Mi fermano ricordandosi che ho arbitrato 25 anni, chiedendomi se possa spiegare più facilmente il nuovo Regolamento del gioco del calcio dopo che l’IFAB nella  sua 133ª riunione in Scozia ha approvato alcuni emendamenti e chiarimenti sulle Regole del gioco del calcio. Semplificare è difficile, Rocchi nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport è stato quasi lapidario a questa domanda. Rocchi, all’ultimo anno con fischietto in bocca, ha ribadito che gli arbitri “non devono perdere il ruolo centrale e per farlo bene devono arbitrare bene, prendere decisioni, assumersi responsabilità senza tentennamenti e far diventare il VAR marginale”. 

Detto ciò le nuove disposizioni avranno la durata di qualche giornata di campionato, come nel passato, anche se qualcuna potrebbe far cambiare risultato e escogitare qualcosa diverso agli allenatori. Perciò proviamo a semplificare le nuove norme che potrebbero fare gol e cambiare risultato.

REGOLA 8, CALCIO D’INIZIO: con il calcio d’inizio si può fare direttamente gol. Interessante questa modifica all’atto del sorteggio sarà  scelto non più il campo ma il pallone? Tirando un tiro  dal centrocampo senza passare il pallone indietro o lateralmente ,  si può fare gol direttamente , in precedenza non era permesso.

REGOLA 13 e 16, CALCI DI PUNIZIONE E CALCI DI RINVIO: Calci di punizione e calci di rinvio dalla propria porta. Non è più necessario che il pallone esca dall’area di rigore per essere considerato in gioco. Il  pallone è in gioco appena si è mosso chiaramente. Gli avversari devono stare fuori dai 16 metri dell’area di rigore.
Probabilmente tutto ciò potrebbe cambiare in meglio  le strategie delle squadre che vogliono far partire l’azione da dietro ma anche in peggio potendo  essere subito attaccate da un pressing ultra-offensivo appena  la sfera si muoverà. Per le altre modifiche occhio ai cartellini gialli che potrebbero diventare pesanti nel corso di una partita. CALCI  DI PUNIZIONE: una novità importante. I calciatori avversari non potranno far più parte della barriera dei difendenti e dovranno stare a un metro dalla barriera. Chi si troverà in una distanza inferiore al metro sarà sanzionato con un calcio di punizione indiretto.

REGOLA 3, NUMERO DEI CALCIATORI: per essere sostituiti non bisogna più andare a centrocampo nel mezzo delle panchine. Il calciatore sostituito deve uscire dal punto più vicino senza perdere tempo e passeggiare per il campo. Cartellino giallo la sanzione.

REGOLA 5, L’ARBITRO: cartellini gialli e rossi e non più allontanamenti a voce per i componenti delle panchine. Se l’autore della protesta o infrazione non sarà identificato a prendere il cartellino giallo o rosso sarà l’ allenatore. Tutto questo varrà (si spera) per le gare che ci sono gli assistenti di parte.

REGOLA 8, RIMESSA DELL’ARBITRO: Basta con il vecchio “scodellamento” in occasione di fischi arbitrali per fermare il gioco per altre cause, infortuni, due palloni in campo e altro. Tutti i calciatori devono stare a 4 metri dal pallone, eccetto chi lo deve riprendere per giocare in modo che il pallone abbia la possibilità di essere subito giocato senza lanci in profondità senza costrutto solo per  perdere tempo.

REGOLA 9, PALLONE IN GIOCO E NON IN GIOCO: il direttore di gara non mette più in gioco con un suo tocco incidentale azioni in fase di possesso e non di possesso. Se dovesse succedere con un cambio di possesso o viceversa  deve riprendere con un sua rimessa nel punto che ha toccato il pallone.

REGOLA 12, FALLI e SCORRETTEZZE:  L’IFAB ha cercato di fare chiarezza sul fallo di mano confermando che tutti i contatti mano/pallone volontari sono punibili con il calcio di punizione diretto. Secondo loro se  gli arbitri applicheranno la nuova riformulazione sul fallo di mano potrebbero ridurre il margine di discrezionalità nel decidere. Difficile da crederci non è cambiato nulla rispetto al passato. I tocchi accidentali in caduta o quando il pallone colpiva altra parte del corpo e dopo il braccio o la mano oppure in contatto ravvicinato con un avversario le decisioni non sono mai state uniformi non  solo da parte degli arbitri ma anche dai cosiddetti esperti di moviola troppo legati alla collocazione del giornale nel Nord o Sud del paese.

