Lukas Lerager è fermo ai box da qualche settimana e quasi certamente sarà costretto da noie muscolari a dare forfait al derby, ma il suo nome torna d’attualità soprattutto per le vicende che trapelano dalla Francia.

Il centrocampista danese, infatti, è al centro di una querelle tra Genoa e Bordeaux per il mancato pagamento di alcune rate del suo cartellino da parte del club rossoblu. Il Bordeaux, secondo quanto riportato dal media francese Sud-Ouest nella giornata di ieri e secondo quanto rilanciato oggi via web, avrebbe tutta l’intenzione di presentare il proprio dossier alla FIFA per risolvere il contenzioso. Un contenzioso il cui pronunciamento potrebbe farsi attendere a lungo, come accaduto in tempi non sospetti per la tragedia di Emiliano Sala che scatenò – in maniera davvero poco edificante – una battaglia su “chi avrebbe dovuto pagare cosa” tra Cardiff e Nantes. In quel caso, come logica vuole, la FIFA avrebbe imposto ai gallesi di pagare 6 milioni al club francese.

Nella mattinata odierna, come riportato anche nella rassegna stampa, l’edizione cartacea del Secolo XIX riportava la medesima notizia segnalando anche un virgolettato di risposta della società Genoa (“siamo in ritardo, pagheremo il dovuto“). Le cifre che circolano – e intorno alle quali si è incentrata la contesa – sono di 7 milioni di euro per il trasferimento più due di bonus. È bene ricordare che Lerager arrivò nel gennaio scorso al Genoa in prestito con obbligo di riscatto al raggiungimento di un numero minimo di presenze (11) che il calciatore conseguì e addirittura superò sotto la gestione Prandelli.

E se questa mattina arriva dunque la conferma che Lerager ancora non è stato interamente pagato, è altrettanto corretto riportare che intorno al nome di Lerager i due fondi d’investimento che detengono le quote di maggioranza del Bordeaux (King Street e GACP) hanno montato una campagna mediatica approfittandone, ancora una volta, per darsi contro l’uno con l’altro. Da tempo, infatti, sarebbe all’orizzonte l’ipotesi di una separazione dei due azionisti del club, che non condividono le scelte di mercato. Una situazione che, ad ogni modo, per adesso non incide sulla squadra allenata da Paulo Sousa, che gravita al quarto posto in Ligue1.


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