Dopo 197 giorni dall’ultima volta, il Genoa torna a giocare di fronte al proprio pubblico in orario tradizionale, alle ore 15 di una domenica di Serie A. La sfida è di quelle che non si possono sbagliare: una Udinese in crisi di autostima, guidata dal tecnico ad interim Luca Gotti, deve mettere in mostra una reazione dopo le undici reti incassate contro Roma e Atalanta. Nell’arco di una settimana, il club friulano si è trovato ribaltato, con Igor Tudor che ha pagato per tutti con l’esonero.

Il Grifone, dal canto suo, cercherà la vittoria per migliorare ulteriormente la classifica e confermare quanto di buono si è visto nelle prime due uscite sotto la guida Thiago Motta, che in conferenza ha definito “durissima” la gara di questo pomeriggio. In chiave statistica, quella odierna è la 51esima sfida in Serie A tra rossoblu e friulani. Inedito lo scontro in panchina tra Gotti e Thiago Motta.


NOTIZIARIO

Giornata piovosa al Ferraris, con 16 gradi percepiti e un breve acquazzone che ha anticipato di un’ora l’inizio della partita. Il terreno di gioco, comunque, si presenta in buone condizioni, con qualche affanno al limitare delle linee di porta. Da segnalare, appeso agli ingressi della Gradinata Nord, il testo del nuovo comunicato diffuso dalla tifoseria organizzata rossoblu che annuncia la prosecuzione della contestazione nei termini concordati l’anno scorso: nessuno striscione esposto in gradinata (clicca QUI per il testo integrale). Oggi infatti la Nord si presenta spoglia, con un solo striscione rossoblu esposto e un secondo che recita: “17 anni sono passati, eroi come te non saranno dimenticati. Ciao Capitano“. Il prossimo 6 novembre, infatti, ricorreranno 17 anni dalla scomparsa del capitano Gianluca Signorini.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

GENOA (4-2-3-1): Radu; Ghiglione, Romero, Zapata, Ankersen; Agudelo, Schöne; Pandev, Saponara, Kouamè; Pinamonti. A disposizione: Jandrei, El Yamiq, Biraschi, Pajac, Barreca, Radovanovic, Lerager, Gumus, Sanabria, Cleonise, Jagiello, Vodisek, Goldaniga. Allenatore: Thiago Motta.

UDINESE (3-5-2): Musso; Nuytinck, Troost-Ekong, Opoku; Ter Avest, Sema, Walace, Mandragora; De Paul,  Nestorovski, Okaka. A disposizione: Nicolas, Perisan, Sierralta, Opoku, Samir, Samir, Fofana, Barak, Pussetto, Lasagna, Teodorczyk. Allenatore: Luca Gotti.


LA PARTITA

Squadre in campo puntuali. Genoa in tenuta rossoblu capitanato da Pandev, Udinese a bande bianconere. Arbitro della sfida sarà Pasqua di Tivoli. Genoa che attacca subito sotto la Nord.

Rossoblu che partono con Agudelo al fianco di Schöne e Saponara a giocare tra le linee, ma partendo da sinistra, col modulo che spesso si presenta come un 4-3-3. L’Udinese si dispone col 3-5-2 e Walace davanti alla difesa.

Al minuto 3′ Pasqua non ravvisa fallo su Ankersen da parte di Opoku, e neppure l’assistente di linea vedrà irregolarità. In questi primi cinque minuti, Udinese ben disposta in campo a chiudere tutte le linee di passaggio al Genoa, costretto a giostrare maggiormente nella propria metà campo. In Gradinata Nord, nel frattempo, compare lo striscione “300 volte Carparelli“.

Al sesto prima vera incursione offensiva del Grifone con Pinamonti. Il Genoa, nell’occasione, conquista anche il suo primo angolo dalla destra. L’azione proseguirà con un cross dalla parte opposta di Saponara a trovare la testa di Kouamè: pallone altissimo e rimessa dal fondo friulana.

