PALERMO GRAZIATO – È terminata alle 18.45 l’udienza nella Corte Federale d’Appello della FIGC a Roma, dove si metterà una parola quasi definitiva sulle vicende legate al Palermo, che doveva difendersi dalla richiesta della retrocessione in Serie C. La decisione è stata quella di infliggere 20 punti di penalizzazione ai rosanero nel campionato in corso, scongiurandone quindi la retrocessione e facendolo scendere fino all’11° posto in classifica. Il quadro dei playout cambia nuovamente (sarà Venezia-Salernitana a meno di cambiamenti in seguito ai ricorsi) e il Foggia viene condannato alla retrocessione da terzultimo.

CAMPIONATO PRIMAVERA – Questa decisione ha importanti ripercussioni anche sulle sorti del campionato Primavera. La formazione rosanero, infatti, potrà mantenere la categoria d’appartenenza, ovvero sia la Primavera 1 TIM. Genoa ed Empoli si giocheranno quindi la retrocessione nel doppio confronto playout.

DI CIOMMO E PERINETTI – “Mal che vada andremo al Collegio di Garanzia del CONI. Difenderemo il Palermo in tutte le sedi e fino all’ultimo grado di giudizio” aveva dichiarato l’avvocato difensore Di Ciommo al termine dell’udienza nel tardo pomeriggio. Anche il direttore generale del Genoa, Giorgio Perinetti, ex rosanero, si era espresso in giornata a Mediagol in merito alla sentenza, arrivata in serata: “Oggi sarà una giornata particolare per il Palermo che vorrei vivere più da tifoso che da opinionista, speriamo bene. In questi giorni si parlerà anche della riforma della Giustizia Sportiva, forse arrivata troppo tardi per il Palermo, ma comunque spero che arriva abbastanza in tempo per il calcio. Bisogna pensare che le società in questo momento nel mondo del calcio-business attraversano periodi particolari. Spostare una promozione o una retrocessione significa segnare il destino di una società, quindi tutto andrebbe fatto con la massima attenzione.
Nuova proprietà? Non conosco le persone, mi auguro solo che Zamparini abbia lasciato a gente che possa portare avanti il progetto Palermo, l’unico che conosco è Fabrizio Lucchesi con cui ho collaborato all’epoca di Sensi. Mi auguro che lui abbia avuto una visione completa della situazione e spero che la sua amministrazione possa coincidere con la rinascita del Palermo. Foschi? È un passionale, uno della vecchia guardia come me; viviamo queste situazioni a livello personale e umana. Credo che stia soffrendo e spera che tutto si possa risolvere nel migliore dei modi”.