Impegnato a seguire da vicino la cavalcata della calciatrici azzurre al Mondiale di Francia, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha commentato brevemente le vicende del Palermo e della presunta truffa ai danni del club rosanero, che come noto non ha presentato la fideiussione da 800mila che garantisce la licenza per partecipare al campionato di Serie B 2019/2020.

Una decisione molto semplice, applicheremo le regole – ha spiegato all’ANSA il presidente della Federazione – non ci può essere deroga a nessun principio del rispetto delle regole. La commissione di vigilanza è al lavoro, ci sono delle criticità e queste criticità le valuterà il nostro organismo di controllo“.

Effettivamente, come spiegavamo ieri sera, la palla è definitivamente passata alla Federazione Italiana Giuoco Calcio e alla CoViSoc, che dovrà esprimersi entro il prossimo 4 luglio. A confermarlo anche il presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, ai microfoni di Sportmediaset. “Il Palermo ha una tradizione sportiva e calcistica immensa, ma purtroppo non dipende da noi. Da noi che da mesi abbiamo cercato di fare il possibile per portare avanti una politica orientata alla trasparenza e al rispetto delle regole, cercando di agevolare quelle proprietà sane che hanno imprenditori virtuosi e appassionati, cosa di cui il calcio ha bisogno.

La parola adesso passa alla FIGC e alla Covisoc, ma non non vi nascondo che la preoccupazione è molto alta. Il Venezia a seguito della riforma degli articoli 49 e 50 delle NOIF e a seguito del famoso blocco dei ripescaggi con i nuovi criteri che prevedono le riammissioni soltanto delle società retrocesse dalla B alla C, è la prima società ad averne diritto. Dovrà svolgere tutti gli adempimenti, dopo di che se ci saranno dei vuoti di organico avrà diritto di essere riammesso”.


Caos Palermo, rosanero gridano alla truffa. La fideiussione non c’è, alla Covisoc l’ultima parola