L’è tutto sbagliato , l’è tutto da rifare” è la famosa frase di Gino Bartali che potrebbe colorare la 32ma giornata di campionato. Iniziando dal sabato con l’assurda formazione mandata in campo da Allegri contro la Spal.

D’accordo che stasera si gioca gli euro importanti della Champions, ma la Signora poteva schierare almeno le riserve che non giocheranno contro l’Aiax e non giovanotti del 2001 formato primavera oppure utilizzati nella squadra di riserva. La Juve ha spinto in modo eccessivo il turnover con giovani di belle speranze, ma ancora acerbi per la Serie A: basta rivedersi  i gol degli estensi come sono avvenuti. Non è giusto avvantaggiare una squadra che lotta nella zona rossa penalizzando indirettamente le altre concorrenti. Tutto ciò dovrebbero controllare gli organi della FIGC. Le Leggi del gioco calcio, anche scritte, dicono “che bisogna schierare sempre la squadra migliore“. Probabilmente succederà ancora e non solo per la Signora. Qualcuno dirà parli dopo la gara con il Genoa? Prego, guardare le due formazioni schierate da Allegri col Genoa e con la Spal.

Juventus e anche Napoli, se continueranno a giocarsi le coppe  europee, oltre al Chievo, saranno un problema per le squadre che si giocheranno Champions e retrocessione. La prima sentenza del campionato è arrivata. Il Chievo è retrocesso matematicamente, anche se in serie A in questa stagione non ci è mai stato.

È tutto sbagliato e tutto da rifare” è rivolto a quelli che devono controllare visto e considerato che giocare un campionato con una squadra già retrocessa in partenza, oltre essere monco dall’inizio, certifica i mali del sistema calcio.  I clivensi, ai quali auguriamo un pronto ritorno in A, non sono retrocessi solo per le plusvalenze. Il paradosso è che adesso Campedelli prenderà anche il paracadute per la caduta in serie B. In Chievo-Napoli il protagonista è stato Koulibaly: due gol per dare un calcio al razzismo.

Guida la zona Champions l’Inter a +5 dal Milan, vince a Frosinone giocando solamente un tempo e dopo si incarta. Qualcuno avrà fatto i conti ad Appiano Gentile su quanto punti è costata la telenovela-pagliacciata senza Icardi in campo? Per i frusinati sarebbe meglio giocare in campo neutro visti i risultati allo Stirpe.

La lotta tra Roma, Milan e Atalanta sarà aspra per raggiungere il quarto posto utile Champions, ma non sarà il gioco a fare la differenza viste  le polemiche di favori e contro favori, di VAR e non VAR, che potrebbero essere  secondari  al confronto dei bilanci da sanare.

La squadra e l’allenatore che meritano di andare in Champions sono l’Atalanta e Gasperini. Gaspe rivedrà i fantasmi Fiorentina ai tempi del Genoa, ma anche quelli degli inciampi non previsti casalinghi con Chievo e Empoli: 4 punti che alla fine conteranno.   Anche senza il risultato da Champions, il tecnico di Grugliasco si merita una panchina alto locata nelle considerazioni dei calciofili e giocarsi l’Europa che conta.

Milan-Lazio è piaciuta sul campo ma non per la pagliacciata di Kessiè e Bakayoko a fine gara che hanno mostrato sotto la curva rossonera la maglia di Acerbi per sbeffeggiarlo. Se i  calciatori pensano di trasportare i social sul terreno di gioco abbrevieranno la fine del calcio professionistico. Fra l’altro, se avessero pensato come hanno vinto, ossia con un rigore dubbio a proprio favore e un altro quasi più evidente non dato alla Lazio e neanche “varizzato”, sarebbe stato meglio.

Pareggio tra Fiorentina e Bologna, Viola abbonata ai pareggi anche con il cambio di allenatore. Montella ha cambiato modulo e strategia, ma tutto al Franchi è apparso invisibile visto l’atteggiamento rinunciatario del Bologna. Mihajlovic se ne intende di retrocessioni. Il licenziamento di Pioli via media è stata altra telenovela del calcio italico. Fra l’altro richiamato Montella mandato via con le identiche condizioni. Per i Della Valle fare calcio è come fare le Toods considerato che oltre Pioli lo stesso trattamento lo avevano ricevuto il direttore Pantaleo Corvino e Antognoni.

Pareggio tra Torino e Cagliari, tutto per colpa del VAR per i granata. Mazzarri “non ci sta” e si allontana dalla panchina. O viene allontanato dal direttore di Gara?  Cairo in bella mostra in tutti i canali mediatici per denunciare il VAR anti Torino e Irrati di Pistoia che punisce Zaza per una frase e non Barella, reo della stessa ingiuria. Entrambi parlano di complotto, vittimismo non da esame di coscienza del campionato visti i  risultati di inizio stagione. In Sardegna la pensano diversamente e si godono l’ennesimo gol di testa di San Pavoletti.

