Tutti i nodi alla penultima giornata di campionato sono venuti al pettine. L’ultima giornata sarà da Giudizio universale e bisognerà capire se si seguirà l’ordine alfabetico o l’ordine cronologico di questo giudizio alla luce di quanto successo durante la stagione.

Sarà una settimana che porta alla fine del campionato,  in cima e in fondo alla classifica, e tutti si arrovelleranno a fare calcoli assurdi. I nodi sono venuti al pettine per Inter, Milan, Roma, Fiorentina, Genoa perché si giocano la Champions e la salvezza, ma tutte le altre  che perderanno l’Europa o si saranno salvate per il rotto della cuffia non dovranno dimenticarsi di quello passato in questa stagione, compresa la Juventus.

Ci sono i nodi della FIGC e della Lega Calcio che emergeranno nel prossimo mese visto che le riforme continuano a latitare e i litigi sono sempre all’ordine del giorno. Tutti solo insieme appassionatamente per discutere i Diritti Tv e l’ennesimo calciomercato show logorroico che non farà le fortune delle squadre se i Presidenti continueranno ad aspettare i saldi di fine agosto.

Inter, Milan, Roma, Fiorentina e Genoa pagano in particolare le scelte di pancia dei padroni e le liti con le tifoserie. Nel calcio la “pancia” non è come nella vita dove più uno ingrassa, più diventa saggio. Nel calcio pancia e saggezza se non crescono sempre insieme fanno danni.

Il campionato di calcio 2018/2019 conferma, per chi non l’avesse capito, che le squadre di calcio per funzionare devono suonare come orchestre dai proprietari alla dirigenza, dagli addetti ai lavori fuori dal campo a quelli dietro la scrivania, dagli allenatori ai giocatori. Raramente un’orchestra suona senza direttori, perciò diventano band di paese, dove ognuno suona quello che vuole nel suo orto con la conseguenza che il suono peggiora giorno dopo giorno.

Nella precedente settimana, alla penultima di stagione, la Juventus e Allegri si sono lasciati con lo stile della Signora. Sulla carta o di facciata, la Juventus ha vinto anche in questa separazione consensuale. Tutto fiori e baci, ma alla lunga verrà a galla il nodo del mancato flop anche con CR7 in Europa. Il rovescio della medaglia è quello che è successo a De Rossi per niente organizzato e preparato. Questione di orchestra, dove ognuno suona la musica che vuole, come all’Inter che se non andrà in Champions si ricorderà del caso Icardi e del Milan tra conti UEFA, cinesi, Leonardo e Maldini che non hanno aiutato Gattuso. Ha goduto solamente Lotito, non solo per la vittoria della Coppa Italia ma anche per la salvezza della Salernitana senza passare dagli spareggi salvezza grazie alla retrocessione del Palermo. Godrà la Dea e Gasperini , società che suona il comando  da orchestra, anzi da trio.

In fondo alla classifica, oltre le beghe con i tifosi, contano i mal di pancia nei confronti degli allenatori ai fini del risultato finale e non solo.

Sull’Arno il licenziamento di Pioli è stato disastroso, sotto la Lanterna non solo i tre cambi di allenatori hanno influito sulla stagione, ma in particolare il mancato cambio di Prandelli dopo la gara con il Torino, colpa solo dell’orgoglio. In quel momento Preziosi doveva essere bravo a spogliarsi del suo orgoglio e dopo, come ha già fatto in passato, passare in rivista le proprie colpe. Prandelli è arrivato al Genoa con propositi di rivincita sul  suo passato e con intendimenti futuri di programma, ma ha continuato a imbroccarne poche sul piano del gioco e anche psicologicamente, non essendo pronto a giocarsi la retrocessione.

E adesso, anche se si fanno tabelle, incroci di risultati e di gol, l’unica partita che vale la Champions e la salvezza è Inter-Empoli.

Tutti pensano di vendere la pelle dell’Empoli come quella dell’Orso prima di averlo preso e non facendo i calcoli, ma la formazione toscana è l’unica che, dopo averle steso qualche tappeto rosso, ha un gioco e fa gol.

La paura la farà da padrone in cima e in fondo alla classifica e chi non avrà paura di togliere le ragnatele dalla testa per paura che gli cada il soffitto addosso porterà a casa il risultato.   


I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 37° giornata)

  • MEDIA GOL RISPETTO ALL’ANNO SCORSO: +1 (990/989)
  • RETI TOTALI DA INIZIO CAMPIONATO: 990;
  • RETI DI GIORNATA: 28;
  • GIORNATA PIÙ PROLIFICA: 28° (42 gol)
  • GIORNATA MENO PROLIFICA: 16°/32° (17 gol)
  • RIGORI ASSEGNATI E REALIZZATI DA INIZIO CAMPIONATO: 96;
  • MIGLIORE ATTACCO: ATALANTA (74);
  • PEGGIORE ATTACCO: CHIEVO (25);
  • MIGLIORE DIFESA: JUVENTUS (28);
  • PEGGIORE DIFESA: CHIEVO (75);
  • MIGLIORE ATTACCO IN CASA: NAPOLIROMA (41);
  • PEGGIORE ATTACCO IN CASA: FROSINONE, CHIEVO (14);
  • MIGLIORE DIFESA IN CASA: INTER (9);
  • PEGGIORE DIFESA IN CASA: FROSINONE (38);
  • MIGLIORE ATTACCO IN TRASFERTA: ATALANTA (41);
  • PEGGIORE ATTACCO IN TRASFERTA: CHIEVO (11);
  • MIGLIORE DIFESA IN TRASFERTA: JUVENTUS (15);
  • PEGGIORE DIFESA IN TRASFERTA: EMPOLI, CHIEVO (38);
  • PARTITE VINTE CON ALMENO 3 GOL DI SCARTO: 57 su 370 (15,4%)