Ricomincia la Serie A e sono già sei le reti segnate nel primo anticipo dell’ottava giornata. Se la prima domanda, a fine primo tempo, era “dov’è finita la Lazio“, al triplice fischio della sfida dell’Olimpico la riflessione finisce per essere quella sul peso che gli errori difensivi esercitano su alcune partite gettate via dall’Atalanta.

Nei primi 45′ la Lazio ha la prima occasione con Correa, poi il campo diventa un terreno di sola competenza bergamasca. Muriel fa doppietta (23′ e 28′), poi al 37′ il tris lo cala Gomez tutto solo in area di rigore. Prima della fine della gara l’Atalanta potrebbe fare anche il quarto gol, ma lo zampino ce lo mette Strakosha. Travolta dai fischi, la Lazio si ritira negli spogliatoi. Inzaghi toglie subito gli ammoniti Parolo e Marusic e inserisce Cataldi e Patric (“ma avrei dovuto cambiare tutta la squadra” specificherà nel post partita Inzaghi). Sta di fatto che i biancocelesti entrano in campo con un piglio differente. Dopo una ventina di minuti alla pari, al minuto 69′ c’è l’episodio che farà adirare Gasperini nel dopo partita. Palomino sfiora Immobile in area di rigore e l’attaccante cade diversi passi dopo il contatto: per Rocchi e il VAR è calcio di rigore. Un rigore che Immobile realizza accorciando le distanze.

“Prestazione notevole che avremmo fatto anche nel secondo tempo se la Lazio non fosse stata rilanciata in qualche modo – sentenzierà il tecnico dell’Atalanta ai microfoni di Sky Sport, parlando dei rigori concessi come di “furbate” e rispolverando qua e là la finale di Coppa Italia della passata stagione, persa anche per un episodio arbitrale.  La rete dell’1-3 galvanizza la Lazio e fa arretrare l’Atalanta, che incassa la seconda rete dopo un solo giro d’orologio (70′) per mano di Correa. L’attaccante biancoceleste confeziona un assist al bacio, elude la marcatura avversaria e incrocia con l’interno destro a battere Gollini. Sino al novantesimo il risultato non cambierà più, l’Atalanta troverà praterie e occasioni per tornare sul doppio vantaggio con Malinovsky e Toloi, ma al 92′ è un altro rigore (fallo di De Roon su Immobile) a permettere alla Lazio di pareggiare i conti.

Sui rigori adesso non si capisce più niente e gli episodi oggi hanno fatto la differenza” sarà la sentenza di mister Gasperini nel dopogara, subita rispedita al mittente dal collega biancoceleste che parlerà di “rigori netti su cui neppure c’è da discutere“. Immobile, autore di una doppietta, a sua volta cercherà di argomentare su questa Lazio a due volti e accennerà a un primo tempo definito “penoso” con assunzione di colpe da parte della squadra. La classifica per un attimo proponeva l’Atalanta al primo posto: il pareggio, invece, ha fatto sì che i bergamaschi non siano riusciti a staccare ulteriormente il Napoli, restando al terzo posto. Lazio che sale a 12 punti con più di un’inseguitrice che domani potrà cercare l’aggancio o mettere la freccia.


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