Questo gioco alle mie spalle mi ricorda gli inizi: quando giocavo nel Genoa, a circa 10 anni, c’erano state una sorta di Olimpiadi tecniche basate sul palleggio, sui tiri di precisione e sullo slalom. C’era anche questo gioco e avevo fatto il record”. Parte da un ricordo, da una grossa paratia rossoblu dove fare centro col pallone, la nostra analisi al fianco di Mario Ponti, volto noto di Buoncalcioatutti, sempre presente al seguito del Genoa. Abbiamo raccolto le sue prime impressioni dal ritiro austriaco di Neustift, proiettandoci anche verso il prossimo campionato di Serie A.

 

Le tue sensazioni sul Genoa che sta prendendo forma? 

“Le mie sensazioni sono positive: ho visto provare delle cose la mattina e poi essere messe in pratica nel pomeriggio. Tanto possesso palla da una parte e gioco messo in pratica sugli esterni dall’altra: come faceva l’Empoli di Andreazzoli con Pasqual e Di Lorenzo. Penso che queste cose possano ripetersi, ovviamente non può mancare un giocatore in mezzo al campo, quello che da un po’ di anni, dall’uscita di Milanetto, non abbiamo più visto al Genoa.”

Un giudizio su Rovella e Pandev? Quanto è importante il ruolo delle mezze ali senza il pallone? 

“Le mezze ali sono un ruolo importante: recuperando Hiljemark e Sturaro, anche con i nuovi arrivi, quel ruolo è abbastanza coperto. Quello del centrale è adattabile: Rovella è un ottimo giocatore ma è ancora un ragazzo, gli si deve dare il tempo di maturare. Sotto la gestione Andreazzoli questo sta avvenendo. Pandev ha qualità tecniche differenti, quindi questo gioco lo può fare benissimo: è molto bravo a giocare ad un tocco e a due. In fase difensiva, a livello fisico, a lungo andare può pagare qualcosa”.

Di cosa ha bisogno questo Genoa? Forse anche di un centravanti che ti assicuri i gol per l’obiettivo minimo, che è la salvezza

“Senz’altro. Pinamonti è un buon giocatore, Favilli anche. Il primo è tutto da scoprire, il secondo ha fatto bene un anno in Serie B e poi, l’anno scorso, ha avuto numerosi problemi fisici. Ci vuole una punta di caratura per fare un campionato tranquillo. Il mister dovrà parlare in società e sbilanciarsi su ciò che occorre alla squadra.”

La difesa ad oggi sembra il reparto più completo 

“La difesa, con Zapata centrale, Biraschi Criscito, sembra il reparto più completo. Mancava velocità, con l’arrivo di Zapata e Romulo penso sia stata abbastanza sistemata. Ora bisogna sistemare il centrocampo e trovare una punta con una certa confidenza con il gol, come poteva essere Piatek l’anno scorso”.

L’anno prossimo, tra l’altro, non sarà un campionato per nulla facile

“Sarà un campionato molto difficile da cima a fondo. In alto si è livellato, anche se la Juventus resta un gradino sopra tutti. Anche per quanto riguarda la lotta per non retrocedere sarà veramente dura per tutti quanti fino all’ultima giornata”.


Genoa, quelli di Neustift: il parere dei tifosi Genoani dalla Val Stubai – VIDEO