Parola a Gian Piero Gasperini, intervenuto in conferenza stampa al termine della partita fra Atalanta e Genoa al Mapei Stadium di Reggio Emilia, vinta dai nerazzurri grazie alle reti di Barrow e Castagne (clicca qui). Di seguito le dichiarazioni del tecnico.

Sull’ingresso decisivo di Barrow: “Mancandoci il Papu (Gomez, ndr) dovevamo trovare una soluzione alternativa che non c’è, anche solo come caratteristiche. A differenza di altre partite ho preferito stare attenti nel primo tempo per poi giocarci qualcosa in più nella ripresa, magari proprio con l’ingresso di Musa (Barrow, ndr). Quando siamo così poco offensivi diventiamo una squadra normale, con il suo ingresso abbiamo fatto un secondo tempo che è stata davvero un’altra partita. Un po’ di calo nella tenuta degli avversari è stato forse dettato anche dal caldo, noi siamo stati poco bravi a non chiudere la partita. Forse è entrato in testa il pensiero di risparmiare in vista di mercoledì, invece quando hai l’opportunità dovresti coglierla. Negli ultimi minuti abbiamo anche sofferto, c’è stata la loro reazione quando sembrava non potessero più farci male, ma il secondo tempo è stato davvero di livello. Speravo che potessimo fare anche un po’ meglio, ma sono contento del gol di Barrow perché finora le sue prestazioni non erano state così soddisfacenti. Son convinto che con gli spazi che c’erano, se non fosse uscito per infortunio, avremmo sofferto meno. Ha preso una botta sul costato e non riusciva più a respirare. Le squadre sono fatte di meccanismi. Se tu togli una rotella rischi di saltellare un po’. Avrei potuto far giocare anche Ilicic, ma ho preferito questa soluzione.” 

Sul Genoa: “Il Genoa non c’entra niente con la classifica che ha, ha ben più valore. La nostra forza sono i 73 gol che abbiamo fatto, 99 nella stagione; però ho scelto così. Abbiamo preso la scelta di aspettare un po’ per giocarci qualche accelerata in più nel secondo tempo, quando un po’ tutte le squadre possono avere un calo. Io lo seguo e lo guardo, questo è un campionato in cui gli è successo un po’ di tutto. Credo che per Empoli e Udinese sia difficile, il Genoa ha la prossima partita contro il Cagliari – vedete che so tutto? (sorride, ndr). Spero che si possano risolvere tante cose, Genova è una piazza straordinaria quando vive di gioia e non di mugugno o polemica. Io ne ricordo questa parte, ho avuto la fortuna di non vivere momenti così pericolosi per la classifica ma il calcio per me è gioia, non sempre cattiveria, polemica, insulti. Poi quando si ama una squadra…credo che Genova debba ritrovare tutto questo.”

Sulla possibile qualificazione in Champions League e la finale di Coppa Italia: “La nostra gente che ci segue è straordinaria, anche in campo neutro porta un entusiasmo incredibile. Non abbiamo pressione: chiaro che durante la settimana pensiamo tutti alla classifica, vediamo anche noi cosa potrebbe succedere, ma quando entriamo nello spogliatoio poi pian piano ci sparisce. Oggi è stato molto bello, sia prima della partita che nell’intervallo, aver detto: ‘Ora non facciamo più conti’. Il pensiero diventa solo su come vincere questa partita. Noi possiamo davvero andare in Champions, ci giocheremo la Coppa Italia ma abbiamo tre punti di vantaggio e siamo ad un passo dall’Europa League. Il complimento più grande che possa fare ai miei giocatori è la loro testa: straordinario come abbiano tolto tutti gli alibi del calcio. Giochiamo dal 25 Luglio, veniamo a giocare a Reggio Emilia ma questi ragazzi passano sopra a tutto. Hanno un solo obiettivo nella testa. Stasera ci mettiamo lì e guardiamo un po’ anche gli altri, mercoledì andremo a giocarci questa bella avventura.”


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