L’allenatore del Genoa Primavera, Carlo Sabatini, è intervenuto ai microfoni di Buoncalcioatutti direttamente da Monteboro, dove i Grifoncini sono caduti sotto i colpi dell’Empoli di Lamberto Zauli. La sconfitta odierna, arrivata dopo il pareggio (1-1) nella gara d’andata, condanna i rossoblu alla retrocessione in Primavera 2.

E’ stato un anno complicato: partito male e finito altrettanto male. Nel mezzo però si sono viste cose positive compresa la finale della Viareggio Cup. Un suo commento su questo finale di stagione?

“C’è poco da dire, sono uno di quelli che accetta il risultato del campo. Bisogna accettarlo, purtroppo nell’ultima fase non abbiamo fatto bene per tanti motivi che adesso è inutile andare a cercare. Ce la siamo meritata: anche nelle ultime due partite dovevamo fare meglio. Abbiamo fatto delle buone partite però abbiamo fatto troppi errori sia in fase difensiva che offensiva, perché i gol bisogna farli. Il verdetto del campo bisogna accettarlo. La partenza della stagione è stata difficile, poi forse ci siamo illusi: abbiamo fatto tre mesi buonissimi dove abbiamo assolutamente recuperato la classifica in campionato, abbiamo fatto un buon torneo di Viareggio.

Però, dopo, questo crollo finale è assolutamente inaccettabile. Mi devo assumere io la responsabilità perché i ragazzi li guido io, le scelte le faccio io. Evidentemente ho fatto degli errori perché poi il campo parla chiaro. Ribadisco, la responsabilità è mia. Per quel che riguarda i ragazzi, ho detto nello spogliatoio che la devono vivere come una lezione. Quello che deve rimanere di questa annata, tra poche luci e tante ombre, è il fatto di aver capito dove devono crescere, dove migliorare. Questa è la lezione che ci deve lasciare questo campionato, in particolare ai ragazzi. A livello giovanile può succedere, ci può stare; a livello di prima squadra sarebbe stato molto, molto più grave. Non che non sia grave questo: siamo tutti affranti, io per primo sono deluso, però per i ragazzi, a quest’età, può essere anche una lezione salutare.”

L’anno prossimo si deve ripartire: si sente pronto a riportare il Genoa in Primavera 1? Come si può ripartire? 

“Ultimamente partiamo molto bene facendo le cose che abbiamo preparato e trovando il gol. Il fatto che sistematicamente non si riesca a tenere il risultato è indice di qualcosa che non funziona e ribadisco: questa è una responsabilità mia. Mi rimetto sempre al giudizio della società, quindi accetterò qualsiasi decisione: sono un professionista, ci sono abituato nel bene o nel male. Penso che il Genoa abbia le possibilità per risalire immediatamente perché dietro ci sono annate che stanno facendo benissimo. La cosa che mi sento di dire è che questo è un campionato vero, da affrontare con una mentalità diversa e con scelte diverse fin dall’inizio, con maggior determinazione e meno superificialità.

Non dico che siamo stati superficiali, ma di sicuro il prossimo campionato, che ci dovrà riportare in Primavera 1, va affrontato con grandissima convinzione e attenzione. Il campionato di Primavera 1 si è dimostrato un campionato molto competitivo, forse di più rispetto a quello che avevamo pensato. È facile dire che è retrocesso anche il Milan: non mi interessa niente, mi dispiace da morire per il Genoa perché è una cosa grave che sia retrocesso. Dobbiamo prendere atto di un campionato molto competitivo, bisogna attrezzarsi e lavorare in un certo modo con ancora più determinazione e impegno da parte di tutti.”


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