La manovra rossoblu si sta facendo più insistente, con Musso che chiude su Ghiglione al nono di gioco dopo un maldestro retro passaggio di testa da parte di Sema. L’azione prosegue, Pinamonti però non riesce a concludere a rete e la difesa bianconera libera dal pericolo.

Nonostante qualche errore di troppo in fase d’impostazione, funziona l’asse Saponara-Kouamè in termini di traversoni e colpi di testa. Al minuto 12′ il suggerimento arriverà dalla destra, Kouamè prenderà il tempo a Opoku senza trovare la porta. Al tredicesimo punizione dal limite per la formazione ospite: Romero ha atterrato fallosamente De Paul. La battuta è mancina e affidata a Mandragora: pallone alto sulla traversa.

Passato il quarto d’ora, risultato in equilibrio al Ferraris. Al minuto 18′ primo corner per la formazione ospite dalla zona di sinistra. Libera Zapata di testa costringendo, con l’aiuto di Pandev, l’Udinese a concedere rimessa laterale.

Al minuto 20′ secondo tiro dalla bandierina per il Genoa, con gli sviluppi che vedranno l’Udinese disimpegnare e ripartire, rischiando di andare in vantaggio con Nestorovski. L’azione della formazione ospite è il preludio al gol di Pandev, che nasce da un’ottima combinazione del macedone con Kouamè (servito ottimamente da Romero), che oggi si ridipinge uomo-assist. Chiude il triangolo col numero 19 rossoblu e gli apre la via della porta, che Pandev vede e con cinismo trafigge Musso. Rossoblu in vantaggio al minuto 22′.

Al 25′ di gioco ammonito Sema, che offre un’ottima occasione su calcio piazzato al Genoa. La battuta di Schöne trova la testa di Pinamonti, che cerca di ripescare sul secondo palo Pandev. Pallone largo e Udinese che può battere dal fondo. Genoa in crescita.

Udinese nuovamente pericolosa al minuto 27′ con Nestorovski, che sbaglia a tu per tu con Radu e non fa nulla per impensierire l’estremo difensore rossoblu. La formazione friulana gioca molto per vie centrali e sulla trequarti avversaria accelera la manovra: per adesso ha trovato l’opposizione della difesa rossoblu, ma al minuto 31′ riuscirà a pareggiare co un destro potentissimo all’incrocio spedito da De Paul.

Il Grifone prova subito a rispondere andando per la terza volta a calciare dalla bandierina: siamo al 34′ di gioco. Si batte dalla sinistra, ma senza trovare la testa di nessun rossoblu. L’Udinese così può guadagnare con mestiere, grazie ancora al capitano De Paul, il fallo che rompe il break offensivo degli uomini di Thiago Motta.

Al minuto 37′ ancora insidiosa l’Udinese con un sinistro d’esterno da parte di Mandragora che si spegne un metro largo rispetto al palo alla destra di Radu. Al 38′ quarto corner per il Genoa: cercato lo schema con conclusione mancina di Saponara che vedrà l’offensiva spegnersi in rimessa laterale.

Anche l’Udinese prova a ripresentarsi dalle parti di Radu e conquista al minuto 42′ un altro angolo, che finirà direttamente sul fondo dalla parte opposta del campo. Il Genoa, cercando sempre di giocarla anche dal basso, concede alla formazione ospite una doppia per raddoppiare al 43′ di gioco con una girata alta di poco partita primadai piedi di Nestorovski, poi un’altra da parte di Mandragora. Saranno le ultime due occasioni di un primo tempo che si chiude senza recupero.

La ripresa parte senza cambi da entrambe le parti. Il primo episodio della seconda frazione è l’ammonizione al 48′ ai danni di Nuytinck, entrato fallosamente su Pandev. Al cinquantesimo si prepara il primo cambio per il Genoa con Radovanovic che sveste la pettorina. Entrerà prima del calcio d’angolo battuto dalla destra a favore del Genoa. Fuori Saponara.

