scouting del Genoa gli aveva già messo gli occhi addosso.

DALLA MEDIANA ALL’ATTACCO – Per quanto riguarda il centravanti ceco Krmenčik, al di là delle scaramucce della dirigenza del Viktoria Plzen per alzare il prezzo riportate già prima di andare in ferie la notte del 24 dicembre su Buoncalcioatutti, la trattativa dovrebbe andare in porto per l’apertura del mercato. Peccato per Preziosi non averlo ingaggiato con molti meno euro qualche anno fa, quando era stato scoperto dallo scouting genoano.

Quando la pentola bolle e nessuno alza il coperchio bisogna stare attenti che l’acqua non spenga la fiamma con il rischio di rimanere soffocati, considerato che tra 9 giorni il Genoa si gioca una parte importante non solo della classifica, ma anche del futuro contro il Sassuolo al Ferraris.