Il terzo 0 a 0 tra Sassuolo e Parma della giornata è da clima fine campionato: un punto ciascuno non fa male a nessuno per muovere in positivo la classifica e salvarsi. Tutto ciò fa parte della retrocessione. Non ci siamo dimenticati di Chievo-Napoli e Roma-Udinese: hanno vinto la Lupa e il Ciuccio non giocando bene.

Al Lunedì sera l’Atalanta con modalità uscita dai gironi dell’Europa League sbaglia il possibile e l’impossibile contro l’Empoli, arroccato ma non troppo. Tutto è finito nelle mani di Dragowski. La Dea ci crede ancora nella Coppa con le orecchie, l’Empoli crede nella salvezza e si gode un punto non meritato visto il bombardamento bergamasco.

Il 118° derby della Lanterna splende a levante. Giampaolo si gode la sesta prestazione positiva nella stracittadina (4 vittorie e due pareggi). Giampaolo passerà alla storia dei derby. Dopo l’ennesimo show da Tor Pignattara a fine gara del Presidente Ferrero, dopo il 118° derby della Lanterna, si può certificare che la fortuna della Doria è che il numero 1  della società non si occupi di calciomercato.

Per quanto riguarda il Genoa calza a pennello la frase del Ginettaccio: “tutto sbagliato tutto da rifare”. Non sarà un miracolo salvarsi occorrono 3/4 punti su 18 a disposizione e si possono fare con le vecchie modalità da retrocessione.

I genoani schiumano di rabbia, sperano di salvarsi, ma si augurano anche che le somiglianti  lezioni viste non solo in questo campionato, per di più nelle stracittadine, possano contare qualcosa prossimamente, iniziando dalle campagne acquisti più che da quelle di vendita per il bilancio sempre incombente. Che sia un calciomercato improntato su motivi tecnici e non da contorno, su raccomandazioni di procuratori che portano solo contratti da pagare per molti anni e poco utili al gioco. Se tutto ciò non sarà messo a frutto, allora non possiamo che temere il peggio come non sarebbe né onesto né ammissibile.

Il finale è dedicato agli arbitri, non al VAR. La Cina sta facendo ponti d’oro a Rizzoli (1 milione di euro netto all’anno più le spese) per traslocarsi in Oriente. Insieme al designatore potrebbe muoversi anche qualche direttore di gara, non solo quelli in procinto di andare in pensione, per fare i docenti con scuola di arbitraggio e VAR.

Dopo questa notizia non sarà tutto sbagliato, ma tutto da rifare sì! Visto quello che  la CAN (commissione arbitri A) ha fatto passare sui campi del massimo campionato, considerando anche che in Serie B le lamentele non mancano e non sono pubblicizzate sui quotidiani nazionali politici e sportivi.

La Gazzetta dello Sport oggi fa una fotografia di una stagione nera arbitrale. Troppo in ritardo, e sarebbe opportuno farne una anche ai propri moviolisti che dovrebbero fare i cronisti e non ballare al  telefono  con i capi arbitrali oltre fare la moviola territoriale facendo la differenza tra nord e sud.

Mancini intanato ha pianto tutta la settimana, ma il campionato inizierà il 25 agosto e non come negli altri campionati europei una settimana prima. Per farlo contento probabilmente ci sarà un turno infrasettimanale in più nelle prime giornate di campionato per cambiare la data finale del 24 maggio. Data a cui bisogna aggiungere altro handicap: lo Stadio Olimpico di Roma dovrà essere consegnato all’Uefa entro il 18 maggio 2020 in vista della gara inaugurale del Campionato europeo.

I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 32° giornata)

  • MEDIA GOL RISPETTO ALL’ANNO SCORSO: +8 (853/845)
  • RETI TOTALI DA INIZIO CAMPIONATO: 853;
  • RETI DI GIORNATA: 17;
  • GIORNATA PIÙ PROLIFICA: 28° (42 gol)
  • GIORNATA MENO PROLIFICA: 16°/32° (17 gol)
  • RIGORI ASSEGNATI E REALIZZATI DA INIZIO CAMPIONATO: 85;
  • MIGLIORE ATTACCO: JUVENTUS (65);
  • PEGGIORE ATTACCO: CHIEVO (22);
  • MIGLIORE DIFESA: JUVENTUS (22);
  • PEGGIORE DIFESA: CHIEVO (67);
  • MIGLIORE ATTACCO IN CASA: ROMA (36);
  • PEGGIORE ATTACCO IN CASA: CHIEVO, FROSINONE, PARMA (13);
  • MIGLIORE DIFESA IN CASA: INTER (7);
  • PEGGIORE DIFESA IN CASA: FROSINONE (33);
  • MIGLIORE ATTACCO IN TRASFERTA: ATALANTA (35);
  • PEGGIORE ATTACCO IN TRASFERTA: CHIEVO (9);
  • MIGLIORE DIFESA IN TRASFERTA: JUVENTUS (12);
  • PEGGIORE DIFESA IN TRASFERTA: CHIEVO (35);
  • PARTITE VINTE CON ALMENO 3 GOL DI SCARTO: 51 su 320 (15,8%)