34esima giornata di campionato nel segno della “A Capa”, quello che è passato nella testa di Allegri e Adani nella lite in TV. In fuorigioco entrambi e il loro battibecco tra teorici e pratici ha fatto più rumore dei risultati e dei gol del turno di campionato. Il tackle è stato eccessivo, da cartellino rosso, per due che hanno giocato a calcio con:  “Ascolta ora parlo io e stai zitto”, “Stai zitto lo dici a tuo fratello“. Il duello rusticano sui principi del calcio, tra quelli che lo giocano e quelli che dopo averlo giocato lo studiano, poteva farsi dietro il tubo catodico. Fra l’atro se non può parlare Adani, afferrato di calcio anche se con tono da professore,  possono finire i talk show non solo di fine partita, ma di tutta la settimana considerato che parlano in molti e qualcuno – anzi tanti – oltre a non aver mai giocato, allenato, arbitrato o anche senza aver mai letto un libro di tecnica-tattica, tranciano giudizi e fanno pagelle.

Alla 34esima giornata di campionato è continuato come nella Divina Commedia il trentaquattresimo cantico: Inferno per la zona Champions, per il quinto posto in classifica, per la fuga dal settimo posto vista la finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta e per la zona salvezza.

Per la Champions Inter e Juventus hanno ballato tra le stelle di Nainggolan e CR7.  L’Inter ha dominato il primo tempo, ma non ha chiuso la gara, la Juventus ha continuato quasi a dormire e a svegliarla ci ha pensato CR7 alla caccia del titolo di capocannoniere. Il punticino serve poco a Spalletti inseguito da Atalanta, Roma e Milan, fa il solletico alla Signora se vorrà raggiungere i 100 punti.

La Roma di Rainieri approfitta di un Cagliari mai entrato in partita e ne fa tre. Il Napoli affonda il Frosinone ancora contestato. Dopo gli striscioni anti Ancelotti e De Laurentis in piazza Plebiscito è stata restituita la maglietta a Callejon che l’aveva tirata ai tifosi. I tifosi del Ciuccio sicuri del secondo posto in classifica quasi matematicamente non si accontentano: come tutti gli altri anni con una mano davanti e una dietro senza vincere nulla. Il Frosinone quasi in B, a meno di un miracolo.

La Lazio dopo le sberle casalinghe con il Chievo e la rinascita in Coppa Italia contro il Milan rivede non da vicino la Coppa con le orecchie. Gioca solo un tempo con la Samp negli spogliatoi  si spaventa nel secondo a corto di energie per merito esclusivo di Quagliarella al suo 150° gol in sere A. Sarebbe bello che Quaglia-gol vincesse la classifica cannonieri dopo aver parlato quasi da un anno di CR7 e compagnia. Il Presidente Ferrero non ama le contestazioni e risponde per le rime ai tifosi dei distinti.

Sogna il Toro di Mazzarri ormai al sesto valzer tra panchina e spogliatoio con rischio di vedere la stracittadina di Venerdì dal Palco dello Stadium, incubo Milan e di Gattuso. Al Milan non solo manca l’esperienza necessaria per gestire la crisi, ma anche la società rispetto al Torino di Cairo. Il Toro all’esame Signora venerdì sera, in anticipo, per ricordare i 70 anni della tragedia di Superga. Il Milan deve guardare il calendario per tirarsi su: giocherà contro nessuno che si giocherà qualcosa.

Al Milan bisogna far chiarezza in società, non solo sulla posizione di Gattuso ma su quello che succederà con il Fondo Elliot e fino a quando ci sarà. Maldini e Leonardo sono in grado di gestire il finale di campionato con il loro silenzio? Berlusconi è ancora il Presidente nell’ombra del Diavolo e aspetta di venderlo, dopo i cinesi, con un’altra operazione finanziaria nell’est d’Europa? Di questo si parla sotto la Madunnina rossonera. Piatek in panchina contro il Torino, accigliato e pensieroso, pensa: “perché non chiamano Ballardini così prendo a pistolettate la classifica cannonieri”. È già pronto con le valigie in mano a giugno.

Nella terra di nessuno sono rimaste Sampdoria, Fiorentina, Cagliari e Sassuolo. Il Bologna battendo l’Empoli ha fatto un regalo a se stesso e a tutte le pericolanti. L’Empoli di Andreazzoli, come le gare precedenti, gioca solo un tempo e dopo affonda: sono 27 i punti dei toscani persi i dopo essere passati in vantaggio. Mihajlovic ha una media punti da  Champions ed è a +8 dai toscani.

Montella e la Fiorentina invece, perdendo contro il Sassuolo, hanno rimesso l’ansia nella zona rossa dovendo giocare domenica prossima in casa dell’Empoli. Montella alla vigilia della gara con il Sassuolo affermava che dovevano vincere per i tifosi, l’orgoglio di Firenze, invece sul campo sono stati presi a pallonate dal Sassuolo che si è divertito in riva all’Arno. Contestazione a Firenze: i Viola al 12° posto in classifica superati dal Sassol non sono stati digeriti: ad Empoli Montella e Caccia si giocano il futuro in panchina.