A tal proposito Rocchi non è stato chiaro alla precisa domanda sul fallo di mano: “Un braccio alto o un movimento innaturale, sarà sempre rigore”. Cioè nulla di nuovo. Sul fallo di mano sarà eterna la domanda dal di fuori del terreno di gioco: volontario o no? Tutti i festeggiamenti “irregolari” per un gol saranno puniti con un cartellino giallo  anche se dopo il Var non confermerà la segnatura della rete.

REGOLA 14, CALCI DI RIGORE (novità importante): Se il rigorista designato dalla squadra  si infortuna il direttore di gara deve aspettare le cure che potrà riceverle sul campo. Il portiere non può toccare pali,  reti è finché questi saranno in movimento il direttore di gara non fischierà l’effetto azione della massima punizione. Il portiere deve aver almeno un piede sulla linea di porta e solo in occasione di una finta durante la rincorsa può fare un passo in anticipo rispetto al tiro.

In tutte queste novità sono è stata toccata la REGOLA 11, il FUORIGIOCO, ormai quando sbaglieranno gli assistenti  deciderà il VAR  anche per questione di millimetri. Al proposito Rocchi nella sua intervista non ha fatto che confermare quello che avevamo scritto lo scorso anno sulla sudditanza nei confronti  dell’arbitro “anziano di carriera” in campo da parte di quello giovane dietro i monitor e viceversa quando le parti si invertono. La preoccupazione è stata ravvivata dopo le varie fasi di processo a Gavillucci di Latina bocciato più dalle decisioni VAR che dall’arbitraggio sul terreno di gioco. Per tale motivo gli arbitri hanno preteso che il Commissario arbitrale a fine gara annunciasse il voto a fine gara per non avere sorprese.

Nella prossima stagione  già dalla prima giornata di campionato verranno utilizzati i “Varristi” di professione che ad oggi sono solamente 4 tra cui Banti e Mazzoleni in pensione per limiti di età arbitrale  e i fuori usciti per motivi tecnici Nasca di Bari e Di Paolo di Avezzano. I primi due saranno utilizzati solo per le squadre e le partite delle squadre big? Per altre gare continuerà la stessa musica del passato finché come annunciato l’AIA non metterà a disposizione in quel di Coverciano una sala generale di VAR (un sogno per adesso) pronta a controllare tutte le gare che saranno sempre più effettuate in modello spezzatino.

L’IFAB  ha partorito nuovi emendamenti al regolamento, però sarà’ un altro campionato  italiano da “che sarà sarà” con un handicap in più, vista la mancanza di esperienza degli arbitri andati in pensione che lo scorso anno hanno tolto tante castagne dal fuoco al designatore Rizzoli. Leggendo il comunicato dell’IFAB, come sempre il fulcro non sono state le regole e gli emendamenti da cambiare, ma la voglia di far  prendere coscienza sempre di  più i capitani del proprio ruolo in campo. I capitani devono aver più responsabilità e incidere sul comportamento della squadra (proteste in particolare). Oltre chi protesta anche il capitano che non riuscisse a far smettere il compagno potrebbe essere sanzionato. I CAPITANI FAREBBERO MEGLIO AD APPROFONDIRE IL REGOLAMENTO DEL GIOCO CALCIO. Posso confermare, per esperienza, che nei miei 25 anni di arbitraggio, al di là delle categorie, quando veniva un calciatore a reclamare con cognizione di causa argomentando il regolamento mi metteva in crisi se avevo sbagliato (non tornavo indietro) e ci pensavo; se invece avevo ragione, lo argomentavo non a gioco fermo ma con il pallone in movimento. Buoncalcioarbitraggioatutti: per farlo basterebbe utilizzare in modo uniforme il regolamento del gioco del calcio.