Agudelo è tornato ora nella posizione che già aveva ricoperto nelle precedenti due partite, assistendo Pinamonti alle spalle con Pandev e Kouamè ai lati. E proprio Kouamè creerà l’occasione più pericolosa di questo inizio di secondo tempo al 55′ di gioco, calciando di destro e vedendosi respinto in angolo da Musso.

Al 57′ un fallo inesistente di Kouamè su De Paul nella trequarti rossoblu fa concludere una lunga fase di manovra genoana nella metà campo friulana. Il punteggio, allo scoccare dell’ora di gioco, rimane di 1-1 con reti di Pandev e De Paul.

Al 62′ un’ottima uscita di Musso sul pallone chiude lo specchio a Kouamè, imbeccato a scavalcare la difesa da Radovanovic. Al minuto 63′ secondo cambio per il Genoa: dentro Barreca, fuori Ankersen. Contestualmente, l’Udinese inserisce Rodrigo Becao al posto dell’ex rossoblu De Maio.

Al 65esimo secondo tentativo di De Paul verso la porta di Radu: pallone largo. Al minuto 66′ punizione dalla destra per il Genoa dopo l’atterramento di Kouamè: sarà Ghiglione a calciare forte in area, guadagnando sul prosieguo dell’azione solamente tiro dalla bandierina. Anche in questa occasione molto attenta la difesa friulana, che al 68′ dovrà difendersi da un altro calcio piazzato dal limite dell’area di rigore. Sul pallone immediatamente Lasse Schöne. Prima della battuta, fuori Romero e dentro Sanabria.

Il danese calcia alto sopra la traversa. Nel Genoa, intanto, è Radovanovic a fare il centrale difensivo al posto di Romero, con Agudelo che è tornato a giocare al fianco di Schöne. Sanabria agisce sulla destra, con Pandev trequartista. L’Udinese intanto inserisce Lasagna togliendo Nestorovski: Gotti vorrà creare qualche grattacapo in più alla difesa rossoblu con la rapidità del neo entrato.

Al 75′ il Genoa rischia grosso con un pallone controllato in modo impreciso da Zapata a centrocampo, che lancia in porta Lasagna in un due contro uno con Radovanovic. L’attaccante friulano servirà Okaka, che scivolando permette al Grifone di recuperare il possesso.

A dieci minuti dalla fine di una gara apertissima, l’Udinese regala una rimessa laterale al Genoa. Lo sviluppo dell’azione permetterà a Ghiglione di andare al cross cercando la testa di Kouamè, ma l’uscita di Musso risulterà provvidenziale.

Al minuto 86′ l’Udinese passa in vantaggio con un potente sinistro di Ken Sema servita da Okaka, che prima scivola in area di rigore, poi riesce comunque ad arrivare prima sul pallone rispetto alla difesa rossoblu e appoggiare all’accorrente compagno. Il suo sinistro è potente e imparabile per Radu.

Il Genoa tenterà di reagire sfruttando anche i quattro minuti di recupero, con un’occasione capitata sui piedi di Pinamonti al minuto 93′ e un colpo di testa di Radovanovic sull’angolo che ne sarebbe scaturito. La girata terminerà sul fondo dando solo l’illusione del gol. Mentre è tutto tranne che un’illusione il gol che Lasagna siglerà a pochi secondi dalla fine in contropiede saltando ogni marcatura. Sarà la rete del definitivo 3-1, accompagnata dai fischi dello stadio Ferraris che non ha gradito lo spettacolo offerto in campo. Squadra fischiata sotto la Gradinata Nord.

Il Genoa perde a domicilio e dopo oltre un anno non riesce a inanellare due gare a punti consecutive in casa. Tornati a galla molti dei problemi che avevano contraddistinto il Genoa di queste prime giornate, con due reti in contropiede e troppi errori negli ultimi metri e poco cinismo sotto porta. Ora due trasferte consecutive in casa del Napoli e della Spal.


Genoa, i gruppi della Nord: “La protesta continua. Non esporremo striscioni in Gradinata”