Ieri la formalizzazione del suo passaggio al Genoa, oggi le prime parole di Francesco Cassata da calciatore in maglia rossoblu direttamente dal ritiro di Dinard. Il centrocampista, nato in Val di Magra nel luglio del 1997, si è già calato nella parte: “So cosa voglia dire vestire quella del Genoa”. 

Nel nuovo centrocampo in fase di costruzione, Cassata cerca spazio ed offre a mister Andreazzoli una discreta duttilità: “Riesco a coprire tutti i ruoli del centrocampo, ma prediligo quello da mezzala sinistra”. La ricetta per non fallire? “Sacrificio, corsa, qualità”. Con una consapevolezza: “Devo crescere”. Sulla vita privata, Cassata risponde così al sito ufficiale del Genoa: “Adoro lo spinning, lancio con l’artificiale. A Genova si tirano su dei predatori che levati! Andavo matto per il tennis, poi un ex giocatore dello Spezia, Coti, mi ha visto e portato lì. Dieci anni nel settore dell’Empoli prima di spiccare il salto. Il dolce siciliano? Mi piace, mi piace, ma solo in vacanza”. Ora è tempo di lavorare. Sacrificio, corsa, qualità.


Genoa, in archivio la seconda giornata di lavori. Andreazzoli: “Vedo un gruppo dedito al lavoro”