Non è un sogno l’Atalanta di Gasperini. È una realtà che si giocherà Champions e Coppa Italia attraverso il G&G: gioco, gol, Gasperini. Il tutto contro avversarie alla ricerca ancora di un identità a meno 4 giornate dalla fine del campionato. Bella e goduriosa la rivincita di Gasperini che si sta prendendo sulle etichette del passato da parte delle cosiddette “grandi squadre”. Gasperini non è un artigiano del calcio, è qualcosa di  costruito nel tempo. La Dea è una squadra europea, forse l’unica del campionato, con il riferimento all’avversario nella zona di competenza di ciascun calciatore giocando sempre ad alta intensità. Il calcio di Klopp che Gasperini ha fatto vedere qualche anno prima.

L’Udinese di Tudor è più vicina all’Empoli che alla salvezza matematica e finché non farà i punti matematici, come quelle che la precedono, non può essere tranquilla. L’unica squadra che, pur essendo retrocessa, non molla è il Chievo di Di Carlo. Impatta con il Parma felice di portarsi a casa un punto “culatello”.

Respira anche il Genoa di Prandelli con un gol di Lapadula. I sei punti sull’Empoli più lo scontro diretto sono incoraggianti, ma occorrono ancora altri risultati, per di più sempre più da soli per quello che la tifoseria perentoriamente ha chiesto via comunicato ufficiale dopo le parole d’aiuto di Criscito.  Il nemico numero uno è Preziosi, ma l’avviso ai naviganti che giocano è stato chiaro: “evitare tassativamente qualsivoglia dichiarazione diretta alla tifoseria e di pensare a svolgere il lavoro per il quale sono profumatamente pagati in maniera professionale e a raggiungere al più presto l’unico triste traguardo raggiungibile“.

L’aria che gira nel mondo genoano è più salubre di quelli che contestano pubblicamente e vogliono la Serie A che di quella di coloro che si sono dispiaciuti della sconfitta dell’Empoli contro il Bologna, pronti a parlare di torta del Grifone a Ferrara. Torta con palo, salvataggio sulla linea, gol fantascientifico? Per qualcuno nel mondo genoano, qual è la differenza tra l’uomo e l’asino? La parola. Infatti se l’asino potesse dire “sono un asino”, sarebbe un uomo.

Fuori dall’Italia:  Neymar tira un cazzotto ad un tifoso provocatore che lo stuzzicava per la sua prestazione in Coppa di Francia contro il Rennes mentre saliva i gradini del Parco dei Principi per ricevere la medaglia del secondo premio. Bielsa Il Loco il più sano. In una gara della serie B inglese tra Leeds e Aston Villa ha ordinato ai suoi giocatori di non muoversi e far fare gol agli avversari dopo che avevano approfittato di un rivale per terra per fare gol.

Altra favola in serie C. Il Pordenone vince il campionato di serie C e sale in cadetteria. Una vittoria che profuma di storia per i “ramarri” friulani, ma non per il tecnico Tesser, già protagonista di promozioni con Novara e Cremonese.

La dittatura juventina tra i maschi si è allargata anche alle donne. Dopo il campionato, le “signorine” del calcio italiano femminile hanno vinto anche la Coppa Italia contro le rivali di sempre la Fiorentina.

I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 34° giornata)

  • MEDIA GOL RISPETTO ALL’ANNO SCORSO: +5 (902/897)
  • RETI TOTALI DA INIZIO CAMPIONATO: 902;
  • RETI DI GIORNATA: 23;
  • GIORNATA PIÙ PROLIFICA: 28° (42 gol)
  • GIORNATA MENO PROLIFICA: 16°/32° (17 gol)
  • RIGORI ASSEGNATI E REALIZZATI DA INIZIO CAMPIONATO: 89;
  • MIGLIORE ATTACCO: JUVENTUS, ATALANTA (68);
  • PEGGIORE ATTACCO: CHIEVO (25);
  • MIGLIORE DIFESA: JUVENTUS (24);
  • PEGGIORE DIFESA: CHIEVO (69);
  • MIGLIORE ATTACCO IN CASA: ROMA (39);
  • PEGGIORE ATTACCO IN CASA: FROSINONE (13);
  • MIGLIORE DIFESA IN CASA: INTER (9);
  • PEGGIORE DIFESA IN CASA: FROSINONE (35);
  • MIGLIORE ATTACCO IN TRASFERTA: ATALANTA (37);
  • PEGGIORE ATTACCO IN TRASFERTA: CHIEVO, CAGLIARI (11);
  • MIGLIORE DIFESA IN TRASFERTA: JUVENTUS, TORINO (13);
  • PEGGIORE DIFESA IN TRASFERTA: EMPOLI (37);
  • PARTITE VINTE CON ALMENO 3 GOL DI SCARTO: 53 su 340 (15,5%)